giovedì 29 novembre 2007

la dentiera partenopea

29 novembre 2007


Forse starò cambiando, il mio carattere si starà smussando oppure sto incominciando più a pensare a me stesso, il fatto è che molte notizie non mi scuotono più di tanto e anzi le valuto in maniera più serena, in modo distaccato, più maturo e il sistema in cui vengono trasmesse, incomincia ad innervosirmi.

Ho letto uno degli ultimi post di Beppe Grillo, si riferiva ai frequenti moniti del presidente della Repubblica, Giorgio Napoletano, rivolto a tutti i componenti politici. Invito ad abbassare i toni, a prendersi le responsabilità che competono ad una classe dirigente che voglia definirsi tale, esortandoli a dialogare in modo costruttivo per far decollare una legge elettorale degna di tale nome.

Non mi convince in questo caso la stesura del blog, probabilmente anche corretto nel contenuto, come quello di altri suoi post, ma in questo caso irriverente nei confronti di un personaggio degno di estremo rispetto. Indubbiamente Grillo sta diventando schiavo della sua stessa immagine, sta assumendo un ruolo da cui non può più dissociarsi, in cui si è identificato esso stesso come lo stesso narciso, guardandosi allo specchio, ancor prima che i suoi numerosi lettori lo facessero. Sferzate verbali anche talune volte sprezzanti, violente e irriguardose, questo è il linguaggio che lo caratterizza e che fa di lui probabilmente un leader rivoluzionario.

Ho, in questo mio blog, fin’ora appoggiato il suo modo di vedere ed intendere la politica come sistema da modificare affinchè possa essere almeno monitorata dagli elettori. Un cambiamento è impellente e giusto che avvenga in questo paese, e non solo a parole. Ma il rispetto no, su quello sono intransigente il rispetto è sinonimo di civiltà, di serenità di giudizio, di mancanza di emotività distruttiva ed inutile, anche se la persona a cui ci si rivolge, non dovesse apparentemente meritarlo. In questo caso è d’obbligo nei confronti di un vecchio politico che ammonisce e lancia anatemi, apparentemente inutili, ma sorridendo con o senza dentiera come sottolinea il comico.

Certo che è ben cosciente di ciò che abbisogna all’Italia, sarà altrettanto vero che il fenomeno Sarkozy ha contagiato l’intera Europa, e non tanto per il suo proverbiale attivismo e la grinta fin’ora dimostrata, quanto per l’età. Ma non è compito di Giorgio Napolitano scagliarsi contro i corrotti o mandarli a casa assieme ai collusi con la mafia. Le leggi attuali e la costituzione non gli permettono questo lusso e tanto meno, non penso sia sua intenzione, cavalcare le innumerevoli e deplorevoli situazioni spiacevoli, né salire sul palco. Farà parte è vero di un vecchio sistema di governare e d' intendere la politica, ma a quanto pare i sogni nel cassetto di Grillo resteranno tali finché, non si cambierà democraticamente o violentemente il sistema attuale.

Secondo me un primo passo lo stiamo facendo, non si corre certo come dovrebbe un domani fare l’imminente TAV, che il nostro caro comico considera inutile e dispendiosa e che probabilmente anche lo sarà. Certamente il nostro anziano presidente farà pur parte di un sistema anacronistico, ma una cosa è certa, il suo ruolo lo svolge correttamente, pacatamente, intervenendo e controllando il governo ed il parlamento al di sopra delle parti e di ogni eventuale sospetto. Tutto ciò nel rispetto delle vigenti e forse malfatte o migliorabili leggi e nella gestione delle competenze a Lui riservate dall’attuale legislazione.


Italo Surìs

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