mercoledì 21 novembre 2007

La sacra Sindona

21 novembre 2007



In una pubblicità di una banca italiana, di cui ovviamente non faccio il nome, si vede un prete con in mano una vecchia immagine di quando era un Hippy. La didascalia sotto l’immagine dice: In trent’anni ho cambiato tutti i valori nella mia vita, ma non la mia banca perché i suoi valori in fondo sono anche i miei”

A questo punto non riesco a capire se pensa ancora d’avere un deposito nel vecchio Banco Ambrosiano o se invece non è mai venuto a conoscenza della sua esistenza, e di quella di Sindona e di Marcinkus.


L'ascesa di Roberto Calvi [modifica]
Entrato come semplice impiegato alla fine degli anni '50 del Novecento, Roberto Calvi emerge nel settore degli affari esteri della banca, facendosi notare per gli importanti risultati raggiunti. A seguito delle dimissioni dell'allora presidente in carica Canesi nel 1971, Calvi viene nominato amministratore delegato (figura creata ad hoc). Di qui in poi assumerà tecnicamente (prima) e formalmente (poi) il controllo della banca, diventando presidente della suddetta nel 1975. Nel corso della sua presidenza Calvi crea un impero, costruendo decine di società finanziarie in paradisi fiscali ed entrando in un pericoloso gioco di finanziamenti internazionali a realtà politiche ed economiche al limite della legalità. Durante la conduzione di Calvi si intrecciano le vicende della mafia, della Loggia P2, delitti e truffe finanziarie, fino alla morte dello stesso Calvi, avvenuta in circostanze misteriose il 17 giugno 1982.Già nel 1978 il capo della Vigilanza della Banca d'Italia Giulio Padalino aveva eseguito un'ispezione sui conti della banca, facendo luce sulla "parte occulta" della contabilità: secondo Padalino dietro alle varie società estere che acquistavano cospicui pacchetti di azioni Ambrosiano c'erano lo stesso gruppo di Calvi e lo IOR, l'Istituto del Vaticano guidato allora da Paul Marcinkus


Italo Surìs

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