martedì 15 gennaio 2013

amore difficile


                                                                             


Tanto si parla in questi giorni delle coppie di fatto. Ogni giorno sui quotidiani sono messe in rilievo notizie allarmanti e controverse sul diritto delle coppie omosessuali di unirsi in matrimonio e di adottare dei figli. La cassazione ultimamente ha respinto il ricorso di un padre che avrebbe voluto togliere alla madre la figlioletta perché questa conviveva con un'altra donna.  La Chiesa si è subito scagliata contro tale decisione facendo rilevare che è contro  natura.  E sebbene anche in un ambiente così difficile una bambina possa trovare un equilibrio emotivo, è sconsigliabile che cresca in una famiglia dove la coppia non sia la tradizionale. Bene diciamo che tralasciando ciò che dice il potere ecclesiastico, dal punto di vista religioso, direi che ci si dovrebbe soffermare su fatti concreti, e cioè se veramente la vicinanza di un'altra donna alla madre possa nella bambina causare traumi di alcun genere. Qui entra in merito la psichiatria e la psicologia. Mi sono permesso una volta di dire che un rapporto omosessuale non poteva per logica considerarsi normale. Sono stato subito bannato e strabannato da un famoso network per aver offeso e calpestato i diritti di altre persone considerandole " anormali". Non era la mia intenzione. Sicuramente, nel mondo non c'è nulla di normale è tantomeno di anormale, altrimenti non esisterebbero i vari profili caratteriali. 
Io sono partito da una logica Darwiniana. Mi sono detto; l'uomo all'inizio della specie sicuramente ha avuto bisogno della donna per congiungersi e per poter proliferare e viceversa. Lasciando stare le scelte emotive e affettive, sicuramente ci doveva essere una grande attrazione fisica per far si che si congiungessero. La natura ha fatto il suo corso, l'omosessualità è sempre esistita, quasi sempre mal tollerata come mal tollerate sono sempre state le diversità e le minoranze. Quelle persone che avevano lingua, colore della pelle, atteggiamenti diversi, strani, al di fuori della media, non sono mai piaciuti. Quante schizofreniche sono state messe al rogo durante l'inquisizione, con la scusa d'essere delle streghe  e quanta altra gente ha fatto la stessa fine in Germania durate la seconda guerra mondiale, ma anche nei gulag russi. Solo perché  troppo femminili.  Succede ancora. La lingua è più tagliente della spada. Se si vuole far fuori un nemico o anche un tipo un po' eccentrico, basta spargere la voce."quello è un gay". Vi ricordate di quel povero ragazzo che si è impiccato solo perché era stato preso per gay e denigrato continuamente per il semplice fatto di portare i pantaloni rosa? Mi ricordo che al mio paese, circa 50 anni fa, un giorno presero un povero ed innocuo vecchio, gli abbassarono i pantaloni e deridendolo gli appoggiarono un'anguria sul deretano nudo, lì in mezzo alla strada. Ma chi fece quell'atto non era tanto diverso, portava la barba lunga fin quasi al torace, aveva i denti cariati e la fronte spaziosa, se così si può dire. ma torniamo a noi. Indubbiamente l'amore è amore, il diritto di convivere e veder riconosciuta dallo Stato questa scelta è sacrosanto, come il diritto di stare con la madre. Certo per una bambina secondo il mio parere sarebbe meglio vivere in un ambiente sereno con una coppia tradizionale. Questo perché ogni ragazzo ha bisogno di due figure distinte per maturare e crescere con equilibrio. Due figure equilibrate e che si amano, non certo un uomo ed una donna che non si sopportano o hanno delle problematiche psicologiche da risolvere. ma se c'è un divorzio di mezzo da qualcuno pur deve andare un bambino. La nostra legislatura sceglie quasi sempre la figura materna, nel  caso accennato, non so se sia stata fatta la cosa più giusta. icuramente il giudice per l'affidamento dei minori avrà fatto bene il suo mestiere. Per un buon equilibrio psicologico della bambina basta che possa frequentare un adulto di sesso maschile anche se non frequentemente da cui trarre serenità e insegnamento, il padre, se adatto ma anche uno zio o meglio il nonno. Da quel che ho letto la scoperta d'aver un genitore fragile emotivamente e con problemi verso l'altro sesso può divenire un trauma. Studi americani invece hanno dimostrato che la qualità di vita e la serenità psicologica fra una bambina cresciuta in un ambiente familiare "normale" ed uno moderno, è la stessa. Per quanto riguarda la Chiesa, la stessa indica l'omosessualità come malattia nervosa. Sicuramente a quanto si dice vi è una forma fobica  che spinge l'omosessuale o la lesbica a rifuggire un partner di sesso contrario. Sicuramente non verrò bannato, questo è il mio blog, mica facebook.

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