giovedì 15 novembre 2007

attendete un secondo

15 novembre 2007

Sappiamo bene come la cucina sia un’arte. Un’arte che si fa necessità se considerata espressamente sistema per vincere la fame e per sostenersi energeticamente, mentre è cultura se dovessimo andare alla ricerca delle tradizioni e della storia dei popoli e del loro modo di coltivare la terra e di cibarsi. A me piace molto cucinare, la considero una forma d’espressione artistica personale , un modo per esprimersi ed esprimere la propria cultura, la creatività, ma anche l’affetto ed il rispetto verso gli altri.



Parrà strano che parli e pronunci queste parole in un periodo cupo per l’umanità, ma il mio vissuto mi ha fatto apprezzare i sentimenti di condivisione e di tolleranza e perché no di affetto reciproco. Nulla è peggio per una persona che venire esclusi e forse il cibo e l’arte , come tutte le nostre quotidiane operazioni, servono alla fine per farci accettare e quindi amare. Poi se la stima non dovesse esserci, questo è un altro problema è un problema di chi non sa dare non certo di colui che dovrebbe ricevere. Fatta questa premessa molto importante perché ai discorsi sul cibo si può anche abbinare un ragionamento positivo da condividere, ritorniamo al discorso principe di questo mio blog: la cucina pratica, quella di ogni giorno, che si può fare con il minimo di elementi e se possibile, poco costosi. Perché arte a parte, mancano i bes.



I contorni già costosi di sé per sé, in genere sono trascurati e ripetitivi. E’ una scommessa che vorrei vincere con l’aiuto di tutti voi, quella di trovare giorno per giorno qualcosa che soddisfi il palato variando la qualità del prodotto, ma badando di coniugare prezzo e qualità. Si badi bene ho detto qualità, non quantità. Da oggi quindi incominceremo a inserire anche qualche contorno, verdure, insalate, o piatti unici.

Italo Surìs

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