giovedì 30 agosto 2007

La casa è mobile, na..na..na.nananaaa



30 agosto 2007


Molti sanno, almeno fra gli amici, che non amo la speculazione edilizia, quella che serve solo per arricchire imprenditori, immobiliaristi e affaristi agganciati a politici troppo accondiscendenti. La Mafia sa che il settore rende, sopratutto quello pubblico. E con essa ritengo lo sappiano tutti, gli investitori, i proprietari terrieri, i costruttori, ma anche coloro che danno la concessione edilizia ed i progettisti. L'edilizia in Italia è stata sempre considerata come un settore trainante dell'economia, da essa dipende la sopravvivenza di moltissime ditte edili e degli artigiani impegnati nei lavori collegati.



Idraulici, lattonieri, carpentieri, pittori, muratori, escavatoristi, cementifici, falegnami, mobilieri, ma anche agenzie immobiliari e progettisti; e i politici??? Beh questo è un argomento che richiede maggior approfondimento. E' impensabile forse ridurre il numero di coloro che operano in questa tipologia di lavoro, ma non penso debba considerarsi un tabù, verificare il loro operato ed i loro introiti, in maniera più incisiva. Stare loro addosso con il fiato sul collo!!. Non è l'unico lavoro al mondo, e la seconda o terza casa, crea una ricchezza duratura solo per gli investitori. Per gli artigiani in subbapalto, diventa un modo per sopravvivere, e per qualche operaio, addirittura per morire. Una morte causata da infortuni imprevisti, per lo più causati da leggerezza nell'osservazione delle norme sulla sicurezza.




E' a parer mio utile ridefinire le norme sull'edificabilità in zone di pregio urbanistico territoriale. Inoltre è necessario, anche se forse meno redditizio, agevolare la ristrutturazione degli edifici esistenti, impedendo, se non in casi estremi, la possibilità di aumentare i coefficienti di edificabilità e l'a superficie delle aree lottizzabili. Ci sono troppi interessi che ruotano attorno alla costruzione di nuovi insediamenti, che guarda caso, non riguardano mai la soluzione di problematiche sociali. E' questo il vero motivo che mi impedisce di aver simpatia per questo settore, guardando con sospetto i nuovi e vecchi palazzinari. E' l'investimento edile, un modo per aumentare il capitale senza farlo girare, come si faceva una volta investendo in bot o cct. Non sarebbe meglio poter investire in ditte serie o nella ricerca?



Non si creavano allora, come nemmeno ora, i presupposti per l'acelerazione ed il rilancio dell'economia. Tutt'altro, creando per esempio ecomostri in zone come appunto l'isola di pantelleria con l'approvazione da parte della giunta, di progetti come quello che potete vedere nel video inserito volutamente nel sito su invito di alcuni amanti del territorio, si rischia di distruggere uno dei pochi elementi di profitto, che ancora resta all'Italia per creare ricchezza: il turismo. Non si può pensare di affittare un gioiello, dopo averlo deturpato o scalfitto. Piuttosto bisogna ripulirlo dalle imperfezioni create da mani inesperte e decorarlo con ulteriori arricchimenti e lavorazioni.




Allora il gioiello diventa appetibile, viene richiesto se non addirittura prenotato e agoganto. La sua quotazione aumenta e con essa il guadagno del possessore. E questo lo dico come appassionato d'edilizia, come designer autodidatta, che ha alle spalle una vita ispirata al bello e all'estetica, ma anche come tecnico, alla funzionalità. Il legno lamellare e le case edificate con la progettazione per il risparmio energetico, nonchè la bioedilizia, erano argomenti trattati dal sottoscritto, ancora negli anni novanta. Erano gli anni in cui proponevo la vendita di abitazioni in legno francesi e Canadesi, oltre che tetti ed edifici pubblici in lamellare con la formula chiavi in mano!. La casa non deve durare più della vita di un essere vivente, deve morire con lui. Essa serve solo come abitazione, come copertura e protezione, non come simbolo di potere e di arricchimento.




E come tutti gli oggetti anche le abitazioni nel tempo, subiscono cambiamenti e metamorfosi, sia nel design e nella forma, sia per i materiali usati ma anche per il concetto di "esigenza di vivibilità". Oggi le abitazioni sono di cemento e domani potrebbero essere di legno o di plastica, sotterranee, o sospese nel cielo, con fondamenta o trasportabili, galleggianti o anfibie, con un vano o componibili. E' assurdo quindi creare strutture che si ritengono eterne, quando dopo si dovranno investire grosse cifre per demolirle e riadattarle.





Meglio ridurne i costi per poterle ricostruire iin base anuove esigenze, e godersele mantenendo inalterato il paesaggio, questo sì insostituibile. Guardatevi il video installato e aiutate, propagandolo e parlandone fra di voi, chi chiede che venga impedito uno scempio di ciò che è un bene di tutta la colletività. Proprio come le nostre stesse abitazioni che riteniamo a torto solo nostre, mentre appartengono idealmente alla comunità e devono essere costruite, in un contesto di arricchimento anche sociale.




Italo Surìs

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