mercoledì 27 marzo 2013

Lettera aperta di un parroco misericordioso

                                                                                              




Paduai  Szent Antal  Plebania-5600- Bekescsaba Bartoss udvar 1- Ungheria-









Bekescsaba, 23 febbraio 2012  

                                                                                                  
Carissimi  fratelli e sorelle    

                                                                             
Da chilometri di distanza, ringrazio il vostro buon cuore, la vostra generosità e la solidarietà che so, pur in un momento così difficile per la vostra comunità e per il vostro paese, è insita nei vostri cuori. Noi umilmente non vi chiediamo molto ma solo una goccia di ciò che possedete e si sa, tante gocce fanno un oceano. Ognuno di voi saprà cosa poter donare, un po’ del proprio tempo, qualche spicciolo per poter acquistare medicine e del cibo o anche vestiario. Chi vi consegna questa busta è da me delegato e si è offerto volontario per costruire un progetto che ritiene importante non solo per noi, ma per tutta la comunità, anche la vostra. So che la povertà, figlia di questo sistema, sta crescendo in modo esponenziale anche in Italia. Immagino le molteplici domande: “ ma perché proprio i poveri ungheresi?” E’ solo un caso se io e il sig. Fucile ci siamo indirettamente incontrati, un puro caso, ma l’impegno comune è quello di aiutare diverse realtà e non solo qui da noi.  Vi prego cerchiamo di non dare né etichette né privilegi almeno alla povertà e alla sofferenza. La sofferenza accomuna e non divide. Sarà compito di chi ci aiuta, studiando le singole necessità, dare le priorità opportune.  Non considerate, la nostra, come una richiesta pressante e fastidiosa, ma come prezioso elemento utile a risvegliare e tener vivo in noi tutti un nobile sentimento, la generosità, che accresce la nostra persona gratificandola moralmente e psicologicamente. Come arricchirà tutti quelli che riceveranno un vostro atto d’amore, perché tale sarà considerato ogni vostro impegno solidale. Iniziamo quindi da subito a lavorare assieme per sconfiggere la povertà e la fame, mali endemici che sembra non si possano debellare e che ghermiscono, con i loro tentacoli, l’intero universo. Questo, è solo un primo passo che ci accomunerà in una lotta e che ci  porterà sicuramente  in un prossimo futuro, un piccolo attimo di serenità durante alcuni momenti della nostra giornata.  Accadrà ogni qualvolta penseremo “Bene questo vestitino o questa moneta , quella zuppa o questa matita, renderà  felice chi non ha mai o quasi mai potuto permettersela”. E in quell’attimo, probabilmente da paesi lontani, ci risponderà il sorriso innocente di un bambino dagli occhi non più così tristi.

Padre   SzIgeti Antal                        

Pane, calore e medicine





Bene Fate finta che siano i vostri figli . Allego la lettera di Padre Szigeti Antal della parrocchia di Santo Antonio da Padova in Bekescsaba, Ungheria. Io,  rispondo personalmente di ogni centesimo. Per chi volesse donare, questo è il conto corrente su cui versare l'importo

Banca Friuladria- 33070- BUDOIA (PN)
IBAN: IT98C0533665090000030117216
intestato a Fucile Mario
Via Cial de Villa,4
33070 Budoia (PN)
fucilemario@gmail.com



Gentil Signor Mario,
La parrocchia di Sant Antonio di Padova a Békéscsaba, insieme alla 
Caritas locale che ha sede al patronato, settimanalmente distribuisce 
vestiario e alimentari. Inoltre, cerca di coprire le spese delle 
medicine dietro richiesta dei bisognosi. Spesso, riusciamo a dare solo 
pane con strutto e condividiamo il nostri pasti con i poveri, mentre i 
vestiti non mancano. Se una ditta potesse offrire alimentari (pasta e 
altri non deperibili),riusciremmo a far fronte alle richieste, almeno 
nel periodo freddo.
Abbiamo ditribuito della legna per le case che non hanno riscaldamento a 
gas. Molte famiglie sono state vittime dei prestiti in Franchi svizzeri 
che ora sono saliti alle stelle e rischiano di perdere la casa.
Qualsiasi somma ci arrivasse, lo spenderemo per alimentari e medicine. 
Ogni giorno arrivano delle richieste concrete, la città di 60-70 mila 
anime ha solo due chiese cattoliche. Cerchiamo di ascoltare e capire le 
persone, cerchiamo di dare una testimonianza che trasmette l'amore di 
Dio verso i poveri, gli afflitti. Qualsiasi aiuto è prezioso e sarà 
ricordato nelle notra preghiere.
Un saluto Fraterno: Padre antal






nudi davanti a Dio

                
 

Nell'immagine che ho inserito è rappresentata la morte di San. Francesco d'Assisi. E' il santo che preferisco, perché la sua vita monacale e di sofferenza è stata un esempio di estremo sacrificio e di amore verso l'umanità. Una preghiera vivente, un invito alla conciliazione e all'amore fraterno, una lotta decisa e condotta con umiltà contro i vizi e le cose terrene che impediscono all'uomo di amarsi vicendevolmente. E' sicuramente una contraddizione il fatto che per devozione l'uomo abbia costruito un tempio a lui dedicato, sfarzoso, affrescato con stupendi dipinti e abbellito con mosaici ed inserti meravigliosi. Ma si sa il tempio deve essere pari alla grandezza di chi si ama. L'amore di chi si ama  viene, nella logica umana, dimostrato dando il massimo. E' l'antitesi di ciò che ha insegnato il nostro fraticello il quale invece  viveva in una grotta e dormiva su un giaciglio di pietra per mortificare, oltre che la carne, anche il proprio smisurato orgoglio. Ecco è l'orgoglio e lo smisurato bisogno di approvazione che conduce l'uomo negli abissi dell'infelicità. Il post che inserirò dopo questo piccolo preambolo, è una richiesta, un appello di un padre ungherese che vuole aiutare i propri concittadini,. Egli dedica  loro e a Dio la propria esistenza. Se potete, aiutatelo, i poveri del suo paese hanno bisogno di medicine, di cibo e di legna, sopratutto in inverno. Io ho accolto il suo appello e mi son ripromesso di aiutarlo, cerco aiuto casa per casa, ma da solo non riuscirò a soddisfare le richieste che di sicuro saranno innumerevoli. Un'ultima cosa 

 Grazie di cuore.

Fucile Mario

La vacca da mungere



                                                                         
                                                                   




Non seguo più la politica se non superficialmente. Non ho speranze che si trovino via d'uscita per realizzare un governo che pensi veramente al bene della nazione. Ognuno ovviamente tira acqua al proprio mulino e questo perché ciascun schieramento politico rappresenta una classe della società che vuole mantenere i privilegi acquisiti. Le cosiddette caste o lobby mantengono le fila dei burattini di turno. Che si chiamino Tizio o Caio non ha importanza, sono solo sentinelle di un sistema che non vuole cambiare  né rigenerarsi, a discapito del fallimento di un'intera nazione. Muoia Sansone con tutti i flilistei. Un governo di larghe intese si potrebbe anche fare, ma come conciliare le esigenze di chi vuole la TAV e chi la ritiene solo un castello nel deserto? Tutti sappiamo come gira il mondo e come ognuno di noi con il proprio voto si è reso corresponsabile di ciò che sta succedendo o peggio di ciò che in passato è avvenuto. Ognuno, appoggiando politici inaffidabili in un tempo non tanto remoto,  ha contribuito a  alla bancarotta di una nazione. Il sistema non regge più, facciamo ammenda e senza cospargerci il capo di cenere, iniziamo a cooperare per tirarci fuori dal pantano. Questa sì che è utopia ,si sente giustamente dire. Si potrebbe è vero realizzare un'Italia migliore,  ma manca l'unità d'intenti, al suo posto c'è l'arroganza,  il desiderio di protagonismo, la voglia di distinguersi dagli altri in base al grado di ricchezza e al prestigio che determinate posizioni e ruoli determinano in questa società. Sembra quasi che  diritti ed  doveri non fossero uguali per tutti, come appunto detta la nostra Costituzione. Per cambiare bisognerebbe fare quello che è giusto senza guardare in faccia a nessuno. Non essere quindi al soldo di nessuno, non dipendere da Banche imprese, multinazionali, clan, Lobby,  essere in poche parole liberi di pensare ed agire senza paura di interventi coercitivi e violenti. Allora come possiamo criticare Grillo che desidera un governo a 5 stelle?. Onestamente io non me la sento, quello che è successo lo dobbiamo ai partiti della prima e seconda Repubblica non ne facciamo una terza ad immagine e somiglianza. I giovanotti ex grillini ci vogliono provare? ci provino. Sicuramente faranno molti errori prima di imparare, sarebbe stato bello che qualcuno li guidasse, perché con un paese non si gioca. Ma sono fiducioso e voglio spezzare una lancia in loro favore. Quindi o si accettano tutte le condizioni che hanno come base una  logica di rilancio dell'economia, la salvaguardia dei ceti medi, l'abbassamento della disoccupazione, l'eliminazione della criminalità, l' eliminazione dei privilegi, l'adeguamento delle pensioni e delle retribuzioni ad un livello dignitoso e non discriminante. Ma ancora aggiungiamo; lo snellimento della burocrazia, l'eliminazione di leggi macchinose fatte per impedire una crescita normale e democratica. E ancora se vogliamo   il vergognoso, ed unico in Europa, scandalo relativo ai tempi infiniti dei processi. Ma sappiamo che vi sono mille altre cose da fare iniziando dalla legge elettorale e terminando con i costi truffa della sanità. Purtroppo troppe persone hanno preso la nostra nazione come una mucca da mungere. Ora signori di latte non ce n'è più, ed è scomparsa anche la vacca, a smacchiarla ci avevano già pensato i nostri partiti e quello che si pensava fosse un animale ancora vegeto e produttivo, non era altro che un moderno cavallo di Troia. A proposito mi spiace per Battiato, un'ottimo cantante e un pessimo politico per chi conosce il Machiavelli.

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