giovedì 24 gennaio 2013

la banda di briganti



                                                                           



Passeggiando, proprio oggi pensavo a come farà la nostra Nazione a risalire la china. Le elezioni politiche sono ormai imminenti. I fatti e le notizie che trapelano  dimostrano che l'ambizione personale unita all'interesse, sta creando gruppi, schieramenti, alleanze, divisioni, e rotture. Già divisioni. E' proprio qui che volevo arrivare, a ciò  che era stato sempre  sottolineato e a cui io non avevo mai voluto dare ascolto. L'ingovernabilità di questo Paese. L'Italia è stata fino a poco tempo fa un insieme di regioni distinte e divise da culture e linguaggi all'apparenza simili ma che in realtà bastavano  per potersi differenziare e sentirsi superiori. Un territorio formato da Clan, sottoclan, famiglie , amici, parenti, e proprio come in meridione,  anche nei piccoli centri del Nord e in montagna, si creavano queste torbide  alleanze. L'Italia rimarrà sempre un insieme di famiglie anzichè un'unica famiglia.  Parlando  con un amico venuto da Milano, abbiamo fatto alcune riflessioni. Abitiamo in un piccolo paese con non più di 2500 anime. Tre parrocchie che si guardano in cagnesco, le varie associazioni che non trovano un punto d'incontro, la comunità che non partecipa e che si divide quando si tratta di lavorare per un altro e sopratutto durante le votazioni. Mi vengono in mente le ultime, vi erano ben 12 liste. Si fa presto a fare i conti. Escludendo  quelli che qui chiamano i foresti, coloro cioè che non sono di origine paesana, quindi indegni di mettersi in lista, circa 500 persone, restano 2000 o forse meno abitanti per tutte. In media 180 elettori  per lista, compresi vecchi e bambini assenti e ammalati. Mi sono sempre chiesto perché tanta gente ambisce ad amministrare un comune così piccolo ma pur sempre impegnativo? Boh non lo capirò mai, non l'ho capito prima e neppure ora che ho 62 anni suonati. Bene l' Italia è un insieme di clan, di bande che vogliono primeggiare coordinate o meglio guidate  ognuna ad un capo, un boss, un pallone gonfiato, non certo un personaggio carismatico e autorevole. Così si spiega il fatto che il mercato non è libero e che i negozi che vendono o le ditte che lavorano sono sempre quelle. Solo quelle degli amici degli amici. Auguro a Monti o a chi per esso tanta fortuna. Il personaggio mi piace, è un duro, un uomo che sa cosa vuole e che qualcosa di sicuro farà. Una cosa è sicura, terrà a bada questa massa di pecoroni. O meglio questa massa di Banditi sempre all'arrembaggio come una volta erano i briganti sulle nostre montagne e sugli Appennini. Taci che scrivendo mi è venuto in mente  l'aggettivo adatto, e di conseguenza il vero motivo  per cui tutti desiderano gestire questo dannato paese. Più che votazioni a questo punto le chiamerei arrembaggi o assalti  ad una sconquassata carovana.

martedì 15 gennaio 2013

amore difficile


                                                                             


Tanto si parla in questi giorni delle coppie di fatto. Ogni giorno sui quotidiani sono messe in rilievo notizie allarmanti e controverse sul diritto delle coppie omosessuali di unirsi in matrimonio e di adottare dei figli. La cassazione ultimamente ha respinto il ricorso di un padre che avrebbe voluto togliere alla madre la figlioletta perché questa conviveva con un'altra donna.  La Chiesa si è subito scagliata contro tale decisione facendo rilevare che è contro  natura.  E sebbene anche in un ambiente così difficile una bambina possa trovare un equilibrio emotivo, è sconsigliabile che cresca in una famiglia dove la coppia non sia la tradizionale. Bene diciamo che tralasciando ciò che dice il potere ecclesiastico, dal punto di vista religioso, direi che ci si dovrebbe soffermare su fatti concreti, e cioè se veramente la vicinanza di un'altra donna alla madre possa nella bambina causare traumi di alcun genere. Qui entra in merito la psichiatria e la psicologia. Mi sono permesso una volta di dire che un rapporto omosessuale non poteva per logica considerarsi normale. Sono stato subito bannato e strabannato da un famoso network per aver offeso e calpestato i diritti di altre persone considerandole " anormali". Non era la mia intenzione. Sicuramente, nel mondo non c'è nulla di normale è tantomeno di anormale, altrimenti non esisterebbero i vari profili caratteriali. 
Io sono partito da una logica Darwiniana. Mi sono detto; l'uomo all'inizio della specie sicuramente ha avuto bisogno della donna per congiungersi e per poter proliferare e viceversa. Lasciando stare le scelte emotive e affettive, sicuramente ci doveva essere una grande attrazione fisica per far si che si congiungessero. La natura ha fatto il suo corso, l'omosessualità è sempre esistita, quasi sempre mal tollerata come mal tollerate sono sempre state le diversità e le minoranze. Quelle persone che avevano lingua, colore della pelle, atteggiamenti diversi, strani, al di fuori della media, non sono mai piaciuti. Quante schizofreniche sono state messe al rogo durante l'inquisizione, con la scusa d'essere delle streghe  e quanta altra gente ha fatto la stessa fine in Germania durate la seconda guerra mondiale, ma anche nei gulag russi. Solo perché  troppo femminili.  Succede ancora. La lingua è più tagliente della spada. Se si vuole far fuori un nemico o anche un tipo un po' eccentrico, basta spargere la voce."quello è un gay". Vi ricordate di quel povero ragazzo che si è impiccato solo perché era stato preso per gay e denigrato continuamente per il semplice fatto di portare i pantaloni rosa? Mi ricordo che al mio paese, circa 50 anni fa, un giorno presero un povero ed innocuo vecchio, gli abbassarono i pantaloni e deridendolo gli appoggiarono un'anguria sul deretano nudo, lì in mezzo alla strada. Ma chi fece quell'atto non era tanto diverso, portava la barba lunga fin quasi al torace, aveva i denti cariati e la fronte spaziosa, se così si può dire. ma torniamo a noi. Indubbiamente l'amore è amore, il diritto di convivere e veder riconosciuta dallo Stato questa scelta è sacrosanto, come il diritto di stare con la madre. Certo per una bambina secondo il mio parere sarebbe meglio vivere in un ambiente sereno con una coppia tradizionale. Questo perché ogni ragazzo ha bisogno di due figure distinte per maturare e crescere con equilibrio. Due figure equilibrate e che si amano, non certo un uomo ed una donna che non si sopportano o hanno delle problematiche psicologiche da risolvere. ma se c'è un divorzio di mezzo da qualcuno pur deve andare un bambino. La nostra legislatura sceglie quasi sempre la figura materna, nel  caso accennato, non so se sia stata fatta la cosa più giusta. icuramente il giudice per l'affidamento dei minori avrà fatto bene il suo mestiere. Per un buon equilibrio psicologico della bambina basta che possa frequentare un adulto di sesso maschile anche se non frequentemente da cui trarre serenità e insegnamento, il padre, se adatto ma anche uno zio o meglio il nonno. Da quel che ho letto la scoperta d'aver un genitore fragile emotivamente e con problemi verso l'altro sesso può divenire un trauma. Studi americani invece hanno dimostrato che la qualità di vita e la serenità psicologica fra una bambina cresciuta in un ambiente familiare "normale" ed uno moderno, è la stessa. Per quanto riguarda la Chiesa, la stessa indica l'omosessualità come malattia nervosa. Sicuramente a quanto si dice vi è una forma fobica  che spinge l'omosessuale o la lesbica a rifuggire un partner di sesso contrario. Sicuramente non verrò bannato, questo è il mio blog, mica facebook.

sabato 12 gennaio 2013

cinque o sei stelle?





Beppe Grillo, lo chiamano il comico che si è messo in politica. Sarà, ma certamente qualcuno ha paura di questo " pagliaccio". Qualcuno che furbescamente ha depositato, in vista delle prossime elezioni politiche, un simbolo clonato, simile anzi spiaccicato al suo, un logo uguale insomma. Certo non è mancato di ingenuità politica il nostro eroe, come non sono tutt'ora smaliziati i componenti del movimento. Li conosco bene, li ho frequentati e li frequento ancora anche se raramente. Ho sempre guardato con simpatia questo movimento spinto da giovanile speranza e impetuosa  irruenza. In gioco c'è il loro futuro, in discussione quello dell'intera nazione. Un colpo basso che sembra possa mettere in difficoltà la loro presenza.  Ora mi chiedo, chi ha con un calcolo cinico e antidemocratico commesso questo misfatto,  ha tenuto conto delle possibili conseguenze? Cosa penserà la gente comune accorgendosi che il tutto è stato perpetuato ai danni di giovani speranzosi, che potrebbero essere i loro figli, da un ragazzo siciliano  della stessa età? Un giovane baldanzoso che sicuramente è solo un ingranaggio di un sistema di potere che fa pensare a chi già lo conosce? Che il tutto sia opera di uno sprovveduto è stupido pensarlo. Il dubbio è che il ragazzo sia solo la mano esecutrice di un macchiavellico ed ingegnoso piano,  mentre la mente sottile che ha elaborato nei minimi dettagli questo stratagemma, si trovi nelle stanze di potere siciliane. Non è una novità che il destino della nostra nazione sia legato a doppio filo con quella regione. Tutti coloro che conoscono la storia del nostro paese, lo sanno e ne conoscono le profonde motivazioni. E visto che di mano si parla mi chiedo: "quanti ormai hanno fatto un parallelo con  quella mano che agli inizi del novecento in America si faceva chiamare  mano bianca?"',un  nome che poi è diventato Mafia? Nessuno lo dice apertamente, ma molti lo pensano. Mafia politica o  non, ha predisposto e organizzato tutto nei minimi dettagli, modi tempi e anche luoghi.
Questo fa pensare signori. Un potere occulto sta cercando di modificare e indirizzare il risultato delle elezioni, non solo, ma contemporaneamente manda  un messaggio esplicito alla comunità: " non c'è spazio per il nuovo", non avete speranza. Sicuramente, come già scritto sui giornali, è tutto corretto sotto il profilo legale, ma quali saranno le conseguenze politiche?, staremo a vedere. Non sono sicuro che ciò possa allontanare il movimento dalla competizione elettorale, anzi, e anche se fosse, i voti del movimento a cinque stelle difficilmente si disperderebbero. C'è un filo conduttore che li unisce, un sistema di comunicare che si chiama internet o web. Ecco che i voti verrebbero indirizzati su liste e movimenti più vicini e rappresentativi, gli arancioni di De Magistris, o rivoluzione civile di Ingroia e ancora Democrazia e legalità di Elio Veltri, i più rappresentativi.  Se io fossi Grillo approfitterei della situazione aggregandomi proprio a coloro che hanno fatto loro la lotta alla corruzione e alla criminalità, veri mali del nostro paese.  Chi ci ha governato sa che senza il consenso di quella società massone   non si governa e non solo in Sicilia. L'immagine della Sicilia ancora una volta ne esce compromessa,distrutta agli occhi dell'intera comunità nazionale e mondiale. Grillo e i suoi ragazzi recupereranno i punti di percentuale che ultimamente stavano perdendo e Ingroia avrà nuovamente, probabilmente con maggior successo, un motivo in più per sollecitare un'alleanza con il movimento a cinque stelle. Insomma il partito-movimento di Grillo forse, almeno spero, diventerà meno rivoluzionario e proprio per questo più attendibile. Aspettiamo di vedere come andranno a finire le cose.

italosuris

il duello


                                                                               


Sto nuovamente muovendomi in politica. Sono un battitore libero, un tipo che non ama compromessi. Non riesco a trovare nell'attuale politica il mondo che vorrei. Indubbiamente la perfezione non esiste oppure è proprio quella che ci circonda, malattie, miseria, guerre e cattiveria. Ma anche generosità e ricchezza d'animo. Sì sappiate o signori che leggete il mio blog, che io sono un sognatore un uomo che ama le utopie e cerca di renderle realtà. Ecco è per questo che sono dopo anni e anni, tornato a camminare alla veneranda età di 62 anni, lungo la tortuosa strada che porta verso una vera democrazia, verso la vetta irraggiungibile dell'uguaglianza e della condivisione. Mi muovo mettendo la mia faccia, ma si sa nel mondo le persone non ti notano neppure,  a meno che non debbano assistere a un duello. Impressionante!, nove milioni di persone hanno assistito con il naso appiccicato alla televisione, a quello che anche i giornali hanno definito, duello western o corrida. Chi fosse il toro e chi il matador non si capisce. Io una cosa ho compreso. Che come al solito la fine del toro la faranno proprio quei nove milioni di spettatori e altri 51 milioni di italiani. Siamo alle solite, l'Italia ama sguazzare nel sangue e un nanetto arrogante sta facendo di tutto per farcela andare. Mi par di sentire la sua gente, che su twitter si sta intrallazzando a scrivere:" Berlusconi- Santoro 10 a 0. A nessuno è venuto in mente che di mezzo ci va la nazione, che una contrapposizione in questo delicato momento è dannosissima, che sparare a zero su Monti solo per acquisire voti e consensi, non giova a nessuno. Ma si sa, le persone mediocri e anche quelle intelligenti amano mettere la propria vita nelle mani di qualcuno che sia o sembri  un condottiero. Lo era Giulio Cesare certo, Napoleone, lo è stato agli occhi delle persone anche Hitler e Mussolini. Hanno fatto tutti la stessa fine. A chi non piacerebbe vedere l'Italia come ai tempi di Giulio? Sciocchi sognatori, personaggi squallidi che si identificano con un plastico  sorriso arrogante. Un duello all'ultimo sangue fra un giornalista e un imprenditore. Nemici da sempre come da sempre in Italia sono nemici i poveri e gli stolti con troppi soldi.

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