mercoledì 10 ottobre 2007

la vita è una ruota




10 ottobre 2007


Devo dire la verità, la mia passione è scrivere, mi sento libero di esprimermi, di dire la mia in tranquillità come si può fare solo in un paese democratico. Certo la parola alle volte può dare fastidio, ma solo se tocca la suscettibilità di qualcuno. E' capitato di farmi dei nemici ai quali la verità scomoda. Ma lo trovo un controsenso, in genere si irritano quelli che tendono ad identificarsi in ciò che descrivo o in ciò che dico. Forse sarò ancora un ingenuo che pensa di poter parlare liberamente, ma il blog allora a cosa serve, e la parola, ed il pensiero?



Se uno è a posto con la propria coscienza, dovrebbe dialogare liberamente senza timore alcuno, nel caso contrario mi chiedo, non sarò mica responsabile io del suo operato? Personalmente tendo a non dare fastidio, anzi l'amicizia per me sarebbe molto importante, ma vedo che i tempi sono duri ed il sospetto pervade e corrode gli animi. Io per natura faccio funzionare il cervello, osservo, deduco, mi piace esser bravo e non ci vedo nulla di male. Sarò forse rispetto alla norma un pò chiaccherone, ma con le parole non si è mai ucciso nessuno, lo faccio per vincere la timidezza di fondo e per imparare a guardare la gente negli occhi.



Ritengo ormai di essere sulla giusta strada e di conoscermi a sufficienza per dire personalmente di aver raggiunto la serenità e la pacatezza, nonchè la consapevolezza di quali siano i miei diritti e quali i doveri. Diritti che nessuno può negarmi, a meno che non tocchino la loro sfera personale ed i loro interessi. Ma non son tipo d'andare ad impicciarmi in cose che non mi riguardano, Rosa, la mia cara mogliettina mi è vicina da ben trentun'anni e ci vogliamo bene come il primo giorno. Sono stato veramente fortunato a trovare una ragazza come lei. Forse anche lei un pò ansiosa, ma chi non lo è con quello che sta succedendo?



E' brava e capace e discutiamo di politica solo perchè bene o male la stessa incide sulla nostra esistenza, sopratutto in questo periodo di grama. Trovo giusto cercare l'equità e punire gli approfittatori. Infondo costoro levano ingiustamente e immeritatamente agli altri la possibilità di vivere decentemente. Ma è difficile far cambiare un sistema senza imposizioni e per farlo intervenire penso che debba essere sollecitato continuamente. La democrazia leggevo su repubblica ha la necessità di rigenerarsi attraverso le spinte della contestazione di massa. E' sempre successo nei tempi che furono e sempre sarà. Siamo in un periodo in cui con quel che si sente è svanita la reciproca fiducia purtroppo.


Tutti hanno paura di tutto, e noi come gli altri ci siamo isolati nel nostro piccolo mondo in periferia di un piccolo paese sotto le colline. Mia moglie ha un impegno in parrocchia ed io scrivo a tempo perso il mio blog. La vita semplice è la più bella, ci basta poco e quel poco è rappresentato dalla maturità dovuta ad un'età non certo più verde. Osserviamo il mondo attorno a noi, a me capita di vedere i ragazzi che vanno a scuola alla mattina, è il mio lavoro. Cerco di immedesimarmi in loro ricordando la mia gioventù e mi domando: ero come loro, o il mondo è cambiato? Il mondo è cambiato!. Sono passate quasi due generazioni e potrebbero essere i figli di mio figlio, com' è possibile che abbiano gli stessi interessi dei ragazzi di quarant' anni fa?


Li vedo giocare con il cellulare alla mattina, raccontarsi i loro piccoli segreti e reagire in modo diverso alle stesse situazioni. E' un mondo che amo osservare, senza malizia ma con curiosità. La stessa curiosità che mi ha sempre contraddistinto e che mi ha aiutato ad accrescere la mia fantasia e la mia creatività, di cui vivo, che però mi hanno anche creato alcuni problemi. Sembra infatti che la gente non ami essere osservata ed abbia paura che qualcuno penetri e scardini i loro pensieri. Ma i pensieri sono gli stessi per tutti, in tutte le circostanze, solo un animo infido ed una persona con dei preconcetti ed in malafede potrebbe pensare una cosa anzichè l'altra, almeno così e per me . Quello che penso dico con tranquillità, senza cattiveria, ma con l'obbiettivo di capire e far capire, senza arroganza e mi auguro con umiltà.



Italo Surìs

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