mercoledì 8 agosto 2007

nun fate Ammuine!




08 agosto 2007




Ieri abbiamo parlato di don Gelmini, la vittima di una persecuzione che dura ormai da trent’anni. Era il 1979 quando andò in galera, secondo testimonianze ben precise, e altrettanti da quando dovette fuggire dal Vietnam, inseguito dalla scomunica dei regnanti. Al suo ritorno da bravo parroco di campagna, scelse di vivere in una grande villa recintata e con piscina, suffragato dalla compagnia di una cuoca e di due camerieri. Sono stato molto gentile con lui ieri, non ho calcato la mano nel mio post, ma dopo aver letto quello che ho letto sul sito della rosa nel pugno, vi assicuro che sono rimasto di stucco.


Nel web sono capitato per caso, esplorando il mondo dei bloggisti. Nello stesso è stata in breve riassunta la vita del prete e del fratello frate. Ragazzi che banda!! Si parla di assegni falsi, di affari e di fallimenti. Ma caliamo un velo pietoso sul caso, anche se da parte mia inizia ad aprirsi un vero sipario. Un tendaggio che lascia libero alla visione di ignari spettatori, un palcoscenico di burattini e burattinai. Alcuni di questi con la tunica nera e la papalina rossa sul capo. Sono diventato col tempo un miscredente, da credente convinto e difensore della fede cristiana. Un non credente non di una fede ma dell’animo umano che se anche coperto di abito talare, resta pur sempre fragile ed esposto alle miserie di questo mondo.


Mi viene in mente, ora più che mai, un caso di malaffare. Un’indagine dei p.m. di Cosenza, in cui sembrava fosse coinvolto anche il Cardinale Giordano. Quello che ogni anno, nella cattedrale di San Nicola a Napoli solleva o innalzava al cielo, l’ampolla contenente il sangue rappreso di San Gennaro. E tutti i credenti increduli, assistevano supplichevoli ed in devozione, al miracolo della liquefazione del sangue del Santo patrono della città Partenopea. Ora non capisco più se il sangue fra le sue mani si squagliava o “se la squagliava”. Infatti il Cardinale era, se non sbaglio, inquisito per “ usura”.

Tutti nei piccoli paesi, dicevo ieri, conosciamo la storia del parroco, sappiamo da dove viene, perché è lì e se ha come tutti su questa terra delle piccole ed umane debolezze. Il parroco del paese si sa, purtroppo per lui, è con il medico, il farmacista ed il sindaco, un riferimento, sia nel male che nel bene, per tutta la collettività. Quelli più smaliziati e di poca fede, direbbe qualcuno, si sono ormai disillusi. Hanno capito che la Chiesa di Roma ha le sue regole ferree, e inderogabili. Sono le regole di uno stato sovrano, una nazione nella nazione, con i suoi apparati, la sua struttura economico finanziaria, la logistica e il suo, anche seppur piccolo, esercito. Nulla è cambiato nei secoli!. Sono regole che chi ha scelto come sue, non può che non accettare suo malgrado, proprio come nella nostra ipocrita società.

A ciò si è costretti anche se le imposizioni si dovessero palesemente considerare sbagliate, ingiuste o ingannevoli. L’esclusione dal sistema sarevve eventualmente l’unica alternativa. Non cambia nulla nel tempo. Leggevo proprio oggi, che durante il periodo fascista, solo dodici professori universitari non accettarono le condizioni del regime. A costoro furono tolti ogni garanzia e ogni diritto, persino il posto di lavoro. L’unica felicità che fu concessa in quel periodo nazi-fascista, fu quella derivante dal non pensare e dalla mancanza di libera opinione. Perché pensate che le depressioni siano in aumento??? San Paolo stesso ha predicato l’obbedienza, anche se l’ordine imposto, lo si vive con insofferenza e chi comanda non è attendibile. Penso che per il Clero sia iniziato un periodo di ritorno alla rigidità delle regole, e forse su questo Papa Ratzingher non ha tutti i torti.

E’ il capo di uno Stato che ha, come ogni stato, leggi e regole da rispettare e che devono rimanere tali per tutti i componenti. Il rischio è quello del disgregamento della struttura ecclesiastica stessa, soprattutto ora che in Italia si è creata quella forma di società multietnica con la conseguente apertura a credi diversi, fra i quali primeggia la religione Islamica. Troppi scandali ci sono stati fra i rappresentanti della cristianità e troppi sono passati sotto silenzio. Che ci sia, mi chiedevo, un’alleanza politica clericale con l’obbiettivo condiviso di sbarrare l’accesso a mutazioni sociali? Strano, sembra impossibile. Ma ricordo che voci di quartiere dicevano che l’inserimento di immigrati in Europa era favorito a suo tempo da potenze che volevano, con l’inserimento di potenziali elementi disgreganti, impedire l’unità d’Europa. Voci, chiacchiere da bar direte voi; certo che le religioni, come diceva il filosofo tedesco Karl Marx, sono l’oppio dei popoli.


Mettiamola come si vuole, ma la stessa ha un ruolo fondamentale nella tenuta di una struttura sociale. Rappresenta , una forza di aggregazione e un motivo condiviso e condivisibile da componenti di una società. Strano controsenso ma forse è questo il timore della Chiesa e di una parte della politica Italiana., Quello cioè, che se venuto meno il collante del credo religioso, la società laica non possa tenere sotto controllo la massa di elementi di razze e credi diversi necessari all’industria che ne ha voluto fortemente l’inserimento nella società Italiana. Gente che quindi deve rimanere per il maggior tempo possibile senza diritti o con diritti ridotti rispetto ai nativi. La paura in poche parole è quella di venir colonizzati dagli ex colonizzati, che sfiga!. E che si creino, come è avvenuto in Francia, in Inghilterra ed in Germania, delle tensioni interne molto pericolose soprattutto per un paese come il nostro.

E’ forse questa la grande e unica differenza fra il pensiero politico di una destra tradizionalista ed una sinistra progressista, fra un nuovo P.D. e la e F.I.L.G.,( partito di F.I.+ lega)! Certo perché è chiara la lettura delle lotte sotterranee fra i partiti dell’ex destra, che la minoranza si sforza di minimizzare. Sia A.N che il partito di Casini sono out!! La destra c’è, c’è stata, e rimarrà quella di Berlusconi e di Umberto Bossi! E dei poteri forti che stanno alle loro spalle. Sono loro i leader del futuro., E’ chiaro, hanno sempre rappresentato l’asse vincente , se tale si può dire, che compone tutt’ora la spina dorsale del partito di Berlusconi. Purtroppo per Bossi o forse per fortuna, dipende dai punti di vista, egli stesso è caduto, forse consapevolmente, fra le fauci del leone. Successe quando perse la causa di qualche decina di miliardi contro l’uomo più potente d’Italia e quando accettò dal ghote dell’economia, che lo stesso rappresenta, un aiutino morale e forse anche materiale per rafforzare l’ala estremista del nuovo asse.


Non esistono due partiti diversi, sono solo due facce della stessa medaglia, un Giano bifronte il cui vero capo, Berlusconi, ha già deciso chi sarà il delfino del prossimo partito unico di destra. Un partito già nato e che si rafforzerà di ulteriori componenti. Quelli stessi respinti da Prodi, coloro già in rotta di fuga dalle carrozze di quel treno senza freni, in corsa verso il baratro, che si chiama Centro o destra. Morto Fini e deceduto Casini,politicamente parlando, a meno che…….non diventino Maroniani, non resterà nessuno dell’attuale minoranza. E’ forse questo il quadro della politica Italiana, un quadro dove non c’è spazio per il disordine sociale né morale. Per cui,vi prego, politici, prelati, veline e calciatori, non fate ammuinè in piazza, ma solo negli attici di qualche lussuoso hotel di Roma.


Il Cardinale Giordano è stato coinvolto in alcuni processi. Nel 1998 è stato oggetto insieme al fratello di un'inchiesta della magistratura per reati connessi all'usura, ma, dopo aver respinto con forza le accuse, ne è stato assolto con formula piena nel 2000. Nel processo di primo grado, il 21 maggio 2002 Giordano viene condannato, con sospensione della pena, dal tribunale di Napoli a quattro mesi di carcere e settemila euro di ammenda per abuso edilizio; anche da questa condanna è stato poi assolto il 28 aprile 2005
Dopo il ritiro dal governo dell'arcidiocesi è rimasto a vivere a Napoli.


ItaloSurìs

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