domenica 9 settembre 2007

Butta la chiave...!!!



08 settembre 2007


Come tutti i bloggers di questa terra che non siano specializzati in argomenti specifici, traggo gli spunti dall'argomento della giornata o degli ultimi tempi, sia che parli di politica, di cronaca o attualità. Non scrivo della morte del grande Pavarotti poichè, già molto se ne parla in tutti i media del mondo. Per la sua scomparsa ha avuto il cordoglio e il saluto dei potenti di tutto il mondo e da una massa enorme di cittadini. Un grande uomo, un personaggio venuto dal nulla e formatosi con grandi sacrifici personali e doti quasi soprannaturali. Non potrei mai parlare di lui, per ignoranza ed incompetenza. Di argomenti più banali e leggeri, questo sì.


Due e più sono le cose che mi hanno colpito negli ultimi tempi, una massiccia e sfacciata introduzione dei rappresentanti dell'industria in politica, con dichiarazioni che sembrano in contrasto fra loro, ma che in realtà fanno parte di un unico puzzle, un piano prestabilito. Sembrano cose accordate a priori ed eventualmente corrette, dopo aver analizzato la reazione del pubblico. Nella fattispecie mi riferisco alla dichiarazione, in successione di tempi, di Massimo Calearo, presidente di Federmeccanica e degli industriali di Vicenza, il quale non più di una decina di giorni fa, ha applaudito, appoggiando verbalmente la minaccia di Bossi per l'attuazione di uno sciopero fiscale. Un'affermazione subito ritirata e che dimostra quanto possa valere la sua attendibilità di imprenditore politicizzato e di sindacalista di parte. Poi è venuta quella, dopo altre poco felici, di Cordero di Montezemolo, di espellere dalla confindustria gli imprenditori che pagano il pizzo, senza proporre un piano costruttivo, per rendere tale proposta realizzabile correttamente. Ora altre due novità. Torna a parlare il vicentino dalla tuta blu, che afferma due cose, anzi tre. Primo, la necessità di espellere chi si fa pagare le tangenti, (e si sa chi), asserendo fra l'altro come per sua fortuna, non conosca nemmeno cosa voglia dire la parola stessa. Altrimenti, nella sua veste di presidente degli industriali di Vicenza, se per caso fosse venuto a conoscenza di un avvenimento del genere, suo compito sarebbe stato quello di denunciarne prontamente il fatto.


Vicenza è, guarda caso, il paese dove si son fatte le più grandi opere, attraverso appalti pubblici, per la realizzazione di megastrutture Nato. Non a caso ultimamente in paese è nata una rivolta in risposta alla presentazione di un nuovo progetto per la realizzazione di una nuova pista e di nuove strutture militari. Guardando la sua foto, mi sembra che più passi il tempo, e più gli cresca il naso, proprio come a pinocchio. Sì abbiamo ritrovato il nostro caro burattino della nostra infanzia nelle vesti di un industrialotto veneto. Anche perchè lui di tangenti non ne ha mai pagate, visto che la sua ditta lavora per lo più per l'estero. Ma successivamente ammette che il problema non è più italiano ma che coinvolge gran parte del mercato globale, una palese contraddizione mi sembra.


Certo che ne sa di cose costui! La sua proposta è di creare i presupposti per denunciare gli amministratori o i politici corrotti, senza che il singolo possa rimetterci. Mi chiedo: e non potevano farlo le associazioni stesse? E' una grande trovata quella di chiedere ai politici di fare una legge per farsi denunciare. Come grande è la trovata di inserirsi politicamente da industriale, per non pagare le tangenti a terzi, ma per prendersele direttamente dal committente, sotto forma di normale consulenza o fornitura.


Senza contare che la corruzione in Italia, è un fenomeno così esteso e grave, per il semplice motivo che la convenienza è più degli imprenditori che altro ,visto che a turno, possono usufruire dei ritorni e della sicurezza, che questo tipo di dottrina crea per i nostri capitani d'industria, nel mercato nazionale. Io dò una cosa a te tu ne dai tre a me." E poi, chi ha sostenuto fin'ora "economicamente" i politici durante la campagna elettorale?.


I petrolieri in America e i mendicanti in Italia, vero?. Certo che di faccia tosta ne ha, questo signore. Quasi quasi assomiglia a Gentilini, non so se per la configurazione del viso o per il colore della cravatta!. Il vero problema è che in Italia non c'è più nulla da spolpare, la gente ce li ha gonfi e non duro come ama dire Bossi, e il mercato estero è sicuramente meno intaccato dal fenomeno della corruzione. E' quindi più concorrenziale ed agressivo. Gli imprenditori esteri esigono di venire a lavorare in Italia, come le nostre ditte desiderano entrare nei mercati esteri o almeno Europei!.


Per far ciò, necessita che si eliminino tutti gli ostacoli che impediscono lo sviluppo di un libero mercato. Sollevando la nazione da tutte le storture che non permettono una libera e leale concorrenza, che sono: Le associazioni non profit e le cooperative, i sindacati, le attività sommerse, quelle che evadono le tasse, coloro che non regolarizzano le assunzioni delle maestranze, le associazioni criminali organizzate, i lavavetri???, i venditori ambulanti???, i falsari, i fannulloni, gli statali, i politici corrotti, i corruttori, coloro che pagano il pizzo, chi lo riceve, chi si fa pagare in nero, chi lo sa e non lo denuncia, i doppi lavoratoristi, i pensionati con un lavoro in nero, i superflui, i forestali, i sovrannumero nella sanità, i clandestini, gli imprenditori incapaci e i manager con i portaborse, le società di comodo, quelle inutili, la burocrazia, le leggi in sovrannumero, i magistrati anziani, quelli giovani e impreparati, etc.etc.


Poi bisognerebbe ridurre Il numero di comissioni politico parlamentari, il numero di incarichi per gli amministratori pubblici, gli insegnanti, gli alunni, i costi di gestione, le tasse, il carico di evasione fiscale etc. Si dovrebbero anche inventare nuove opportunità di lavoro che potrebbero essere: Il gioco d'azzardo legalizzato, e quindi le scommesse, la vendita di sostanze stupefacenti nelle farmacie e nei web-store, la clonazione di organi, la vendita degli stessi, gli esperimenti sull'essere umano, la creazione di prodotti geneticamente modificati, il prelievo ed il controllo dei beni comuni, la privatizzazione dei beni culturali e storici nazionali, delle università, degli ospedali e delle case per anziani, quelle delle strutture di ricerca, l'aumento degli armamenti, anche nucleari, il numero dei militari da affiancare alle forze dell'ordine......


Ah dimenticavo!, la gestione della prostituzione, consegnandola ufficialmente in mano a chi già ce l'ha. Ecco fatto! A questo punto mancherebbe solo la costruzione In Italia di nuove e capienti carceri, in cui uno chiuderebbe l'altro in genere chi lo precede, fino all'ultimo elemento. Che poi non sarebbe altri che l'on. Mastella, il guardasigilli Ministro della giustizia. Il quale ovviamente entrerebbe anche lui dietro le sbarre, anche se per ultimo, gettando poi le chiavi a mare!. Ma dico io, non sarebbe meglio chiedere ai Cinesi, visto che i loro prodotti costano così poco, di costruire un'altissima inferriata lungo il perimetro dei confini italiani?


Alla fine oltre il costo minimo del manufatto, dovremmo pagare solo una piccolissima tangente. Ma facendo i conti sicuramente ci converrebbe!, non saremmo costretti ad edificare quel gran numero di orribili penitenziari da trasformare poi in alberghi di lusso per gli amici di Caselli, l'ex guardasigilli della lega. Per finire, visto che tutti ultimamente danno consigli, da Amato al Cardinal Tonini, da Mastella a Di Pietro, da Montezemolo a Prodi, e poi lo stesso Calearo e la Moratti; Berlusconi, no!, quello per natura non parla mai, proprio come Bossi o Gentilini e Casini, vorrei se permettete dare anch'io un umile consiglio. Prima di ritrovarci tutti dietro le sbarre, guardati a vista dai Marocchini dagli Albanesi o dai Rumeni, non sarebbe meglio proteggere i civili, la gente normale , i cittadini, proprio come si faceva una volta, permettendo loro di denunciare i datori di lavoro che evadono o sono nell'illegalità, gli amministratori corrotti, i criminali che ben conoscono; proteggendoli con l'anonimato e inserendoli eventualmente in apparati statali e dando loro, come premio, un lavoro ben remunerato? In fondo lo si fa con i criminali che si pentono e si dissociano, non vedo perchè non si debba farlo con la gente onesta. Mi sorge un dubbio, forse che diverremmo tutti statali??


Italo Surìs



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