Ho letto poc'anzi un mio vecchio post di cui avevo completamente perso la memoria. Rileggendolo lo trovo interessante. Dateci un'occhiata è del maggio del 2007 e si intitola: " vibro ergo sum" Vi dico subito a scanso di equivoci che a quel tempo il mio modo di scrivere era leggermente diverso, molto più prolisso, quindi a qualcuno può dare anche fastidio. Ma rileggendolo ora dopo quasi sei anni, mancano infatti pochi giorni, mi rendo conto come il mio pensiero di allora sia coerente con la realtà. Paragonavo il piacere sessuale a quello che si ha quando si crede di avere ragione di essere il migliore , il più bravo, la felicità ed il senso d'impotenza creano quelle endorfine che minano la stabilità psicologica ed emotiva e che è causa di tanti disastri non per ultimi quelli che stiamo affrontando in questo periodo economicamente disastroso. Leggetelo perché si dice che ognuno sessualmente gode perché pensa di fare all'amore con sé stesso, una teoria che mi trova concorde. Guardate le donne mentre danno piacere, godono con il pensiero guardando l'uomo negli occhi. Ecco il senso: lui è felice ed è merito mio perché sono brava e quindi sono felice. Ciò è vero anche nella politica, il potente gioisce del risultato che ha ottenuto ottiene l'orgasmo guardando le folle che lo acclamano e di questo compiacendosi. Ma ovviamente non tutti sono così, vi è il più compassato, quello emotivamente più equilibrato. Prendiamo in considerazione due figure della politica attuale, Berlusconi e Monti. Ecco due esempi eclatanti di comportamenti diversi e di profili caratteriali all'apparenza contrapposti. Secondo voi chi gioisce di più davanti alle folle? Il contrattista sfrenato o l'uomo tecnocrate dall'aplomb britannico?. Qui lascio a voi la scelta in base alle vostre analisi personali, io da parte mia so chi è l'uomo dalla mano lesta.
Capire, soprassedere, perdonare; questi sono gli elementi e le condizioni minime per rapportarsi con le persone e trarne anche un vantaggio. Quello di potersi sedere con tranquillità in poltrona per discutere di tutto, un pò
domenica 3 febbraio 2013
venerdì 1 febbraio 2013
spariamo alla colomba
Si fanno più guerre fra religioni che fra nazioni. Questa è ormai una realtà. La religione è divenuta l'apripista per occupazioni territoriali ed economiche e, attraverso ideologie religiose e spirituali, si impone un sistema e un controllo su fasce di popolazioni in cerca di pace e spiritualità ma sopratutto di sicurezza psicologica e materiale. In definitiva sono queste le motivazioni che spingono la gente umile e più povera del pianeta a scegliere l'una o l'altra religione. Come al solito è sempre la paura il meccanismo emozionale che caratterizza, come in politica, un sistema di conversione. La paura o l'incontrario della stessa, la promessa di paradisi reali o immaginari. Non sono un ateo anzi credo in qualcosa o in qualcuno. Mettetela come volete, ma ultimamente leggendo un libro di un gesuita specializzato in psicologia, mi sono reso conto che le divisioni fra gli uomini esistono perché volute e servono per proprio interesse personale quasi sempre frutto di orgoglio e di immagine. Ortodossi, Evangelisti, Valdesi Cattolici, Buddisti Calvinisti Mormoni, islamici. Chi più ne ha più ne metta. Vi è in corso una guerra pacifica e alle volte cruenta di ideologie diverse. Lo stesso Gesù che vediamo in Chiesa sulla croce, diventa un idolo alla pari di Budda o della dea Kalì se non mettiamo in atto ciò che ha insegnato . Come per il corano di Maometto per i musulmani, dovremmo seguire alla lettera le parole di nostro Signore. Facciamo attenzione signori, sto parlando di seguire le parole di Cristo non certo passivamente, dovremmo invece farle nostre, cercando in noi stessi la santità e indirizzando il nostro cammino verso la meditazione e santificazione. Ecco che se così fosse sparirebbero le etichette e le divisioni, la pace entrerebbe nei nostri animi impedendoci di dar ascolto ai nostri abbietti egoismi. Non è la prima volta che Cattolici ed Ortodossi usano violenza fra di loro. Anche i cattolici si sono per fede ideologica macchiati di gravi crimini durante il periodo dell'inquisizione. Tutti sanno fra l'altro che i gesuiti nel periodo dell'occupazione spagnola delle americhe, sono stati utilizzati come pretesto per massacri di massa. La nudità , i costumi e le usanze sessuali di quei popoli, erano considerate scandalose per la Gerarchia Ecclesiastica di quei tempi. La ribellione a nuove ingiuste imposizioni è stata il pretesto da parte dei conquistadores, per dar inizio ad una vera e propria epurazione di un popolo. Allora chiediamoci, "la Carità può essere considerata disinteressata?" la risposta è no almeno dal mio punto di vista, in una logica di contrapposizione ideologica. Mi sono chiesto tutto ciò quando, desideroso di aiutare dei bambini bisognosi di un orfanotrofio cattolico, ho chiesto ad una chiesa evangelista se poteva aiutarmi. " Gli ortodossi", mi è stato risposto sono nella zona e possono gestire meglio la situazione, mi scriva una mail e la metterò in contatto con il reverendo responsabile, la aiuterà". Ma non era proprio ciò che desideravo. pensavo che potessero dare a me un contributo o solo un appoggio. Ma si sa sono stato ingenuo come sempre, ho pensato al problema concreto e non alle conseguenze. Perché se l'analisi di cui sopra dovesse rivelarsi esatta, e la chiesa stessa come sappiamo si suddivide in ordini e sottordini, figuriamoci come la mettiamo con il proselitismo. A questo punto sono dubbioso ed indeciso, mi dispiacerebbe molto infatti far scatenare per una giusta causa un'ingiusta guerra fra tuniche nere, nei paesi balcanici.
italo suris
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