venerdì 28 settembre 2007

Veneto: Fegato alla veneziana



29 settembre 2007

Chi non conosce il fegato alla veneziana, alzi la mano!; vedo che siete in pochi, meno male, un piatto così famoso da gustare con una buona polentina calda, non si può che non conoscere. In ogni modo abbiamo a che fare con amici d'oltralpe e di tutto il globo . Purtroppo non so se riusciranno a leggere ciò che scrivo è una grossa pecca quella di non saper scrivere in Inglese.


Ma davanti alle fotografie e con un buon traslator, si può far di tutto. Sappiate che a casa mia il fegato si è sempre mangiato ora quasi mai. Lo faceva mia madre, si usava fare in meridione mentre negli anni cinquanta, nel primo dopoguerra qui non veniva utilizzato e lo si regalava. Poi si sono fatti più furbi, ora troppo furbi e domani chissa! anche ladri.


Così va la vita e si sa il danaro non basta mai agli ingordi. Io per non essere di meno ora mi faccio un bel piatto di fegato alla veneziana con una delle tante ricette. La foto che vedete l'ho trovata in un vecchio foglio di giornale , una ricetta conservata nel quaderno di casa, un modo per ricordarmi come si fa anche se non è certo possibile dimenticarlo. Meno chiacchere e più fatti.


Fegato alla veneziana:


Ingredienti per 4 persone:

650 gr. di fegato freschissimo di vitello

500 gr di cipolle bianche

50 gr di burro

prezzemolo tritato

250 gr olio di oliva extravergine

aceto 1/2 bicchiere


Preparazione.

Tagliate a fettine finissime le cipolle, dopo averle sbucciate, poi lavate e tritate il prezzemolo, tagliate a listarelle il fegato e intanto fate scaldare l'olio ed il burro in un tegame. Versatevi le cipolle a rosolare, bagnandole nel caso con un cucchiaio d'acqua per renderle più digeribili, aggiungete il fegato che farete cucinare per qualche minuto, affinchè non indurisca, versate poi l'aceto di vino bianco ( si può fare a meno) e a fine cottura il prezzemolo sminuzzato.


Servite su piatti caldi accompagnando i piatti con una polentina morbida gialla, fatta versando apioggia 350 gr. di farina di mais in acqua salata bollente e girando sovente finchè non risulti cotta al punto voluto. Si può accompagnare con un buon cabernet Franc.


Buon appetito



Italo Surìs








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