venerdì 12 ottobre 2007

Un nobel per la pece



12 ottobre 2007

Non sono riuscito a leggere fino in fondo come sia scoppiato il caso Montalcini, mi sembra d’aver intuito che gli iscritti al partito di Storace abbiano, senza attendere nemmeno un minuto, voluto far misurare a tutta la nazione quanto grande sia la loro intelligenza, una prova del loro Q.I., nella casa del grande fratello. Lo hanno fatto nella maniera più sbagliata che ci possa essere, paragonando la loro massa cerebrale e il contenuto e funzionalità della stessa, con quella di un premio nobel e per di più donna, anziana e senatrice.

Se la loro intenzione era quella di voler stupire il mondo offrendo le stampelle alla senatrice a vita RIVA LEVI MONTALCINI, ci sono riusciti, come sono riusciti a dimostrare, in qualità di rappresentanti di uno schieramento politico di destra, la loro ingratitudine nei confronti di uno scienziato stimato da tutto il mondo e anche in patria. La loro trovata pubblicitaria ripeto ha fatto colpo, ma non come si aspettavano, non ci siamo sbellicati dalle risate e tanto meno ne abbiamo colto il significato nel quadro politico attuale, anzi!

Di sicuro però tutto questo fa pensare, come fa pensare la lezione morale che il nobel ha voluto dare, in una lettera pubblicata in prima pagina su repubblica. In tutta onestà, come italiano mi sento ferito, sono indignato e stupito da tanta protervia. Sapevamo quanto basso fosse ormai il profilo etico morale di alcuni politici, ma penso che quello a cui abbiamo dovuto assistere, sia il massimo della violenza, anche se verbale.

Mi sto domandando se andiamo verso una recrudescenza di una intolleranza razzista di lontana memoria, come giustamente e pacatamente sottolinea la stessa Montalcini. Perché proprio lei?cosa può significare un messaggio del genere se non un arrogante diritto di giudicare e selezionare la gente in base a pregiudizi e ideologie pericolose? Sicuramente ripeto, non c’è nulla di cui ridere e molto invece di cui preoccuparsi.


Rita Levi Montalcini (Torino, 22 aprile 1909) è una scienziata italiana.
È stata insignita del premio Nobel per la medicina nel 1986 e nominata senatrice a vita nel 2001.
Italo Surìs

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