domenica 2 settembre 2007

Una grande fameia



01 settembre 2007

Non posso ovviamente parlare sempre di cucina o cavolate varie in questo blog. Qualche volta è necessario che faccia la persona seria e, assumendomi un pò di responsabilità, dica la mia senza ipocrisie. Se devo dire la verità, forse questo è stato uno dei miei più grandi difetti, che in linea di massima mi hanno sempre nuociuto. E sopra tutto nell'ambito lavorativo, dove non sono mai riuscito ad approvare dei compromessi, seppur accettabili. E' facile parlare di mafia in Italia. Ora poi che la parola può essere pronunciata facilmente in tedesco e anche in Spagnoloe Rumeno.
Anni fa, quando Calvi fu suicidato a Londra lungo il tamigi, gli inglesi furono gli unici che esclusero che nel delitto, ci fosse lo zampino della "mano nera" Inglese. Si sa ammettere di avere in casa un inquilino scomodo è difficile, non lo si accetta con facilità nel paese della regina Elisabetta. E nemmeno noi lo facciamo. Fino a non molto tempo fa, lo stesso Governo e i nostri politici, asserivano che la mafia non esistesse e consideravano il problema meno grave di quello dei lavavetri o degli accattoni dei giorni nostri. Anzi a dir la verità, gli uomini d'onore, tenevano e tengono ancor oggi lontano dal loro territorio d'influenza, i piccoli criminali, che se recalcitranti servono per far da armatura ad una gettata di cemento.
E tutto ciò per proteggere la gente comune dai sopprusi ed i commercianti dai furtarelli. Penso che gran parte dei viadotti italiani, siano sorretti da piloni formati da scheletri di picciotti quaquaraqua, o da piccoli drogati di periferia che non hanno pagato la merce datagli in consegna. Ma anche da guaglioni, che hanno avuto la sfrontatezza di corteggiare la donna del capobastone. E questo alle donne fa anche piacere, si rinforza la loro vanità e l'autostima. Ecco perchè durante i terremoti le nostre strutture cedono!. Questa gente avrebbe dovuto assumere, prima di farsi inglobare nella malta, una cura di calcio e di vitamine. Ci avrebbero evitato un sacco di guai. Vi ricordate Petrosino? Anche lui scoprì in una botola celata sotto un bancone di un bar frequentato dagli operai del porto di Brooklin, gli scheletri murati di immigrati siciliani.
Furono uccisi per ritirare l'assicurazione fatta dal sindacato sulla loro vita. Eppure in America, prima di pagare, le assicurazioni ti contano i peli del buco, non dico quale, ma i peli, sempre tanti sognoo! Ora fra bunker, ostelli in campagna, grotte naturali e capanne in aspromonte, l'Italia si prepara a ricevere i turisti del terzo milennio. Assessore al turismo o coordinatore degli eventi io farei il nostro Corona, che non ha avuto, purtroppo per lui, la spigliatezza di contattare e fotografare, prima che andassero al 41Bis, le star della più potente organizzazione malavitosa.
O è arrivato tardi o si è cacato sotto! Certo che ha perso una grande occasione, altro che delitto di Garlasco! Peccato, sarebbe diventato ricco e famoso molto tempo fa, anche se come statua di cemento, non avrebbe potuto più fare sfilate di moda. Però ora che ci penso, il nostro caro Montezemolo si è dimanticato di avere nel gruppo di famiglia infrastrutture e ditte edili di grande nome e consistenza. Associate e consociate con l'Impregiglio, ditta che se non erro, avrebbe dovuto costruire il ponte di Sicilia su terreno Calabrese e siciliano.
Ma non da adesso, sono decine di anni se non lustri su lustri che le sue ditte e altre in subbapalto, lavorono per il gruppo Fiat, in tutto il mondo e pure in Sicilia. Ma a quanto pare, non ha mai avuto problemi con alcuno dei personaggi , usciti alla ribalta dopo l'uccisione di Salvo Lima. Fu un segnale per l'eterno senatore, qualcuno dice. Certo che di chiacchere se ne fanno parecchie. Bisogna pur dire che le ditte sospettate di mafia, sono come quelle normali, lavorano come gli altri, se non meglio, e i prezzi sono più competitivi sicuramente. E'dovuto probabilmente al rapporto fra un giro di strutture e fornitori che si scambiano favori e regali vicendevolmente, come d'altronde si fa un pò dappertutto.
Cos'è che li differenzia?Solo il controllo armato, più o meno vasto, della zona d'influenza. E questa si amplia con l'aumentare degli introiti. Incassi che senza sapere, qualche dittuncola che attraverso strani giri ha operato per il gruppo di Montezemolo, può aver fatto aumentare. Ormai non esiste più differenza fra le singole strutture criminali. Di soldi ne hanno tutti e devono essere continuamente investiti. Costoro , come tutti gli imprenditori che hanno il fiuto per gli affari, riescono ad accordarsifacilmente, se la torta da spartirsi è abbastanza consistente. E in Italia di grosse opere che devono essere spartite, non c'è che l'imbarazzo della scelta.
Dal ponte di Messina al Mose, dal raccordo di Mestre, alla TAV. Il recente ritorno dei superstiti di una famiglia Corleonese, quasi decimata, ben venti anni fa in Sicilia e fuggita in America in cerca di protezione, ha allarmato i responsabili dell'antimafia. Si parla di accordi per investire oltreoceano, solo?. Ma segnali inquietanti arrivano a parer mio, anche dagli innumerevoli incendi di questa estate, dallo scambio delle fedi nunziali fra due alti esponenti della mafia in carcere, e dalla apparente pace fatta fra Provenzano e Riina. Segnali inquetanti, non c'è che dire!.
Tralasciamo l'orribile delitto di Duisburg, che potrebbe avere motivazioni diverse, o forse solo apparentemente diverse. Non credo infatti che una faida fra famiglie, sia solo imputabile alla regola mediovale dell'occhio per occhio, dente per dente, quanto sul potere che la famiglia se vincente, otterrebbe su gran parte del territorio interessato ai grandi appalti. E non solo Calabresi. Il ponte si fa perchè lo vuole la Mafia, non si fa se la 'ndrangheta lo impedisce. Non ho mai visto fin'ora un ponte sospeso su un unico pilastro!. Allora fra i due, chi è il terzo incomodo? Semplice; il gruppo che ha già preso l'appalto, anzi quello che lo ha preso con un contratto a licitazione privata. Ma come si chiama questa ditta, il cui metodo di acquisizione dei lavori, è stato contestato dal nostro caro Di Pietro??
Se devo dire la verità me lo ricordo, ma voglio farlo ricordare pure a voi!. Riepilogando; la Mafia ha dichiarato guerra allo Stato. La Germania ed il resto dell'Europa , mi sarei aspettato che avessero chiesto all'Italia, prima di farla entrare nella UE, che si sbarazzasse della grande criminalità organizzata. Nessuno infatti ospita a casa propria o si imparenta, con il figlio di uno spacciatore di droga, con il rischio di trovarsi la figlia fatta. A meno che, non sia anche lui un uomo di mala. La superpotenza imprenditoriale che è la terza colonna , se non la prima, del presente Governo, deve pagare le tasse, ma ora che il Governo le vuole ridurre assieme ai costi, lo può fare con un solo esattore e non di più.
Ma diciamocela tutta, chi è in Sicilia la ditta appaltatrice e quella in subbapalto?A Gioa Tauro i Cinesi verranno solo se lo stato Italiano riuscirà a liberarlo dalle interferenze mafiose. Quante auto dovranno partire per la Cina dalo scalo più grande del mondo? Conviene rompere con il passato, far pulizia delle ditte in odore di mafia o sospettate tali e chiamare a raccolta gli imprenditori di buona volontà. Un pò come ha fatto Prodi con la Chiesa, per far pagare le tasse agli evasori, mi chiedo adesso a chi si rivolgerà per farle oagare a loro. Ho osservato che spesso alza gli occi al cielo ultimamente!. Il sistema ne ha tutto da guadagnare. I soldi per il ponte ormai, fra leggi, leggine e furbate, almeno per iniziarlo ci sono. Poi con gli introiti del pedaggio, le banche e le stese associazioni pensionistiche, potranno trarre un sospiro di sollievo, guadagnando interessi stratosferici. Ecco perchè tutti lo vogliono, fuorchè il dipendente.
E chi sa invece che, all'incontrario di ciò che dice il nostro caro Grillo, per qualche anno spariranno oltre che i taccheggiatori, anche gli estorsori. Io penso di si. Perchè signori: il ponte sa da fare, anche perchè rappresenta l'ultimo affare che le grandi famiglie faranno in Italia, senza giacca e cravatta. Ma al di là di ciò, se dovesse essere anche vero che il Montezemolo, volesse dare una mano al presente Governo per puro dovere patriottico, a sbarazzarsi della vera piaga nazionale, che rappresenta Cosa nostra, tanto di cappello. Anche se fin'ora, poteva annoverarsi fra quelli che dicono:" occhi che non vedono, cuore che non sente".
Le carte si sa, si fanno scrivere e quando sono in ordine, ognuno è in pace con la propria coscienza anche se i costi orari della manodopera, dovessero essere equivalenti al prezzo di un hot dog. In fondo l'out out della comunità Europea ci deve pur essere stato, e questo lo dobbiamo un pò anche alla famiglia Strangio. Vedete che alla fine son brava gente?, qualcosa di buono l'hanno pur fatto, no? Non penso che i paesi nordici vogliano diventare come l'Italia, spaghetti e mitraglietta! Anche se nel sottobosco e dietro le quinte dei ristoranti tedeschi e del resto del mondo, si sarà sempre discusso di malaffare. Ma mai c'è stato un fatto di sangue tanto grave in Germania, un massacro che avrà allarmato tutta l'opinione pubblica, costringendo il Governo tedesco ad imporre una propria linea di condotta, che alla fine ha dato i suoi frutti anche in Italia. Ora tocca a noi, in fondo se paghiamo tante tasse è perchè un pò vanno, senza che ce lo chiedano in tasca a quelle famiglie senza più nazione, che poi le investono in affari illegali, anche se ultimamente mi sto chiedendo di legale cosa ci sia. Pensateci un pò su, mafiosi d'italiani che non siete altro!!!


Italo Surìs

Nessun commento:

pub-9734653329526511