Nell'immagine che ho inserito è rappresentata la morte di San. Francesco d'Assisi. E' il santo che preferisco, perché la sua vita monacale e di sofferenza è stata un esempio di estremo sacrificio e di amore verso l'umanità. Una preghiera vivente, un invito alla conciliazione e all'amore fraterno, una lotta decisa e condotta con umiltà contro i vizi e le cose terrene che impediscono all'uomo di amarsi vicendevolmente. E' sicuramente una contraddizione il fatto che per devozione l'uomo abbia costruito un tempio a lui dedicato, sfarzoso, affrescato con stupendi dipinti e abbellito con mosaici ed inserti meravigliosi. Ma si sa il tempio deve essere pari alla grandezza di chi si ama. L'amore di chi si ama viene, nella logica umana, dimostrato dando il massimo. E' l'antitesi di ciò che ha insegnato il nostro fraticello il quale invece viveva in una grotta e dormiva su un giaciglio di pietra per mortificare, oltre che la carne, anche il proprio smisurato orgoglio. Ecco è l'orgoglio e lo smisurato bisogno di approvazione che conduce l'uomo negli abissi dell'infelicità. Il post che inserirò dopo questo piccolo preambolo, è una richiesta, un appello di un padre ungherese che vuole aiutare i propri concittadini,. Egli dedica loro e a Dio la propria esistenza. Se potete, aiutatelo, i poveri del suo paese hanno bisogno di medicine, di cibo e di legna, sopratutto in inverno. Io ho accolto il suo appello e mi son ripromesso di aiutarlo, cerco aiuto casa per casa, ma da solo non riuscirò a soddisfare le richieste che di sicuro saranno innumerevoli. Un'ultima cosa
Grazie di cuore.
Fucile Mario
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