Paduai Szent
Antal Plebania-5600- Bekescsaba
Bartoss udvar 1- Ungheria-
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Carissimi fratelli e sorelle
Da chilometri di distanza, ringrazio il
vostro buon cuore, la vostra generosità e la solidarietà che so, pur in un
momento così difficile per la vostra comunità e per il vostro paese, è insita
nei vostri cuori. Noi umilmente non vi chiediamo molto ma solo una goccia di
ciò che possedete e si sa, tante gocce fanno un oceano. Ognuno di voi saprà
cosa poter donare, un po’ del proprio tempo, qualche spicciolo per poter
acquistare medicine e del cibo o anche vestiario. Chi vi consegna questa busta
è da me delegato e si è offerto volontario per costruire un progetto che
ritiene importante non solo per noi, ma per tutta la comunità, anche la vostra.
So che la povertà, figlia di questo sistema, sta crescendo in modo esponenziale
anche in Italia. Immagino le molteplici domande: “ ma perché proprio i poveri
ungheresi?” E’ solo un caso se io e il sig. Fucile ci siamo indirettamente
incontrati, un puro caso, ma l’impegno comune è quello di aiutare diverse
realtà e non solo qui da noi. Vi prego cerchiamo di non dare né etichette né privilegi
almeno alla povertà e alla sofferenza. La sofferenza accomuna e non divide. Sarà
compito di chi ci aiuta, studiando le singole necessità, dare le
priorità opportune. Non considerate, la
nostra, come una richiesta pressante e fastidiosa, ma come prezioso elemento
utile a risvegliare e tener vivo in noi tutti un nobile sentimento, la
generosità, che accresce la nostra persona gratificandola moralmente e
psicologicamente. Come arricchirà tutti quelli che riceveranno un vostro atto
d’amore, perché tale sarà considerato ogni vostro impegno solidale. Iniziamo
quindi da subito a lavorare assieme per sconfiggere la povertà e la fame, mali
endemici che sembra non si possano debellare e che ghermiscono, con i loro tentacoli,
l’intero universo. Questo, è solo un primo passo che ci accomunerà in una lotta
e che ci porterà sicuramente in un prossimo futuro, un piccolo attimo di
serenità durante alcuni momenti della nostra giornata. Accadrà ogni qualvolta penseremo “Bene questo
vestitino o questa moneta , quella zuppa o questa matita, renderà felice chi non ha mai o quasi mai potuto permettersela”.
E in quell’attimo, probabilmente da paesi lontani, ci risponderà il sorriso
innocente di un bambino dagli occhi non più così tristi.