venerdì 23 novembre 2007

parliamo di elettricità I^



22 novembre 2007

Parliamo di elettricitàIII^


posa di una scatola da incasso

Scrivo la data in rosso, perchè per me il rosso è sempre stato un colore abbinato al pericolo. Ma non nel caso dell'elettricità, dove è il nero che dovrebbe portare la fase, mentre il giallo e verde rappresenta il filo di terra ed il blu, il ritorno. Come un bambino ho fatto un disegnino, seduto compostamente al banco, mentre la maestra spiegava come incassare una scatola elettrica. A dir la verità non è proprio così, il disegno l'ho fatto perchè non ho nessuna intenzione di eseguire ulteriori buchi nel muro, all’ unico scopo di fotografare o filmare con la videocamera digitale Sony ,le varie fasi procedurali di un lavoro richiesto da un lettore del blog. Con un pò di pazienza e tirando molto gli occhi, vedrete che riuscirete a venirne fuori. Nel caso non riusciste a leggere le note in calce, cliccate sul disegno per ingrandirlo.Ciò che scrivo non l'ho letto sul libro di seguito Delmar's Standard Textbook of Electricity , ma l'ho imparato anche a mie spese. Ma ora veniamo al dunque.

Per iniziare, bisogna innanzitutto fornirsi di una scatola da incasso di buona qualità. Nel disegno è stata colorata i blu, in giallo la potrete vedere nella foto inclusa. Queste scatole hanno dei fori predisposti su ogni lato e anche sul fondo. Servono per il passaggio dei tubi corrugati che conducono i fili elettrici. Le stesse servono sia come scatole di derivazione, sia per inserirvi interruttori o prese di qualsiasi forma e utilizzo, anche i frutti per i collegamenti telefonici di ultima generazione.

Rivediamo il disegno. Come si vede è indispensabile eseguire nel muro, dopo aver collocato in fresature predisposte nella parete, i tubi con un foro proporzionale al numero e al diametro dei di fili che dovranno essere contenuti in essi. Se le cannette dovessero essere poste orizzontalmente, sarebbe meglio valutare la possibilità di farle scorrere nei fori delle foratine in cotto che il più delle volte servono da intercapedine. In questo caso si romperà esclusivamente il punto in cui le foratine sono collegate fra loro tramite malta, continuando così con il passaggio nella successiva. In genere la larghezza delle stesse sono di circa 40-45 cm, per cui è facile risalire al punto di congiunzione successivo, una volta trovato il primo.

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