lunedì 24 settembre 2007

il controllore sarà controllato!

Stazione di autobus a Varsavia foto da Wikipedia

24 settembre 2007



Ieri ne ho fatte una delle mie! Come sapete sono in rotta con l'organizzazione dei trasporti pubblici Regionale. Sono stufo di pagare multe per un nonnulla, per un regolamento che non conosco e che non è stato consegnato all'atto del conseguimento dell'abbonamento mensile. Pago per essermi dimenticato di timbrare un biglietto, mentre probabilmente un impiegato che si è dimenticato d'inserire una corsa , lasciando a piedi decine e decine di persone, se la ride sotto i baffi. Pensate che contraddizione. E' una vera stronzata!! In ogni modo il regolamento, di sicuro lo chiederò, per ora mi permetto di reagire come ogni cittadino dovrebbe fare con i propri subalterni come dice il Beppe Grillo, io preferisco dire: come ogni cliente che ha dei diritti sacrosanti da far rispettare.


Sabato mattina è salito il controllore, si è avvicinato per chiedermi l'abbonamento ed io non mi son mosso di un millimetro. Ha indicato con un dito, una targhetta puntata sulla giacca della divisa, come per dire:" sono uno dell'ATAP". L'ho guardato fisso negli occhi ed ho chiesto: " "sarebbe così gentile da mostrarmi il suo tesserino?". Non l'avessi mai fatto, nero in volto, ha estratto il tesserino identificativo dalla tasca della giacca e, imbarazzato davanti a molte persone, me lo ha mostrato. Ho raddrizzato lo stesso per controllare se la fotografia applicata corrispondesse alle reali fattezze dell'uomo, poi ho mostrato il mio abbonamento.


Sapete forse avrei potuto anche conoscerlo, dopo tanti anni, come anche loro dovrebbero conoscere me, ma non trovo poi disdicevole viaggiare con il tesserino agganciato alla divisa. Sarebbe un modo corretto e legale, se non obbligatorio, di permettere alla gente di sapere con chi ha a che fare. Una divisa ed una targhetta, in fondo non vogliono dir nulla. Il servizio di autobus è o era pubblico ed il pubblico che paga per il servizio, ha il diritto sacrosanto che un loro dipendente si comporti in modo professionale ed il servizio debba essere ineccepibile, sopratutto per quel che riguarda gli orari. Giusto!, allora pagare se in torto, ma sacrosanto farsi corrispondere, richiedendo anche davanti al giudice di pace l'indennizzo per un servizio inefficente.


Vi assicuro che alcune pecche ci sono nel servizio sopracitato e mi farò avanti per chiedere ogniqualvolta i miei diritti. Questa è equità, è un dovere a cui le amministrazioni pubbliche non posssono sottrarsi, nolenti o dolenti. Almeno per quel che mi riguarda. Farò valere ogni mio diritto e mi farò pagare d'ora in poi i disservizi e i danni morali con essi subiti. Qualche ragazzina ha sgranato gli occhi e sorriso sorpresa, allorchè un controllato ha chiesto i documenti ad un controllore. Ma queste sono le regole che nessuno ha mai rispettato e fatto rispettare. Un cambiamento radicale del sistema inizia cambiando le piccole cose.


Forse non sanno come va la vita e come i dipendenti, sopratutto se pubblici, dovrebbero comportarsi con i clienti. Non so se il servizio di trasporto sia in parte privato, certo io personalmente non ho dato il permesso ad alcuna fusione e con me, forse nemmeno milioni di concittadini. Sarebbe proprio curioso, se così fosse, sapere come è successo, riesumando gli incartamenti per verificare chi ne è il socio e come è riuscito ad ottenerne le quote; ma questo è un problema che per ora non mi riguarda...forse un domani chissà!!


ItaloSurìs

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