giovedì 29 novembre 2007

perline ma non per donne

29 novembre 2007-11-29

Abete abete e sempre abete. E’ il legno ormai più usato, lo si usa in edilizia, in arredamento, nell’industria, come imballaggio e come contenitori, ma anche come piattaforma per accatastare i materiali. In schegge, trucioli o compresso, ormai lo si usa come fonte energetica sostitutiva a quelli fossili, idrocarburi e gas. Chi non ha usato l’abete scagli la prima pietra. Se devo dire la verità ha i suoi lati positivi, il costo è relativamente basso visto che esiste in abbondanza, si lavora facilmente e può essere usato come supporto per altre strutture o sostanze.

Nella bioedilizia ormai è parte integrante della struttura abitativa, sia come travi di copertura o come componente di parti divisorie o mescolato a sostanze cementizie, diventa la componente essenziale di pannellature esterne alle abitazioni, con caratteristiche impermeabilizzanti e alta resistenza agli urti.

Ma la sua morte è ancora quella di essere trasformato in tavolame, in prismati di legno di sezione rettangolare o quadrata e di vario spessore, che una volta trasformata o rifinita, prendono l’aspetto di tavolame per l’esecuzione di mobili in arte povera, tinti quasi sempre in noce. Ma abbiamo detto si costruiscono anche perline. Quest’ultime usate per la copertura di tetti o di soffitti, ma anche per l’abbellimento e l’isolamento di pareti e di controsoffitti. Ovviamente con questo tipo di legno si eseguono anche angolari e cornici di rifinitura.

Se devo dire la verità, il rivestimento di pareti in perline, non è il mio preferito. Certo in taluni casi ed in alcune ambientazioni può risultare una soluzione ideale, soprattutto in ambienti montani, ove si sa si fa grande uso di legno. Infatti il mio primo e unico lavoro in tal senso l’ho eseguito presso l’abitazione di mio suocero proprio in Valcellina in località Pinedo, zona che adesso fa parte, del parco delle Dolomiti.

Non è stato un lavoro da poco, ho infatti ricoperto le paretine divisorie delle rampe delle scale per ben tre piani, oltre alle porte in legno grezzo. Ci sono ovviamente perline di vario spessore e di diversa qualità, come ogni cosa vengono scelte considerando la provenienza, la fibra del legno, la sua durezza. Ma soprattutto ciò che distingue la qualità è il numero di nodi presenti nella stesse e il suo spessore. Gli incastri possono essere di diversa fattura e vengono considerati nella misura netta, all'atto dell'acquisto a mq. Gli spessori usati per la posa di abbellimento, in genere sono di 10 mm., per i tetti, le perline a vista hanno uno spessore che va dai 20 mm. ai 25mm. Possono essere già piallate, impregnate e levigate, oppure vendute grezze. In questo caso l’acquirente provvederà al lavoro di rifinitura.

In genere le perline, vengono vendute già impregnate e lucidate, ricoperte cioè con vernice trasparente, oppure vengono lucidate con il semplice passaggio di carta vetrata sempre più fine e di paglietta. In alcuni casi sporadici, se poste all'esterno, sono ricoperte con impregnante contenente sostanze cerose contro i raggi U.V. In genere non vengono poste a contatto diretto con la parete da ricoprire. Si inchiodano direttamente con chiodini posizionati lungo il profilo ad incastro inseriti in appositi supporti a scomparsa. Vengono ancorati su listelli in legno sempre di abete, posti trasversalmente alle stesse e distaccati alle volte di qualche centimetro, per il passaggio dell’aria di ventilazione.

Fra i listelli alcune volte vengono posti pannelli isolanti di spessore adeguato, in tal modo si potrà ottenere anche un ottimo isolamento termico o acustico, ciò in base al materiale usato. E’ ovvio che, se le perline dovessero essere messe in verticale per ricoprire una parete, verranno tagliate alla misura più idonea. Si vendono infatti della lunghezza di circa 3000 mm., per cui l'altezza potrà essere ridotta, come si usa in genere per abbellimento, a metà circa dell'altezza originale.


Il primo listello orizzontale verrà posto a pochi millimetri dalla testa delle perline tagliate a misura , così quella verso il pavimento. Fra le due si inseriranno le altre, in base alle distanze necessarie all’irrigidimento del rivestimento, o alla posa dei pannelli sottostanti. La larghezza delle perline è di circa 10 cm, ma ne esistono anche di altre misure come di altro materiale. Quelle laccate o in multistrato e in mediodensiti, vengono usate per isolare o abbellire i soffitti e vengono forate con apposite seghe a tazza o frese idonee, per l’inserimento di luci o il passaggio dei fili elettrici. La procedura di posa sarà pressoché identica a quella per le pareti.

Le parti in vista delle teste rifilate delle perline poste verticalmente o orizzontalmente, e i raccordi fra parete e soffitto, verranno ricoperte a finire con il profilo più idoneo, il quale si acquisterà sempre dallo stesso produttore. Inserirò non appena andrò in montagna la foto del lavoro eseguito a suo tempo, quando cioè ancora avevo ancora voglia di lavorare.

Italo Surìs

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