domenica 28 ottobre 2007

Lacrime amare




28 ottobre 2007

http://www.beppegrillo.it/2007/10/la_solitudine_d_2.html

Volevo parlare di pasta fresca questa sera, mi ero volutamente allontanato mentalmente dai problemi di questa nazione, ancora senza speranza. Ma questa sera ho letto il post di Beppe Grillo che riporto nel link appena sotto la data. E' mia intenzione dimostrare la mia solidarietà nei confronti di un ulteriore magistrato coraggioso, una donna tenace, intelligente stritolata come molti da un sistema in cui si muovono con troppa disinvoltura poteri oscuri, in mancanza di luce , in un chiaroscuro di ombre che vanno dal nero antracite al nero completo, quello del buio dell'illegalità e della mancanza di vera democrazia.



Conosco bene il sistema, chi non si allinea o vuole combatterlo per amor suo o di patria, prima o poi sparisce fra l'indifferenza totale, un'indifferenza non certo dovuta all'ignoranza, come Beppe Grillo asserisce nel suo blog, ma alla sottovalutazione dei reali problemi, o più verosimilmente a irresponsabilità. Una forma di incoscienza collettiva ha preso il posto della verità. La negazione è subentrata inconsciamente o consciamente nella mente dei più che rimangono indifferenti alle lacrime di una donna coraggiosa, la quale, a quanto pare, è stata minacciata di morte dalle stesse persone che probabilmente le hanno ucciso i genitori.


Credo in questa donna, ci credo parecchio, perchè le lacrime di sofferenza derivano dalla consapevolezza di ciò che accade attorno a lei. Sa, sa molto, e si è permessa di contrastare il male che avvolge questo paese, lo stesso male che non lo fa crescere, che allontana gli investimenti esteri. E' la morte di una democrazia a cui stiamo assistendo, la nostra morte signori, la mia, la tua, la vostra e quella dei vostri figli, i quali non avranno futuro se non incominciamo unitariamente ad aprire gli occhi, ed ad incominciare a capire.


E' vero i magistrati hanno addottato un sistema diverso, si mostrano in pubblico, ma lo fanno per un valido e importante motivo. Per salvare sè stessi e l'intero paese, parlano, mettendo a conoscenza di ciò che si è scoperto, affinchè nulla si insabbi e con la speranza che si rompa l'indifferenza e che ci si accorga della melma che ci sta sommergendo. Parla la Forleo, parla anche De Magistris, parlò se ricordate Caponnetto e ora incominciano a nascere i blog, diari di gente che ha voglia di dire e far conoscere, perchè desiderano veramente capire e far capire cosa si muove dietro le quinte, e chi realmente tira i fili di un sistema impazzito.


Grillo ha fatto dei nomi, ha lanciato strali ed accuse, non so chi siano realmente i burattinai del teatrino chiamato Italia, so di certo che sono poteri economici forti, i quali gestiscono ogni centimetro di questa terra e con essi anche la nostra esistenza e il nostro futuro.



Ti mando un bacio Forleo, ti voglio bene. So cosa sia la sofferenza che provi e sono stato colpito anche dall'amore di donna e di magistrato che dimostri nei nostri confronti, figli ingrati, che ti lasciano sola contro un gruppo agguerrito di malfattori. Non sei pazza, lo sappiamo Clementina, e hai fatto benissimo a parlare, a farci sapere come stanno realmente le cose. Si può aver fiducia in un sistema se lo stesso si dimostra attendibile, cosa che a quanto pare parrebbe essere messo in discussione. Mi ricordo di un nome di giudice che in Sicilia professava il suo compito istituzionale durante gli anni dei grandi processi alla mafia. Si chiamava Carnevale e stranamente durante il periodo in cui giudicava, gli elementi a carico degli accusati erano insufficienti o qualcosa non andava nella forma e nei tempi processuali. Risultato? venivano tutti sempre assolti.


Capiamo perchè tu abbia poca fiducia di chi ti circonda, è un tuo diritto, non capiamo invece come mai dei colleghi di De Magistris abbiano presentato degli esposti contro di lui, che sia un mafioso?? Ma non temere, non possiamo dirti di continuare, ma sappi che con il cuore e con la forza della dignità personale ti seguiremo sempre con il nostro sostegno. Sei la nostra bandiera, un simbolo per tutti noi, sperando che come te e De magistris ce ne siano altri.


Violante ha affermato che i magistrati non debbano scendere in piazza , ma lavorare in silenzio nei tribunali e fare sentenze. Io controbatto che ciò che riguarda il popolo italiano debba essere conosciuto in tutti gli aspetti, affinchè esso stesso possa giudicare l'operato di politici e magistrati e di ogni singolo elemento coinvolto nel caso. Conoscere per poter votare correttamente e se necessario cambiare. E se la stampa non è più libera, ma vincolata dagli stessi poteri che minacciano la Forleo, allora è giusto che ci siano trasmissioni come anno zero, affinchè tutti sappiano.
Non ci deve essere nessuna causa in tribunale a porte chiuse, mentre la fiducia sarà data solo in chi ha dimostrato di meritarlo. Tutto deve essere fatto alla luce del sole e fra i giudici ci dovremo essere anche noi, giudici popolari, i rappresentanti del popolo italiano. Mi spiace ma a questo punto ci fidiamo solo di noi stessi e forse anche no!

Non tutti i giudici o magistrati potrebbero veramente essere degni della fiducia e del rispetto di noi italiani, lo ripeto! So, giovani magistrati che tornerete al vostro posto quando la legalità sarà veramente rappresentata da uomini degni di rappresentarla. Mentre anche i potenti saranno giudicati per gli atti compiuti, come qualsiasi altro abitante di questa nazione, senza indulgenze e senza sconti alcuno, anzi, per i responsabili e gli amministratori pubblici colti in fragarante, la pena dovrà essere molto severa, affinchè i misfatti non si ripetino.


Spero che la gente incominci a capire cosa vuol dire rimanere isolati per amore del bene comune. E' successo a Falcone, a Della Chiesa e a Borsellino e come loro a tanti altri. Tanta gente è morta e continuerà a morire per la patria e per ciò in cui crede e altrettanta ucciderà per principi sicuramente meno nobili. La guerra fra il bene ed il male continuerà all'infinito, senza vinti nè vincitori, ma in un mondo di gente sconfitta. Un bacio Clementina, e coraggio.


Italo Surìs

Nessun commento:

pub-9734653329526511