venerdì 31 agosto 2007

Veneto: Risotto con i piselli




31 agosto 2007

Visto che parliamo di primi e di risotti, nel mio repertorio non potrà certo mancare la ricetta classica veneta dei" risi e bisi". O meglio per i non polentoni, come mi chiamavano scherzosamente gli amici del sud, il risotto con i piselli. Questi ovviamente dovrebbero essere freschi e piccoli, ma un buon risotto si ottiene pure usando quelli congelati, scottandoli prima in acqua bollente. La stessa con l'aggiunta di altre verdure; cipolla, sedano e carota, una volata schiumata potrà diventare un ottimo brodo vegetale, al quale dovrà essere aggiunto un pizzico di sale ed un pò di pepe. Il brodo vegetale se si usano i bacelli freschi lo si potrà ottenere facendo bollire gli stessi, privati dei pisellini interni, in abbondante acqua salata, aggiungendoci una cipolla e del sedano.


Ma veniamo alla ricetta vera e propria, squisitissima ricetta veneta e friulana che faccio sovente.

Risotto con i piselli:

Ingredienti per quattro persone:

800 gr. di piselli con ilbacello
250 gr. di riso Valone nano
60 gr di burro
50 gr di pancetta
1 cipolla
2 lt d'acqua per il brodo
50 gr di parmigiano grattuggiato
prezzemolo tritato
sale e pepe

Preparazione:

Pulite i piselli levandoli dai bacelli come accennato sopra, tenete i bacelli ed i pisellini da parte, versate i bacelli dopo averli ben lavati, in due liti d'acqua, aggiungete pepe in grani, un pizzico di sale e se volete mezza cipolla. Fate bollire per più di 1/2 ora. Passate il tutto, o i bacelli con un pò della stessa acqua nel passaverdure, ottenendo una crema semiliquida da tenere in caldo a fiamma bassissima. ora preparate con metà burro la cipolla e la pancetta tritate un soffritto, badando bene che la pancetta non si secchi, versatevi poi i piselli, aggiungete un mestolo di brodo e mescolate lasciando asciugare leggermente, aggiungete a questo punto il riso nella quantità accennata, mescolatelo per amalgamare e farlo insaporire. Versate il brodo caldo volta per volta con un mestolo e anche la crema ottenuta frullando i bacelli, in modo da ottenere un composto omogeneo e morbido. Terminate la cottura del riso, girando spesso, aggiustando di sale e di pepe. Cinque minuti prima della fine,versate il prezzemolo tagliuzzato, lasciate che cucini per due minuti , quindi aggiungete il formaggio ed un mestolo di brodo caldo, oltre che un pezzo di burro. Spegnete la fiamma e mescolate il riso portandolo all'onda, facendolo diventare cioè più morbido e lucente. Un trucco per quasi tutti i risotti è quello di aggiungere parte del formaggio durante la cottura e non alla fine, in modo che il riso si insaporisca meglio.

Buon appetito

Italo Surìs




Visto che ci siamo, nel post che seguirà, faremo assieme un altro risotto famoso: quello con gli asparagi.



Veneto: risotto con i fiori di zucca




31 agosto 2007


Non nego che un buon risottino, se fatto bene e con ingredienti di stagione, può essere un buon argomento per finire la giornata con soddisfazione. Io proporrei di fare un buon risotto ai fiori di zucca.


Per prima cosa bisogna preparare un brodo di verdure nella quantità di uno o due litri. mettendo in acqua fredda; carote, 2 cipolle, un pò di sedano, un pizzico di prezzemolo, sale e se volete 100 gr di porro. Si pelano e si mondano le verdure, le si inserische in una pentola e dopo averle coperte con l'acqua le si porta in ebollizione, schiumando spesso con la schiumarola, cucinate per circa 30 minuti, salate e filtrate con un colino. nel caso del risotto con zucchine o con altre verdure, sarebbe il caso di inserire nell'acqua un pezzo o più dello stesso.


Risotto ai fiori di zucca:


Dosi per quattro persone:

300 gr di riso vialone per risotto

una ventina di fiori di zucca

il brodo appunto

100 gr di burro

50 gr di parmigiano grattuggiato

1/2 bicchiere di brendy o cognac

sale

la zucchina lessata nel brodo


Preparazione:


Si prepara la base del risotto, facendo appena dorare, ma non bruciare le cipolle tagliate a cubettini finissimi, con circa 50 gr di burro. Nel caso, stufatele aggiungendo un cucchiaio di brodo sempre tenuto bollenete. Fate tostare il riso, dopo averlo versato nella pentola, bagnate di tanto in tanto il riso con un piccolo mestolo di brodo bollente e continuate a mescolare.


A metà cottura, aggiungete i fiori di zucca precedentemente puliti delicatamente con uno straccio bagnato e privati dei filamenti interni, continuate la cottura fino a portare il risotto al dente, aggiungete se volete la zucchina, già precedentemente sbollentata o in alternativa cruda. In questo caso aggiungetela a tocchettini, prima dei fiori. Togliete dal fuoco, aggiustate di sale , annaffiate con un leggero goccio di cognac e lasciandolo riposare aggiungete un pezzo di burro , un un mestolino di brodo, il formaggio e lasciate mantecare portandolo come si suol dire in gergo all'onda. Ricordatevi sempre di mettere i piatti, su cui sarà servito, in caldo nel forno a 30°C per alcuni munitu. Distribuitelo nei piatti e servite ben caldo.


Buon appetito


Italo Surìs



31 agosto 2007

Penso che sia più pratico fornire i seni femminili di cerniere invisibili, piuttosto che sottomettersi a continue operazioni per inserire le protesi siliconiche. In fondo, levando l'imbottitura, rimarrebbero a disposizione sempre un paio di tasche in più.


meditate donne

Italo Surìs

la chiesa albergo


31 agosto 2007

Argomento del giorno, anzi di quello di ieri: la UE chiede chiarimenti per le agevolazioni fiscali accordate alla Chiesa. Barroso ha dovuto difendersi a quanto pare dall'attacco di politici Italiani che accusavano Bruxelles di anticlericalismo. Mi sembra che la Chiesa italiana sia stata negli ultimi tempi interessata, suo malgrado, da molteplici avvenimenti. Ultimo l'invito di Prodi ad esortare i fedeli a non evadere le tasse. A quanto sembra è come se avesse affidato una pecora al lupo. Vero è che il compito dei parroci è di ricondurre le pecorelle smarrite all'ovile, ma in questo caso visti gli avvenimenti attuali, mi sembra un controsenso!

Probabilmente l'argomento è più complicato di quel che si pensi, ma un fatto è certo, se vi sono delle attività di lucro e un conseguente guadagno, è giusto che si paghi il dovuto allo Stato, che poi diventa un ritorno per la comunità. Non è una novità che il Clero possiede beni immobili di prestigio e di immenso valore e che ne ottiene nei lasciti, sempre di nuovi. Certo di opere pie ne fa e ne ha sempre fatte, ma i missionari in genere, hanno solo avuto la benedizione del Vaticano, ma pochi centesimi per portare a termine le opere nel terzomondo. La storia di padre Pio e San Francesco insegnano. Non sempre il loro modo di fare è stato approvato incondizionatamente dalle alte sfere del Clero.


Dimostrino gli appartenenti agli ordini ecclesiastici di essere dei buoni cristiani, e paghino anch'essi le tasse. Sempre che non dimostrino, nelle sedi appropriate, di essere in regola con il Fisco e con la coscienza. Ci sono è vero alcuni prelati ricchi, la Chiesa non vieta di diventarlo nè di fare affari. In fondo aprire una pizzeria non è peccato, lo diventa come ipocrisia , solo se si predica la carità e pur potendo non la si fa. Vi è un proverbio che dice: lasciate a Dio quel che è di Dio e al Re quel che è del Re, Il Papa è anche un capo di stato, il Vaticano, che ha le sue regole ed il suo pur piccolo esercito di mercenari. Ma fuori dai confini dello stato della Chiesa, tutto ciò che non è attinente al culto e alla fede, ma diventa puro commercio, deve seguire le regole economiche di uno stato moderno e democratico.


Forse che la richiesta dei membri della UE, la vogliamo considerare veramente come attacco alla Chiesa?, o pittosto una tirata d'orecchie allo Stato italiano, per innosservanza di regole comunitarie. O forse gli accordi fatti dai nostri Governi, in cambio di voti, ed i patti lateranensi valgono per tutti i paesi d'Europa? Non credo, come son quasi sicuro che il cattolicesimo e i luoghi di culto non siano solo nel nostro bel paese. Come si comporta dunque il resto d'Europa? Mi pare chiaro che fra le righe, si legga che il modo di vedere e di procedere sia leggermente diverso. E' una mia impressione o è la realtà?; Aspettiamo e staremo a vedere, certo che il rischio che cada il governo si farà molto più concreto se lo stesso di botto decidesse di cambiare le carte in tavola.


Non è facile far smettere suor Angela di scrivere libri di cucina, come vendere l'amaro dei benedettini o i biscotti di Sant'Agnese, se esistessero. Nè, visto che è difficile sostenere il mantenimento di comunità e luoghi di culto, provvedere in maniera imprenditoriale ad incrementare le entrate affittando stanze o sale per convegni. Questo lo trovo corretto, non trovo corretto denunciarlo al fisco, a meno che tutto ciò che si fa sul terreno e fra le mura dei beni della Chiesa, non sia considerato di pertinenza esclusiva del Vaticano. Ma ciò creerebbe nel caso del turismo spirituale e di altre. Si creerebbero cioè i presupposti per una concorrenza sleale verso i commercianti e gli artigiani stessi. Meglio sarebbe aumentare la donazione dell'otto per mille, lasciando ai professatori di fede il solo compito di alleviare le sofferenze e accrescere la fede dei molti peccatori esistenti su quaesta terra. Altrimenti detassiamo tutti coloro che prestano attività per il benne del prossimo, iniziando dai psicologi e dai medici e terminando con i calzolai ed i netturbini.

Italo Surìs

giovedì 30 agosto 2007

NON METTERE LA ZUCCHINA!!!!

Patate riso e cozze Remix 2 (only italian)

La casa è mobile, na..na..na.nananaaa



30 agosto 2007


Molti sanno, almeno fra gli amici, che non amo la speculazione edilizia, quella che serve solo per arricchire imprenditori, immobiliaristi e affaristi agganciati a politici troppo accondiscendenti. La Mafia sa che il settore rende, sopratutto quello pubblico. E con essa ritengo lo sappiano tutti, gli investitori, i proprietari terrieri, i costruttori, ma anche coloro che danno la concessione edilizia ed i progettisti. L'edilizia in Italia è stata sempre considerata come un settore trainante dell'economia, da essa dipende la sopravvivenza di moltissime ditte edili e degli artigiani impegnati nei lavori collegati.



Idraulici, lattonieri, carpentieri, pittori, muratori, escavatoristi, cementifici, falegnami, mobilieri, ma anche agenzie immobiliari e progettisti; e i politici??? Beh questo è un argomento che richiede maggior approfondimento. E' impensabile forse ridurre il numero di coloro che operano in questa tipologia di lavoro, ma non penso debba considerarsi un tabù, verificare il loro operato ed i loro introiti, in maniera più incisiva. Stare loro addosso con il fiato sul collo!!. Non è l'unico lavoro al mondo, e la seconda o terza casa, crea una ricchezza duratura solo per gli investitori. Per gli artigiani in subbapalto, diventa un modo per sopravvivere, e per qualche operaio, addirittura per morire. Una morte causata da infortuni imprevisti, per lo più causati da leggerezza nell'osservazione delle norme sulla sicurezza.




E' a parer mio utile ridefinire le norme sull'edificabilità in zone di pregio urbanistico territoriale. Inoltre è necessario, anche se forse meno redditizio, agevolare la ristrutturazione degli edifici esistenti, impedendo, se non in casi estremi, la possibilità di aumentare i coefficienti di edificabilità e l'a superficie delle aree lottizzabili. Ci sono troppi interessi che ruotano attorno alla costruzione di nuovi insediamenti, che guarda caso, non riguardano mai la soluzione di problematiche sociali. E' questo il vero motivo che mi impedisce di aver simpatia per questo settore, guardando con sospetto i nuovi e vecchi palazzinari. E' l'investimento edile, un modo per aumentare il capitale senza farlo girare, come si faceva una volta investendo in bot o cct. Non sarebbe meglio poter investire in ditte serie o nella ricerca?



Non si creavano allora, come nemmeno ora, i presupposti per l'acelerazione ed il rilancio dell'economia. Tutt'altro, creando per esempio ecomostri in zone come appunto l'isola di pantelleria con l'approvazione da parte della giunta, di progetti come quello che potete vedere nel video inserito volutamente nel sito su invito di alcuni amanti del territorio, si rischia di distruggere uno dei pochi elementi di profitto, che ancora resta all'Italia per creare ricchezza: il turismo. Non si può pensare di affittare un gioiello, dopo averlo deturpato o scalfitto. Piuttosto bisogna ripulirlo dalle imperfezioni create da mani inesperte e decorarlo con ulteriori arricchimenti e lavorazioni.




Allora il gioiello diventa appetibile, viene richiesto se non addirittura prenotato e agoganto. La sua quotazione aumenta e con essa il guadagno del possessore. E questo lo dico come appassionato d'edilizia, come designer autodidatta, che ha alle spalle una vita ispirata al bello e all'estetica, ma anche come tecnico, alla funzionalità. Il legno lamellare e le case edificate con la progettazione per il risparmio energetico, nonchè la bioedilizia, erano argomenti trattati dal sottoscritto, ancora negli anni novanta. Erano gli anni in cui proponevo la vendita di abitazioni in legno francesi e Canadesi, oltre che tetti ed edifici pubblici in lamellare con la formula chiavi in mano!. La casa non deve durare più della vita di un essere vivente, deve morire con lui. Essa serve solo come abitazione, come copertura e protezione, non come simbolo di potere e di arricchimento.




E come tutti gli oggetti anche le abitazioni nel tempo, subiscono cambiamenti e metamorfosi, sia nel design e nella forma, sia per i materiali usati ma anche per il concetto di "esigenza di vivibilità". Oggi le abitazioni sono di cemento e domani potrebbero essere di legno o di plastica, sotterranee, o sospese nel cielo, con fondamenta o trasportabili, galleggianti o anfibie, con un vano o componibili. E' assurdo quindi creare strutture che si ritengono eterne, quando dopo si dovranno investire grosse cifre per demolirle e riadattarle.





Meglio ridurne i costi per poterle ricostruire iin base anuove esigenze, e godersele mantenendo inalterato il paesaggio, questo sì insostituibile. Guardatevi il video installato e aiutate, propagandolo e parlandone fra di voi, chi chiede che venga impedito uno scempio di ciò che è un bene di tutta la colletività. Proprio come le nostre stesse abitazioni che riteniamo a torto solo nostre, mentre appartengono idealmente alla comunità e devono essere costruite, in un contesto di arricchimento anche sociale.




Italo Surìs

Tartine con crema al profumo di basilico



30 agosto 2007

L'estate sta finendo ...erano le parole di una vecchia canzone famosa, sì è vero sono finite le ferie, il riposo forzato, nei tempi voluti dalla legge della produzione imprenditoriale. Si riaprono le fabbriche e quindi si torna tutti come automi al posto di combattimento. Ma qualcosa è rimasto in noi delle serate passate in allegra compagnia a mangiare, a discutere animatamente di sport, di politica di donne e di cibo.


Il tempo passa, ma i ricordi ed i sapori restano, il sapore e l'odore dei cibi e dei frutti del mare e della terra, quelli dei prodotti del sud delle coste e del suo entroterra. Qualcosa, tornando dopo un lungo viaggio della durata di una notte, ultima notte di un periodo sempre breve di ferie, lo abbiamo portato con noi. Un caciocavallo, duo o tre sopressate piccanti calabresi, la pagnottella, i friarielli o i frigitelli, le paste napoletane come le sfogliatelle o le siciliane di pasta di mandorle. E forse anche bottiglie di olio di oliva, quello ottimo, fatto in casa .


E allora scriviamo ancora di cucina perchè cucinando e mangiando si rivivono i magici momenti che hanno reso felici i più, perchè alla fine attorno ad una tavola hanno dimenticato la competitività e l'agressività che il mondo del lavoro offre come aperitivo.



Piatto del giorno antipasti:



Tartine con crema all'odore di basilico:



Ingredienti per quattro persone:

12 fette di pane per tartine, meglio de integrale

formaggio cremoso

1 mazzetto di basilico profumato

1/2 vasetto di yogourt

sale e pepe bianco

Preparazione:



  • Togliere alle fette di pane la crosta esterna e tagliarle nella forma voluta a goccia o triangolare

  • lavate bene le foglie di basilico ed asciugatele, poi tritatele finemente con un coltello ben affilato

  • In una terrina mescolate ai formaggini lo yogourt aggiungete un pò di sale ed una manciata di pepe fresco, lavorate bene il composto fino ad ottenere una crema omogenea incorporate quindi il trito di basilico.

  • Mettete la terrrina per qualche ora in frigo e con l'aiuto di una tasca per pasticcere cospargete le tartine in numero adeguato ai commensali. Ponetele in un piatto da portata, guarnitele ed abbellite il piatto con qualche foglia di basilico e spicchi di pomodoro e servite a tavola.

Buon appetito

Italo Surìs

Mega porto: lo scempio di Lipari

Il nuovo che avanza, ( anche troppo)



30 agosto 2007

Novità del giorno; il lungo soliloquio di Luca Cordero di Montezemolo, che come al solito è sceso in politica a dar lezioni di buon governo. Devo dire che ciò che dice lo si può condividere appieno ed in massa, non forse come dicevo la notizia del licenziamento di alcuni dipendenti pubblici, quando si sa che è difficile farlo anche nel privato. Il mondo del lavoro non è così semplice come si crede, vi sono molti fattori che influiscono sulle scelte dei dipendenti e sul concetto di affidabilità. Se vengono presi elementi incontestabili come la produttività, la cosa risulta abbastanza semplice da poter dimostrare, semprechè la valutazione sia imparziale, come il metodo scelto per parametrare i lavoratori nel loro operato: Stessa macchina, stessa età, stessa esperienza, stesso carico di lavoro, stessa qualità del prodotto e così via.
Ma se alla pura produttività si aggiungono altri elementi di scelta discriminanti, allora c'è da discutere.Quali potrebbero essere? Semplice, la disponibilità a rimanere oltre l'orario di lavoro e durante le festività o al sabato. La possibilità di poter eseguire lavori notturni o maggior straordinari, le assenze per malattie, reali l'assenza di patologie invalidanti. L'età, la discriminazione razziale, l'accettazione di figure non adeguate come responsabili, la maternità e i bisogni delle donne di seguire anche i fabbisogni familiari e anche la iscrizione ad un sindacato, cosa che non piace ad alcun imprenditore ed in più la linea politica del dipendente. Si sa già che alcuni imprenditori possono essi stessi essere fuori di testa e che la legge non tutela il lavoratore come dovrebbe, come è conosciuta la mancanza di responsabilità di alcuni datori di lavoro per la salvaguardia della salute ed il rispetto delle norme di sicurezza.
Ma tralasciamo questi piccoli particolari e licenziamo, ma non dopo aver appena preso i contributi statali e le agevolazioni per aprire una ditta che in alcuni casi chiude senza neppura aver iniziato la produzione. Il ferro recuperato nei paesi dell'est sopratutto a Cernobil, è stato sicuramente commercializzato da qualche parte, io ovviamente non posso sapere dove possa essere andato a finire, sicuramente in qualche fonderia e probabilmente non solo straniera. Chi ha lavorato quel ferro?, dove è stato posato? Qualcuno lo ha lavorato e lo saprà. Questa è economia signori, proprio come la vendita dei prodotti alterati o ortaggi OGM. Vedete la FIAT, quella che è stata gestita dal Montezemolo, in cui è entrato ancora in fasce , ha preso tanti di quei miliardi dallo stato, che da soli potrebbero farci diventare tutti degli sceicchi. Eppure proprio la Fiat negli anni settanta ottanta, ha avuto grossi scontri con la maestranza ed i sindacati.
Rinuncino ai soldi pubblici, aumentino gli stipendi a livello Europeo, aumentino e regolarizzino il contratto degli statali, pagandolo alla scadenza della nuova contrattazione, aumentino la paga ai dipendenti pubblici parametrandola a quelli statali, diano la possibilità di fare straordinari, di poter godere delle agevolazione degli insegnanti inprogetti ben definiti, istruiscano, creino quello che si chiama l'ammortizzatore sociale, paghino le tasse fino all'ultimo centesimo, rispettino le leggi antiinquinamento, paghino benefit o royalti su idee e migliorie generate dalla capacità e l'inventiva dei dipendenti, finiscano di comprarsi mezze città in accordo con i politici e forse quello che desidera si potrà realizzare.
Ma alla fine mi è anche simpatico il Montezemolo, ha distrutto e otra risollevato alcuni dei nostri migliori marchi automobilistici. Speriamo che non faccia altrettanto in politica , semprechè decidesse di scendere in campo. Per il resto tutto OK; meritocrazia , licenziamento per i fannulloni, ( anche per loro ovviamente), diminuzioni dei costi e della tassazione, controllo delle spese e del bilancio dello Stato. Da farsi con la rappresentanza di cittadini!! Una cosa volevo dire al sig Montezemolo, questa; un manager della Fiat è venuto anche qui da noi a gestire la REX, a quanto pare a qual che dicono, non ha fatto un'ottima figura! E poi restituiteci i soldi sottratti all'INPS, dai vostri Dirigenti e pagate le loro laute pensioni, e buonuscite con le vostre plusvalenze finite chissà dove!

Ciao furbetto
Italo Surìs

il precariato



30 agosto 2007
Non è una novità che esista un detto che recita: " il lavoro nobilita l'uomo", ma non il dipendente aggiungo io; costui infatti più che nobilitato, al giorno d'oggi, viene mobilitato e basta!
meditate gente

Italo Surìs

Non spingere troppo la punta-



30 agosto 2007


Proprio ieri, eseguendo due nuovi fori in una nicchia incassata in una paretina, eseguita a suo tempo per collocare una lampada di emergenza, non ho calcolato bene lo spessore del muro residuo. Quello cioè fra il fondo della cassetta in plastica incassata e le piastrelle della parete della stanza accato. Per questo motivo, mi sono trovato un foro nel bel mezzo di una piastrella del bagno adiacente. Niente di male, vi appenderò un quadro o uno specchio, vedremo!


Per evitare in ogni modo un incoveniente del genere, vi consiglio , dopo aver preso le adeguate misure della muratura da poter forare, di riportarla in difetto di un centimetro e più, sulla punta del trapano che userete per fare il foro in cui inserire un nuovo tassello. Lo si potrà fare, avvolgendo la punta dell'attrezzo, all'altezza della misura voluta, con del nastro adesivo. Durante il processo di foratura, allorchè si arriverà all'altezza del nastro, si smetterà di premere per forare ulteriormente.



Esistono in commercio anche dei cilindretti forati, muniti di una vite bloccante incassata, che potrà quindi essere collocata alla misura necessaria, stringendo la vite. Nel mio caso, avendo uno spessore di muratura disponibile, di appena quattro centimetri, ed essendo il tassello di cinque, ho provveduto ad incollare al fondo della scatola incassata, un blocco di legno di tre centimetri. Così facendo ho aumentato lo spessore in cui incassare il tassello per una maggior tenuta. La colla usata mi ha permesso di incollare in tempi brevissimi le due tipologie di materiali, con un forte potere adesivo.


Buon lavoro


Italo Surìs

mercoledì 29 agosto 2007

E la morte sta a ghignare

Il trionfo della morte di Il trionfo della Morte, di Pieter Bruegel il Vecchio



29 agosto 2007

Stiamo tutti aspettando che qualcosa si muova sulla scena del delitto di Garlasco, uno di quegli omicidi che incollano le persone ai giornali morbosamente , come altrettanto morbosamente i mass media danno la notizia giornaliera al pubblico assetato di novità sconcertanti. Nulla ormai li colpisce in questa società con il pelo sullo stomaco, insensibile alle disgrazie e alla sofferenza altrui, quanto scandalizzata ed innorridita da ciò che quotidianamente la cronaca offre in pasto al popolino, che ormai ha dimenticato la mattanza perpetrata in Germania.


Una notizia rincorre l'altra, senza spazio di continuità, recente è anche l'omicidio di due anziani guardiani di Gorgo al Monticano. Un omicidio talmente barbaro, che si stenta a credere possa avvenire, un delitto di cui si attende che i colpevoli vengano scoperti e condotti dinnanzi alla giustizia. Se stranieri, come tutti sospettano, visto che nella zona si sono verificati fatti inquetanti da parte di extracomunitari e la gente si sente sotto assedio da ladri e criminali, i politici inizieranno sicuramente a suonare le loro trombe. Quelli della lega troveranno terreno fertile per invocare, come già si sta facendo, leggi più rigide, più giustizia, più ordine, più legalità. Ma anche quello che più preoccupa: il diritto di armarsi e difendersi da soli.


Eppure la zona non è ad alta densità criminale e ad eccezione di casi eclatanti le illegalità di norma, si riducono a furti e truffe. Ma i furti avvengono perlopiù di notte, quando la gente si sente più vulnerabile, indifesa. Fra l'altro non è la prima volta che vengono derubati dopo esser stati cloroformizzati nel sonno. Così i nostri leghisti sono pronti, come al solito, ad invocare le ronde ed i fucili. Le prime per vigilare giustamente, i secondi per non pagar le tasse dovute ed iniziare la rivoluzione fiscale.


Gentilini il prosindaco, cavalca la situazione. La sua fama di sceriffo, aumenta con l'avanzare dell'illegalità e delle efferatezze. E il popolo verde diventa sempre più nero, più ardito, più agressivo e meno comprensivo, con tutti ovviamente, non solo con i criminali! Poi se si dovesse scoprire che ad uccidere Chiara Poggi dovesse essere una sua coetanea, una conterranea gelosa, le armi si riporrebbero nel fodero come per incanto. Mentre le stesse persone che gridano vendetta, inabbandonerebbero il loro impulso distruttivo e il tutto si risolverebbe in una scommessa fra innocentisti e colpevolisti.


Penso che Corona dovrebbe venire ad abitare da queste parti. Sicuramente non gli mancherebbe il lavoro, fra scandali, corna, ammucchiate e vizi e virtù private. Poi non mancherebbero gemelle in cerca di notorietà, sono già in bella mostra sui siti web. Speriamo che il dramma della povera famiglia Poggi non crei precedenti di protagonismo eccessivo che altro non è che una forma di sciacallaggio morale. E' come sperare di diventare famosi, solo perchè parenti di una vittima di un omicidio dei più efferrati. Abbiamo perso l'occasione in tutti questi anni di assumere comparse a costo zero; i sopravissuti dei lagher nazisti o gli internati in siberia. Se l'avessimo fatto, il cinema italiano sarebbe fra i più gettonati. Il protagonismo sommato o derivante dalla violenza, è' purtroppo un esempio negativo, che già si sta osservando in altre parti del mondo.


Lo stesso impulso di notorietà e di egocentrismo ha creato ormai in alcune zone dell'Inghilterra la formazione di mini gang dal grilletto facile. Ultima vittima un bambino di undici anni. Uccidere per diventare famosi?, non è questo uno dei motivi che spinge molti ragazzi americani e non ad arruolarsi per l'Iraq?Sì è la morte quella che tira le fila della nostra esistenza, quella che ormai riesce ad attirare la nostra attenzione, quella che approfitta delle nostre debolezze per impossessarsi per sempre della nostra anima dannata. Il danaro, la cupidigia, l'invidia, e la gelosia, alla fine non sono altro che suoi servitori.


Italo Surìs

la carestia nell'amore



29 agosto 2007

E' molto facile, per una coppia, condividere l'amore quando si condivide anche il pane. Impossibile farlo quando questo se lo tiene solo uno dei due.


meditate gente

Italo Surìs

di stencil in stencil- tecnica di applicazione

Stencil dal disegno semplice eseguito con dima di plastica e colori acrilici


29 agosto 2007





Benadetta l'invenzione dello stencil, una forma per decorare e rifinire le pareti con disegni raffiguranti varie forme o disegni ornamentali. Essi possono raffigurare fiori, frutta, ortaggi, arabeschi, forme geometriche.


Esempio di stencil fatto al centro soffitto per abbellire lampadario centrale





Ho decorato più di una stanza con gli stencil, anzi per adessso solo tre usando due tecniche diverse. Bisogna sapere infatti che i disegni possono essere già raffigurati e stampati su rotoli di carta già pronti. Gli stessi di altezza variabile, in base ai gusti e all'altezza in cui sono collocati, possono essere di carta o di plastica ma anche di stoffe preziose, con raffigurazioni antichizzate o ricamate.

Piccolo stencil eseguito con dima fatta in casa per interruttore della luce




Le strisce di carta si incollano al muro con una colla particolare che si compera a parte oppure già predisposte all'incollaggio dalla ditta produttrice. nel primo caso, dopo aver cosparso di colla la striscia di carta bisogna attendere circa quindici minuti prima di applicarla nel secondo caso basta levare il fil di protezione.


Stencil taverna in angolo e sul soffitto con angolo in stucco veneziano




Si comperano a rotoli di circa dieci metri di lunghezza e dal costo variabile, esso può variare per il tipo di carta usata, ma anche per i disegni sopra stampigliati che alcune volte possono essere anche in rilievo. Per la posa, si inizia sempre da un angolo della stanza mantenendosi paralleli al soffitto, ad una distanza dallo stesso di circa cinque centimetri. poi si procede badando bene di applicare il disegno successivo in modo che la distanza combaci con il precedente. Questo per non creare diiscontinuità nell'andamento del disegno sopra stampato.

Stencil in taverna eseguito a mano con dime in 12 tonalità




In genere si sovrappongono le parti e con un cutter si taglia nel punto esatto, poi si sollevano i lembi e si eliminano i pezzi sottostanti. Se il soffitto dovesse essere in pendenza, si dovrà usare un goniometro per individuare l'angolo di taglio, tagliando a metà, lungo la bisettrice. Lo stencil oltre che in alto , può essere posizionato ad altezza di circa mt 1.25. Sopra o sotto gli interuttori. In questo caso si sceglierà quello in genere già abbinato dalla cadsa venditrice. Bisogna stare attenti alle tonalità delle pareti, richiamando i colori dell'ambiente senza esagerare nelle combinazioni o viceversa il colore dovrà essere completamente differente rispettando pero la complementarietà.



Cameretta al piano primo stencil in carta plastificata soffitto in pendenza

Vi è la possibilità di acquistare, per chi ne avesse pazienza e fosse un tantino masochista, delle dime di plastica già pronte, da incollare con un pezzo di carta adesiva al muro colorando gli spazi in essa ritagliati nelle forme più svariate con colori acrilici di varie tonalità. Ovvio che la forma potrà essere quella che più si avvicina alle vostre esigenze. Bisogna in ogni modo staccare dal muro tale modello prima che il colore si asciughi per evitare che si attacchi alla dima rovinando i bordi dei disegni.

Si possono confezionare diversi tipi di disegni, sovrapponendo le dime in modo da dare i diversi colori che permetteranno al disegno di assumere tratti di ombra e di luce, facendo per esempio risaltare le venature di una foglia con un verde più scuro rispetto alla foglia stessa e i frutti possono essere rischirati con un tocco di tonalità più chiara e un puntino di bianco, che si consiglia di acquistare in abbondanza perchè potrebbe servire a comporre diverse tonalità di un unico colore, per dare l'illusione della rotondità e della luminosità di un frutto.In uno stencil fatto con dime di 25 cm. di lunghezza poste una accanto all'altra sovrapponendo i punti già segnati dalla casa costruttrice, ho usato per dei fiori ben 12 o più tonalità di colore ma senza sovrapposizione di altri disegni, ma solo amano libera. Ovvio che usando questa tecnica è necessario controllare costantemente il livello del disegno dal soffitto e il suo parallelismo.



Sopra alcuni esempi di stencil


Saluti


Italo Surìs

Veneto: spiedini di anguilla alle braci- antipasti -secondi

Foto 1 Anguilla Europea non ancora cotta!



29 agosto 2007



Nuova ricetta di anguilla. Un pesce grasso che però fatto in graticola fa colare le sostanze grasse risultando alla fine molto appetitoso anche come antipasto o secondo.


Anguilla alle braci:

ingredienti per quattro persone:


1 kg di anguilla
4 cucchiai d'olio
1 mazzetto di prezzemolo
1 limone
1 rametto d'alloro
1 cipolla
sale e pepe
2 zucchini medi
1 peperone giallo


Preparazione

Come al solito dopo aver pulito l'anguilla ed averla tagliata in pezzi di quattro o cinque centimetri, si provvederà a creare degli spiedini, nel numero dei commensali, alternando i pezzi con foglie di alloro, e falde di cipolla e altre verdure volendo.( zucchine o falde di peperoni).


Cuocete a lungo a fuoco dolce sulle braci rigirando gli spiedini più volte e inumidendoli con una emulsione di olio e limone. Salate pepate e servite l'anguilla ben calda, guarnendola di prezzemolo e fette di limone.

Alcune informazioni da wikipedia:


La particolarità che rende interessante questo genere anche ai meno esperti è il suo ciclo vitale catadromo: nonostante siano ancora numerosi gli aspetti sconosciuti, appare confermato che le anguille adulte migrano dai corsi d'acqua continentali verso il mar dei Sargassi (50-65° W, 20-30° N), dove avviene la riproduzione. Questo avviene sia per l'anguilla europea (A. anguilla) sia per la specie americana (A. rostrata), perciò gli areali di riproduzione vanno parzialmente a sovrapporsi.

buon appetito



Italo Surìs

martedì 28 agosto 2007

la bisata alla moda di Chioggia





28 agosto 2007

Mi è venuta vpoglia di anguilla, fatta in maniera diversa, lo so a non tutti piace, è grassa dicono, ma se ben trattata e cucinata è molto squisita. Tratterò in questo post e nel prossimo due ricette; un secondo ed un antipasto. Iniziamo dal secondo di pesce:

Anguilla alla moda di Chioggia:

Ingredienti per 4 persone:
800 gr di anguilla
150 gr di salsa di pomodoro
1 cipolla rossa
2 foglie d'alloro
2 bicchieri di vino bianco
1 bicchiere di grappa
1 rametto di rosmarino
salvia
sale e pepe

Preparazione:

Pulite l'anguilla strofinandola con il sale e tagliatela apezzi. Mettete in un tegame, meglio di coccio la salsa di pomodoro e cuocete a fuoco basso. Tritate la cipolla con qualche foglia di salvia, e il rosmarino, aggiungete le foglie di alloro intera che poi leverete, aggiungete il "bisato", l'anguilla in dialetto veneto, sale e pepe e fate cucinare per una ventina di minutia fiamma bassa. Unite il vino, alzate il fuoco e fate evaporare.

Riportate a fuoco medio e proseguite la cottura per altri venti minuti, aggiungete un goccio di grappa, mescolate l'anguilla a fuoco spento. Coprite il recipiente e servite dopo qualche minuto, completando apiacere con una foglia di salvia ed un rametto di rosmarino e perchè no anche una di alloro.

Beveteci su un buon bicchiere di vino Bardolino roasato.

Buon appetito



Italo Sutìs

mercenari della nuova politica


28 agosto 2007


Proprio in questi giorni, ho ricevuto un invito da parte di simpatizzanti del costituendo Pd, è la seconda volta che ci sentiamo e già mi sembra di notare nel gruppo, quelle contraddizioni che hanno fin’ora caratterizzato i nostri partiti e la politica italiana in generale. Devo dire la verità, sono in un momento di riflessione, non sono come Bossi, o Prodi o Berlusconi o altri esponenti di partiti politici, tanto sicuri su come debba essere l’assetto di un futuro Governo in Italia. Né conosco bene i meccanismi che possano rendere governabile questo paese.


Due o tre punti ho per la mente, che ritengo di vitale importanza per il futuro, punti in parte affrontati dal presente governo, ma che la disinformazione e l’impossibilità di verifica, non mi permettono di giudicare correttamente. Mi spiego meglio; il Governo ed i partiti della maggioranza affermano che con la lotta all’evasione fiscale, si è creato un nuovo tesoretto da spendere o in alternativa da usare per la diminuzione del debito pubblico. Un articolo di Beppe Grillo e la stessa opposizione invece, fanno capire che il debito pubblico è aumentato e che ci sarà un’ulteriore finanziaria di sangue.


Intanto i prezzi delle pubblicazioni scolastiche aumentano, aumenta anche il costo della benzina e non sembra diminuiscano gli altri. Queste sono le motivazioni pratiche di tanta confusione. Sono l’informazione e la controinformazione a crearli, ma di certo so una cosa, e cioè, che opposizione e maggioranza si metteranno a dialogare, solo se potranno dividersi il piatto che c’è a tavola. Pensavo che questo fosse costituito dall’interesse del paese, dalle sue reali esigenze, dalle priorità e dalle necessità di crescita, divenute ormai impellenti. Probabilmente non è così, ciò che preme è l’appartenenza al gruppo, quello che può, e che si divide il potere e con esso le ricchezze ed i privilegi a cui la loro posizione dà diritto.


Non ci sarà mai pace per nessuno, se al bene pubblico si sostituisce l’interesse privato, qualsiasi esso sia. Ma torniamo all’argomento iniziale, a quelle che sono le mie domande, forse politicamente ingenue e che non trovano per ora risposta. Fra le e- mail ricevute dagli amici di cui vi raccontavo, qualcuno già proponeva di indicare qualche nominativo per una lista da crearsi, altri, i più pratici suggerivano di verificare quali fossero gli obbiettivi comuni al gruppo e decidere eventualmente dopo come muoversi. Io non ho ancora deciso e se andrò, spero di riuscire a star zitto ad ascoltare le proposte che ognuno presenterà. Il fatto è che per un cambiamento radicale della politica italiana, ci dovrebbe essere un turnover di tutti i politici attualmente impegnati. Un cambiamento epocale dei vertici e dei loro sostenitori e funzionari.


In poche parole una vera rivoluzione di pensiero, che trovo difficile venga attuata con un semplice colpo di bacchetta magica, unificando le forze in campo e cambiandone il nome. Come non migliora la qualità di un abito cambiandone l’etichetta, così non migliorerà un prodotto politico senza che venga presa per mano l’intera fase produttiva. Questo ovviamente vale per ambo gli schieramenti. Non serve allora che uno o venti nuovi elementi possano essere eletti in un partito, solo perché appartenenti al popolo, senza per altro verificare la loro reale predisposizione alla gestione e amministrazione della cosa pubblica. Non cambierebbe certo la situazione, ed i poteri occulti che realmente governano il paese, ne trarrebbero maggior forza.


Quello che serve è creare un partito di cittadini, un unico partito, se così lo vogliamo definire o se volete un gruppo di osservatori, con gli stessi interessi di legalità e di principi etici. Un gruppo esteso di persone amanti della politica e intenzionati a dedicare un po’ del loro tempo, che scelgano e controllino il partito, o meglio gli amministratori che dovessero, risultare vincenti alle elezioni. Solo così si potrà ridare dignità alla politica. Essenziale sono quindi l’etica, l’eliminazione della corruzione, la libertà di scelta del candidato, il controllo dell’operato, dei costi della macchina governativa, e dell’avvenuta reale attuazione del programma presentato. Il controllo non può essere demandato agli stessi controllati.


E’ a questo punto è indispensabile come prima cosa moralizzare i partiti, privandoli dei poteri non costituzionalmente riconosciuti, e supportandoli con una classe dirigente di tecnici e professionisti. La nostra costituzione, per quel che se ne dice, è ancora attuale e si fonda su principi sani e socialmente condivisi. E’ in quest’ottica che vedo una reale possibilità di cambiamento, un cambiamento che potrà esserci solo se la l’opportunità di scelta, verrà definitivamente convogliata nelle mani del popolo e degli elettori. La partecipazione dei cittadini è sì importante, ma non deve sostituirsi ai compiti dei politici. I partiti ed i politici devono quindi continuare ad esistere, come continuano ad esserci i ragionieri e gli amministratori condominiali.


Quello che veramente è importante è che il consiglio di condominio, possa controllare e verificare in ogni momento, sia i progetti sia i programmi, prima a preventivo poi consuntivamente. E se ce ne fosse la necessità siano in grado di disdire il contratto chiedendo, in casi estremi, anche il risarcimento dei danni. Con tanti professionisti del settore, non sarebbe difficile trovarne di più preparati. Ma dal basso, non devono solo partire le condanne e le critica, ma anche la proposta e la responsabilità per un continuo controllo e monitoraggio della situazione. Ciò comporta ovviamente impegno continuo e la presa di distanza dalla classe dirigente, che alla fine vuol dire negazione di favoritismi e nepotismi. Ciò, per essere liberi da ricatti o compromessi, che possano in un futuro prossimo, impedire l’attuazione di spiacevoli ed impopolari prese di posizione. Per finire, ho sempre guardato con sospetto chi si propone come candidato, nessuno ama fare il martire e si sa al giorno d’oggi in politica o ci si adegua o ti fanno…..martire, appunto!



Italo Surìs

cose di cosa nostra



28 agosto 2007

Il problema della politica italiana è che ci sono più amministratori che cose da amministrare. Non è detto che sia proprio un male, alla fine finalmente, ognuno baderà ai problemi di casa sua!

meditate gente


Italo Surìs

Veneto: ripieno di alici per fiori di zucca


28 agosto 2007


Sempre utilizzando le alici come elemento principale, nel menù odierno consiglierei un piatto composto di pesce e verdura;


fiori di zucca con ripieno di alici:

Ingredienti per quattro persone:

300 gr di alici freschissime in filetti
20 fiori di zucca
2 spicchi di aglio
1 mazzetto di prezzemolo
30 gr di formaggio parmigiano grattuggiato
3 uova
farina"00" q.b.
pangrattato q.b.
1/2 dl di olio di arachidi
sale e pepe


Procedimento:


Tritate i filetti di acciughe, e mescolate il triro di aglio e di prezzemolo precedentemente preparato, il parmigiano grattuggiato,un uovo sbattuto con un pizzico di sale, pepe e tanto pangrattato, quanto è necessario a dare la giusta consistenza al composto. Mescolate il composto per renderlo uniforme e con lo stesso riempite i fiori di zucca, precedentemente puliti delicatamente con uno straccio bagnato. A questo punto richiudete i cartocci di fiore di zucca con uno stuzzicadenti, passateli nella farina, poi nell'uovo sbattuto e nel pangrattato e fateli soffriggere a temperatura adeguata nell'olio di semi di arachidi, raccoglieteli appena si dorano con una paletta forata, poneteli su carta per fritti per far assorbire l'eccesso di olio.


Buon appetito


Italo Surìs

lunedì 27 agosto 2007

Prepariamo tutti la corda??


27 agosto 2007


Come potete vedere dalla vignetta di Forattini, trovata in un libriccino comparso per caso in un vecchio baule nascosto in sofitta, l'argomento oltre che i protagonisti, sono sempre gli stessi. Sono passati, come potete notare ben sedici anni e Andreotti, con una divisa da galeotto, fuggendo aggrappato ad un lenzuolo dal carcere in cui purtroppo non è mai stato, afferma di essere favorevole al condono fiscale. Paolo Guizzanti scriveva in alcune note del libriccino, che durante l'era di tangentopoli , siamo nel 1993, le tangenti non avrebbero mai potuto essere recuperate, essendo già allora l'importo da introitare, stimato attorno a 300.000 MLD di vecchie lire. Più o meno le pensioni che adesso non riescono a pagare per i prossimi settant'anni.
L'argomento quindi è attualissimo, oltre che incancrenito. E proprio in questi giorni sul Blog di Beppe Grillo, si accenna ad un mancato versamento di 98MLD di Euro, alle casse dell'erario da parte del Monopoli di Stato. Pensate!, e noi ci illudiamo di riuscire a far emergere il nero?. Pura follia. Il Governo sta rappezzando dei buchi, sta mettendo delle toppe ad un sistema che già faceva acqua ben cinquant'anni fa , da quando il debito pubblico è raddoppiato, come per incanto. Un debito che il Governo di Berlusconi aveva lasciato che si gonfiasse ulteriormente. Ma quando potremo allora vivere decentemente in questo paese?. Risposta: MAI,...a meno che...........................!!!!!
Sto incominciando a pensare, che nonostante la buona volontà di molti, i successi di pochi ed il risultato che il Governo reclama nella lotta all'evasione," la casta" abbia creato un sistema a prova di piede di porco. Il danaro del Monopoli è andato anche alla Mafia, ma quale altro, oltre a questo?. I nostri quattrini alimentano la criminalità organizzata, quella che va a braccetto con alcuni politici malavitosi, per spolpare ciò che resta di una Nazione ormai sfiancata. Quando mi chiedo, riuscirò a vedere qualcosa che funziona in questo dannato paese? Unico paese , in cui le colpe si fanno pagare alla base anzichè alla dirigenza. Come se le responsabilità dello sfacelo nazionale, dipendesse esclusivamente dai dipendenti pubblici. I quali, a quanto si dice, sono abituati a vivere sulle spalle degli operai, che sono gli unici a pagare le tasse!. Ultima esternazione di un imprendivip in auge, che intanto si abbronza, senza alcun pudore, con le chiappe al sole. Un'ulteriore provocazione che semina maggior discordia, come se se ce ne fosse poca, in questo periodo. Nascondendo agli stessi operai, che la più grande delle società interinali è appunto collegata alla ditta da lui gestita e che il tesoretto per il cuneo fiscale, è scivolato in granparte nelle sue scarsele ( tasche), come si dice dalle nostre parti. Senza tener conto dei soldi incamerati attraverso i fondi pensione, in assicurazioni di famiglia. Monate, sembrerebbe dalle sue affermazioni che i dipendenti pubblici, le tasse non le pagassero!. Statali, fanulloni e nullafacenti , alcuni dei quali licenziati recentemente in Altoadige, da manager da noi pagati profumatamente. Gente che percepisce quasi come un onorevole , ma mai controllati da nessuno. I signori lassù in montagna, asfaltano le mulattiere con i soldi dell'intera nazione, e si permettono anche di fare i preziosi. E questo per due tralicci, fatti saltare qualche annetto fa. I soliti compromessi fatti con un governo fin troppo generoso e timoroso. La mala incendia, gli indipendisti fanno brillare, Bosssi, strilla e inneggia alle rivolte, e intanto noi paghiamo, e noi paghiamo!
Nessuno mette in dubbio che chi non lavora, non debba essere allontanato, anche se io andrei con i piedi di piombo prima di gettar la croce su costoro o almeno solo su costoro!. Il risultato di una fase produttiva, è costituito da un insieme di fattori e da da un efficace coordinamento fra diverse figure operative, professionalmente preparate e capaci di gestirsi autonomamente, al di là della pura conoscenza della madrelingua.
In Altoadige gli insegnanti percepiscono quasi il doppio rispetto a quelli che insegnano nel resto d'Italia e forse anche di più. E poi, quale figura può considerarsi talmente perfetta, da arrogarsi il diritto di non dover anch'esso sottostare continuamente a controlli e verifiche delle proprie competenze lavorative?. Come si può pretendere di colpo, d 'avere funzionari e dirigenti intraprendenti, ultrapreparati e che sappiano gestire il personale, quando fino a pochi giorni fa, molti non conoscevano, o facevano finta di non conoscere le regole elementari e le normative da applicarsi per una corretta e funzionale gestione del personale e il miglioramento della produttività?
Ho avuto esperienze in tal senso e posso assicurarvi che alcuni dirigenti sono stati aiutati, più dalla loro fede politica o sindacale, che per le reali capacità professionali. Quanti di questi dovrebbero andare a casa??Non mi sbilancio, ma sicuramente per qualcuno il nome lo potrei fare !. Molti, ne hanno combinate più di Bertoldo, e nessuno li tocca. Sono pedine troppo preziose per un sistema ambiguo e pieno di compromessi, tendente al controllo assoluto, su cose e persone.
Ecco questo è il problema, la puzza incomincia sempre dalla testa , dicevano una volta!. Ciò vale per i nostri politici corrotti e, se anche ciò non fosse, pur sempre responsabili dello status quo. A costoro si aggiunge tutta quella congrega di reali parassiti, fra cui gli imprenditori stessi. Sarebbe anche un danno minore, se fossero solo tali. Chi dovesse avere un attimo di tempo per leggere il libro uscito di recente intitolato " la casta," potrebbe facilmente individuare, e alla fine capire, come veramente gira il mondo in questo paese di me...da!
E sono milioni, non decine, gli intrallazatori. Ecco, questa gente io non la licenzierei, ma farei aprire per loro le porte dell'asinara, una volta per tutte. Può però un carceriere, infilarsi egli stesso in cella e gettare via le chiavi dall'inferriata?. Ho i miei grossi dubbi, come ho i miei dubbi che la lotta contro l'evasione e la corruzione sia veramente iniziata seriamente, almeno nei confronti dei più potenti. Di troppi zeri sono composte le cifre, con cui costoro consolano la loro coscienza e quella di prelati misericordiosi. E nonostante il maggior prelievo fiscale e il recupero dell' l'evasione fiscale, il debito pubbblico avanza.
L'assoluzione la si dà a tutti, anche a chi incendia concretamente intere regioni. Ma anche se per caso, costui dovesse essere scoperto e anche scomunicato, come un vescovo ha recentemente fatto, non penso che ciò turberebbe più di tanto i suoi sonni.
Un peccatore, con centinaia di miliardi in banca e una cassetta in un istituto di credito all'estero, trova sempre chi lo protegge e lo consola anima e corpo. Signori non si uccide per noccioline, solo i pazzi lo fanno, e si sa costoro vanno in galera immediatamente, mentre i servi dei padroni disonesti, continuano la loro opera distruttrice, facendo il bello ed il cattivo tempo. Non sono convinto in ogni modo, che durerà per molto. Alla fine si trova sempre un sistema per convertire i peccatori. Lo ha trovato anche Madre Teresa di Calcutta, che era una santa, figurarsi sessanta milioni di persone inferocite!


Italo Surìs

Veneto:Acciughe al limone- Acciughe in carpione





27 agosto 2007


Inseriamo anche alcuni antipasti di pesce e più precisamente di un pesce squisito che costa relativamente poco. Croazia con le sarde e le alici si facevano in estate delle bellissime feste in piazza che era persino un peccato che finissero. In quel caso era usanza fare le sarde ai ferri, per gli ospiti dell'estate. Vi propongo per un certo periodo dei piatti regionali che ho imparato a fare con il tempo leggendo dei libri di cucina interessanti. Come settentrionale per adesso vorrei suggerire un antipasto semplicissimo da fare :


Le acciughe al limone e prezzemolo.


Ingredienti per quattro persone:



800 gr di acciughe che siano freschissime
1/2 kg di limoni non trattati
1 mazzetto di prezzemolo riccio
2 spicchi d'aglio
1/2 bicchiere d'olio d'oliva extravergine
sale e pepe.




Procedimento:


Disiliscate le acciughe e disponetele a raggiera con il dorso rivolto al basso, in una pirofila di vetro o in un piatto di portata. Bagnatele con limone in abbondanza e lasciatele marinare in frigo coperte con una pellicola per alimenti per tutta la notte. Al mattino, gettate il liquido del limone, aggiungete l'olio d'oliva . fate un trito di aglio e prezzemolo, versate il tutto sulle alici , salate e pepate. E' questa una ricetta che si usa fare in molte regioni dell'Italia anche meridionale. La cottura se così vogliamo dire delle acciughe avviene macerandosi nel limone. Il pesce azzurro è un pesce che si trova facilmente nei nostri mari e lo si può quindi gustare fresco. E' ricco di omega3 per cui fa bene per il colesterolo in eccesso.



Acciughe in carpione


Ingredienti per 4:

600 gr di acciughe
latte q.b.
farina "00" q.b.
1 testa d'aglio
1 manciata di foglie d'alloro
1/2 bicchiere d'olio d'oliva
1/2 bicchiere di aceto bianco
1 cucchiaio di zucchero
1/2 bicchiere di vino bianco
4 dl di olio di semi d'arachidi per friggere
sale e pepe inero in grani




Procedura:


lavate le acciughe, disilescatele bene togliendo la testa, asciugatele su carta scottex, quindi passateli uno alla volta nel latte epoi nella farina leggermente salata. Friggetele nell'olio d'arachidi ben caldo ed abbondante, raccoglieteli con una paletta forata, fatele asciugare su più strati di carta assorbente per fritti e versateli in una terrina , disponetele a strati alterni separandoli da aglio schiacciato e privato della parte interna , alcune foglie d'alloro , grani di pepe nero ed eventualmente un pò di sale . Spruzzate il tutto fino ad esaurimento della frittura con un'emulsione di olio d'oliva e di aceto, misti a vino bianco ed un pizzico di zucchero. Lascite marinare il tutto in frigo per uno o più giorni.



Buon appetito


Italo Surìs
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