mercoledì 12 settembre 2007

Perla, luce per i miei occhi

12 settembre 2007


Da parecchio tempo non inserivo nel blog un disegno dei miei. Devo ancora finire di immettere la serie degli occhiali, prima di iniziare le proposte d'arredo, che sono molteplici. Quindi aggiungiamo gli ultimi disegni. Propongo di farvi partecipi di questo studio di occhiali, che nulla ha più a che vedere con la serie delle città. Se ricordate,......... Venezia, New York, Roma etc.


Ho chiamato questo prototipo, conchiglia. Quando l'ho immaginato, ho pensato ad un'ostrica, forse brutta da vedersi esteriormente, ma al cui interno preserva uno dei gioielli che il mondo ama di più, una candida e perfetta perlacea sfera, luminiscente e dai riflessi indecifrabili, fra il celeste e il rosa. Ho voluto donare alle donne, qualcosa che fosse non un oggetto o strumento banale per migliorare la vista difettosa, quanto un modello, grazioso, leggero ed innovativo le cui lenti di cristallo, quasi invisibili venivano abbracciate da lamine di metallo prezioso, che ricorda appunto la valva di questo mitile famoso.


L'ostrica è diventata nei tempi un simbolo di dono d'amore, afrodisiaca ed elegante, servita perlopiù adagiata in un letto di cubetti di ghiaccio e accompagnata da un calice di ottimo champagne " Don Perignon" altrettanto fresco ed invitante. Ricordi di Parigi, lontani nel tempo ma vicini nel pensiero di un insistente e galante sognatore un pò retrò, quale io sono. Alla fine ciò che congiunge la lente alla stanghetta, è una vera perla, mentre le lenti sono sostenute da una invisibile di montatura, un filo superiore di titanio. Come al solito un precursore dei tempi, visto che il design è datato Febbraio 1996.


Il disegno è completato da tutte le prospettive e dalle sezioni necessarie, per poterne capire la definitiva forma e considerarne appieno l'originalità.


Vi saluto, e queste sono per voi!!!




Italo Surìs

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