mercoledì 10 ottobre 2007

La caduta di Costantinopoli


10 ottobre 2007


L’ultimo baluardo

Ho notato che un lettore si chiede cosa stia succedendo in Calabria e quali possano essere le motivazioni per la richiesta di rimozione di De Magistris da parte di Mastella. E’ chiaro che gli atti sono coperti dal segreto istruttorio e penso che difficilmente in un prossimo futuro, visto come vanno le cose in Italia, potremmo scoprirne le vere motivazioni. Ma le poche circostanziate frasi dei magistrati che conoscono il De Magistis fanno capire l’importanza e la delicatezza del caso.



La Forleo e non solo lei ha affermato: “ De Magistris è un giudice scomodo perché vuol fare bene il suo lavoro ed è anche molto intelligente e bravo! Ha sollevato coperchi che non doveva!”. E’ facile quindi capire, per coloro che hanno più fiducia di costoro che di Mastella, quali siano le reali motivazioni del tentativo, etichettato come incompatibilità ambientale, di rimuovere un giudice scomodo in un territorio, come quello Calabrese, controllato da poteri forti che non sono ovviamente solo quelli istituzionali. Sembrerebbe da voci, che stesse indagando sui rapporti fra politici, magistratura e malaffare.



Parrebbe infatti che un politico del luogo, e sembra non di sinistra, sia imparentato con un giudice calabrese. Molti casi denunciati anche di una rilevante gravità, aspettano fra le altre cose una soluzione, ma si conoscono i tempi dei processi in Italia. Per chi conosce la zona, nulla potrebbe stupire, anzi stupirebbe l’incontrario, il sovraccarico di lavoro per la magistratura, sarà probabilmente eccessivo. Basta infatti un breve escursus su wikipedia, l’enciclopedia on line gratuita, per scoprire alla voce ‘ndrangheta, quante e quali famiglie indisturbate si contendano il controllo del territorio calabrese.


La domanda, come qualcuno soleva dire, sorge spontanea. “ Perché indisturbate?” E qui si potrebbero fare tutte le congetture di questo mondo , ma alla fine tutte convergenti in un unico teorema; il rapporto fra la malavita locale ed i poteri istituzionali. Gli stessi se comprovati, creerebbero i presupposti di impunibilità, favorendo le cosche mafiose nel controllo del territorio. Ma vi sono altre cose da dire e a parer mio molto importanti. Sono supposizioni che provengono da un’analisi logica delle poche conoscenze pervenuteci a tratti attraverso i media.


Esisterebbe una probabile guerra di confine, fra la Basilicata e la Calabria, zone in cui, guarda caso, operano due dei più amati e bravi magistrati dell’intero territorio nazionale, il campano woodstock e appunto il De Magistris. Da un collega della lucania sono venuto a sapere anni addietro, alcune cosette inerenti i rapporti fra gli abitanti delle due regioni. Spiegava che la Basilicata si era ribellata all’avanzata e all’occupazione territoriale da parte della malavita calabrese, rivendicando la propria indipendenza e sovranità politico istituzionale, che sia vero?stento a crederci!

Orgoglio di un paese che vuol crescere e prosperare nella legalità, avendone peraltro tutte le caratteristiche economiche e strutturali. Forse non tutti sono a conoscenza che in Basilicata sono stati trovati giacimenti petroliferi importanti e non ci si deve dimenticare, l’importanza dell’economica legata al turismo di questa regione. Esso deriva dalle prerogative di questa regione che vanno: dal territorio incantevole , alla produzione locale, ma anche dal fascino di borghi antichi, esistenti in questo magnifico lembo di terra del sud. Un turismo culturale improntato sui resti di siti archeologici di millenarie civiltà e culture, nonché su interi e affascinanti borghi medievali ancora intatti. Chi non conosce Matera e i suoi sassi?



Ecco perché Woodstock è visto come un eroe da tutta la popolazione, il motivo per cui nessuno lo tocca, e perché non abbia scelto di trasferirsi. Esiste un’empatia fra lui e la popolazione, un forte rapporto di stima e fiducia reciproca e la consapevolezza dello stesso dell’importanza del suo ruolo in quella terra. Se veramente ciò che è stato detto dovesse corrispondere a verità, considerando il rapporto di amicizia ma anche professionale esistente fra i due giovani magistrati, allora si potrebbe prospettare una ipotesi perlomeno inquietante.



Infatti se uno dei due dovesse essere rimosso o trasferito, verrebbe a rompersi un legame consolidato e con un’unica manovra si otterrebbe l’isolamento sia dell’uno che dell’altro, lasciando libertà di movimento ai nemici della legalità. L’uno infatti fungerebbe, secondo questa ipotesi, da stampella dell’altro, lavorando in territori diversi, ma ambedue interessati dallo stesso problema: il dilagare della criminalità organizzata. Un potere oscuro che trova ancora nella regione lucana una resistenza, un baluardo importante, che impedisce, controllando con la sua posizione strategica, l’espansione della criminalità organizzata.



Signori se questa, che qualcuno potrebbe anche considerare fantapolitica, dovesse per caso anche in minima parte corrispondere a realtà, sarebbe molto importante che nella fortezza non ci fossero dei delatori o peggio dei traditori. Una verità che difficilmente verremo a sapere ma che a tutti gli effetti imporrebbe un controllo particolare da parte dei componenti dello Stato, primo fra tutti proprio il guardasigilli. E’ per questo motivo che attendiamo proprio da lui un ripensamento o perlomeno, come anche un giudice indagato a suo tempo da De Magistris ha ammesso, che fossero concluse le indagini ad esso affidate.



Sono convinto che il CSM si esprimerà in tal senso, ma non per un senso di rivincita verso la classe politica, quanto per la gravità del caso in oggetto. Ma in Italia le cose non vanno sempre come dovrebbero, per cui la vigilanza non è mai troppa. E vigilare sui propri beni e la libertà, è un compito di tutta la comunità. Non lasciamo soli i nostri migliori Magistrati, la loro lotta alla fine è anche la nostra.


Certo bisogna seguire il caso da vicino per capire. Un fatto è fare ipotesi in base alle informazioni che arrivano. Altro è sentire la voce dei diretti interessati. Ecco perchè inserisco dei pareri di ragazzi di Matera, pareri che giudicherete di persona. Allego i link!








Costantinopoli da Wikipedia.orgCostantinopoli (latino: Constantinopolis; greco: Κωνσταντινούπολις, -η) è il nome della città capitale dell'Impero Romano tra il 330 e il 395, capitale dell'Impero bizantino tra il 395 e il 1453 e capitale dell'Impero Ottomano tra il 1453 e il 1923. È spesso indicata anche come Bisanzio, dal nome greco della città precedente al 330. Nel 1930 il nome greco-latino fu abolito ufficialmente da Atatürk in favore di quello turco di Istanbul che gli occidentali - nella forma di Stamboul - attribuivano invece alla sola parte sita sulla riva destra del Corno d'Oro.[1]


Italo Siris

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