domenica 5 agosto 2007

una scelta di vita



05 agosto 2007


Una ragazza omosessuale , ha tentato il suicidio perchè i genitori erano contrari alla sua relazione ostacolandola! Vorrei, se potessi, mettermi nei panni di quella ragazzina che immagino minorenne. Ritengo che sia tale, altrimenti il problema sarebbe stato già risolto diversamente, se solo la ragazza ne avesse avuto la forza e l'intenzione!


Ma desidererei anche ragionare ed entrare nel cervello dei genitori, capire i loro timori, le loro paure. Non penso che questi non amino la propria figlia, solo che sicuramente per lei avevano già programmato un futuro diverso, un avvenire di quelli che si ritengono normali. Un futuro di donna impegnata, colta ed istruita. Inserita in un sistema sociale ed imprenditoriale di alto livello, in cui il ritorno economico e d'immagine per lei ma anche per la famiglia stessa, sarebbe stato di sicuro interesse. Tutti noi genitori, ci auguriamo qualcosa di simile per i nostri figli. Ritengo che i genitori di quella ragazza abbiano considerato tale scelta affettiva e sessuale, come una sconfitta personale, come un fallimento del loro operato di genitori. Può anche darsi, ma il loro atteggiamento non facilita la soluzione dei problemi, anzi!.
Anche a me, devo essere sincero, il pensiero di un figlio omosessuale, non mi farebbe certo felice, come infelici ho visto in TV madri che hanno accettato la strada difficile e tortuosa scelta dal figlio. Una scelta non condivisa dai genitori, ma necessaria per la serenità e l'equilibrio del figlio amato. In fondo non muore mica nessuno, e l'amore lo si assapora e lo si gode in modo diverso. So che ragazzi di adesso, almeno quelli meno condizionati, considerano l'omosessualità una semplice scelta di stile di vita, che anzi molte ragazze desiderano sperimentare e se mi permettete la battuta, a "Lecco" dovrebbe scandalizzare meno che dalle altre città d'Italia.
In fondo, pensandoci bene, cosa serve contrastare la volontà di qualcuno, cercando di modificarne il carattere, con sedute forzate di psicoterapia? Nulla, per chi non vuole e non vede il motivo di cambiare, visto che sta bene così. Il problema semmai è degli altri, dei genitori che desiderano un nipotino che non potranno mai avere e della società bigotta ed ipocrita che vuole identificarsi in ogni persona con cui entra in contatto.
Che poi queste persone ne combinino di tutti i colori, allora!... Sono in fondo paure di mamma e papà, che temono le critiche ed i pregiudizi della gente con cui hanno rapporti, paura di essere essi stessi isolati e criticati. L e stesse critiche e lo stesso giudizio che essi stessi probabilmente hanno avuto nei confronti dei diversi. Diversi che badate bene non sono solo gli omossessuali, ma tutti coloro che non rientrano nei canoni comportamentali della maggior parte delle persone. Ma le persone hanno sempre qualcosa da dire, hanno il giudizio facile, guardano la paglietta che negli occhi degli altri, senza riuscire a vedere la trave che c'è nei propri occhi.


Proprio ieri su internet ho guardato alcune scene di sesso esplicito e anche bizzarro, scaricate in rete da normali cittadini, e non solo ragazzini, ma da coppie di tutte le specie e le età. Un gioco a cui vorrebbero far partecipare la collettività, una condivisione anche se narcisista della propria sfera privata, addirittura la più intima. E' come se avessero voluto dire al mondo intero; guarda come siamo bravi, cosa so fare, come c'è l'ha grosso mio marito, come uso bene la patatina ! Bravi e bene per loro, che si divertino come a loro fa piacere.
Fino a poco tempo fa, tutto ciò dalla società era considerato altamente immorale e addiritura pornografico. Le donne che mostravano apertamente in pubblico di godere della sessualità nelle forme più fantasiose, erano additate come poco di buono, come puttane! In un recente sondaggio fra i giovani, il 46%, trova che il sesso esplicito ormai, moralmente lecito e anzi una parte importante della nostra vita. Ci stiamo adeguando al resto dell'Europa e del mondo più industrializzato. Gli inglesi e gli Americani fanno sesso di gruppo da sempre, come pure i Veneti ed i Friulani.


Vi dirò io sono anzianotto per cui ho le mie idee, il fatto che una coppia voglia copulare in pubblico, non mi turba più di tanto e nemmeno attira il mio interesse voyeristico. Non sono problemi che più di tanto mi interessano. Cambio ambiente se ciò mi dovesse dar fastidio. Semmai il problema è proprio questo ;l'esibizionismo che come fanno in rete, deve essere circoscritto isolato. Permettendo che si faccia fra persone di uno stesso gruppo e con le stesse esigenze e gli stessi gusti, nonchè concetti morali. Non lo si può fare come lo fanno alcune persone in pubblico, ledendo in tal modo la libertà di pensiero di altri.


E questo è il punto, la ragazza con la sua scelta è andata contro gli interessi e le aspettative dei genitori, che si arrogano, come tali, il diritto di scelta sul futuro della creatura da loro generata. Il figlio dovrebbe morire metaforicamente per i genitori, il giorno in cui nasce, scriveva uno psicologo. Come per dire che i genitori devono essere al servizio dello stesso e non viceversa. La vita è sua e l'unico compito a loro delegato è quello di accompagnarlo e sorreggerlo lungo il percorso della sua esistenza. Nel caso della ragazza lesbica, se non l'hanno fatto prima, questo è il momento. Se è omosessuale, un motivo ci deve pure essere, che sia psicologico o genetico non so dirvi, so solo che questo è un dato di fatto. Una realtà da accettare proprio perchè la ragazza non subisca ulteriori traumi, per far sì che rafforzi in lei quell'autostima di cui ella ha maggiormente bisogno in questo periodo.


Non vedo altre soluzioni, anche se in fondo son convinto che la ragazza non viva bene la propria situazione, che sia ancora confusa sulla reale scelta da fare. E' solo questo quello che si può fare, mandarla sì da uno psicologo, ma non per cambiare, semmai per far in modo di prendere coscienza del perchè e del come. Perch far sì che la ragazza sia cosciente di quello che vuole e se relmente lo vuole. Poi che lei scelga una via o l'altra, più di tanto non importa, troverà la sua strada che sicuramente darà a lei più soddisfazioni di quante ne abbiano avute i suoi stessi genitori. Questi sì prigionieri delle loro stesse paure e degli stessi pregiudizi della gente che li circonda. In fondo Pannella, Luxuria, E molti altri hanno avuto pur nella loro diversità, quell'autorealizzazione che desideravano. Auguri ragazza!



Italo Surìs

Nessun commento:

pub-9734653329526511