martedì 27 marzo 2007

un'alcova per due sposi






Sezione della tettoia anteriore I^ ipotesi di facciata anteriore



2^ Ipotesi di facciata anteriore 3^ Ipotesi di facciata anteriore

4^ Ipotesi di facciata anteriore Piano terra 1^ Ipotesi


Piano Primo Piano terra 2^ Ipotesi


27 marzo 2007




La vista del soggiorno. in prospettiva.

27 marzo 2007

Direte che mi lamento sempre, bene, vuol dire che sono un mortale come tutti. Certo che avevo già preparato il post in oggetto e a dir la verità, quello che mi secca è che era venuto veramente benino. La vera paura è che non mi venga altrettanto bene questa replica. Ma si sa, come ha detto il grande papa Karol Wojtyla, :” se mi sbaglio mi corriggerete!”

Al secolo:
Karol Józef Wojtyła
Nato
Wadowice, 18 maggio 1920
Elezioneal pontificato
16 ottobre 1978
Consacrazione:
22 ottobre 1978
Fine delpontificato:
2 aprile 2005 ore 21,37
Segretariopersonale:
Stanisław Dziwisz
Predecessore:
papa Giovanni Paolo I
Successore:
papa Benedetto XVI


Giovanni Paolo II (Ioannes Paulus II), nato Karol Józef Wojtyła [?] (Wadowice, 18 maggio 1920 - Città del Vaticano, 2 aprile 2005), è stato il 264° papa della Chiesa cattolica (il 263° successore di Pietro), nonché vescovo della città di Roma e monarca dello Stato Vaticano. Fu eletto al soglio di Pietro il 16 ottobre 1978.
Primo papa non italiano dopo 455 anni, cioè dai tempi dell'olandese Adriano VI (15221523), è stato inoltre il primo pontefice polacco, e slavo in genere, della storia.


Ma che cavolo c'entra Papa Wojtyla??, e cosa c'entra il dito nel naso?, niente e allora: tiremm’innanz!

Allora riepilogando, fra le cosine che ho fatto, vi sono degli studi per la ristrutturazione d’ambiente e di edifici. Non ne ho fatti molti, circa una decina, uno dei quali, che ho seguito solo nella parte preparatoria, visto che non essendo io un geometra né tanto meno un architetto. Ciò non toglie che mi sia sufficientemente divertito ad elaborare diversi schizzi, prendendo in considerazione le più svariate opportunità. Il disegno sopra evidenziato, si riferisce allo studio per la soluzione abitative delle esigenze di due sposini, peraltro parenti acquisiti. Ovvio che questi sono solo degli schizzi e neppure dei disegni ben corredati, che ho invece eseguito in numero sufficiente, su fogli di carta in formato A3.
La casa a correre con altre, è stata acquistata ad un prezzo che considero equo, pertanto ho consigliato di prendere in considerazione l’opportunità di eseguire una ristrutturazione completa. Le motivazioni che mi hanno spinto ad optare per questo intervento, sono sostanzialmente due e cioè: Primo la stessa pur essendo stata all’atto della vendita considerata abitabile, secondo il mio concetto di abitabilità, poteva considerarsi quasi un alloggio di fortuna. Infatti gli infissi erano obsoleti, quindi non muniti di doppio vetro, il tetto, probabilmente si sarebbe dovuto rifare molto presto e l’impianto idrico e di riscaldamento, o mancavano del tutto, o peggio, come nel caso dell’impianto elettrico, non erano a norma! Non parliamo poi delle scale e delle travi di sostegno del coperto. Un neo che per me invece poteva essere considerato un pregio, era costituito dal fatto che la casa era situata in uno spiazzo comune, una corte, su cui si affacciavano altre abitazioni, più o meno vecchie.

Forse qualcun altro avrebbe storto il naso al pensiero di dover acquistare un’ abitazione condividendo gli spazi con altri, certo al giorno d’oggi non è facile convivere con i vicini, ma io ho visto la cosa sotto un altro aspetto, ho immaginato che l’ambiente avrebbe potuto trasformarsi in una centro d’elitè nello stesso centro del paese, avrebbe, cosa che poi è avvenuta, potuto essere paragonata ad una elicoide, una spirale che dal centro si evolve verso l’esterno, aprendosi al mondo e nel contempo preservando la preziosità del nucleo centrale, come in un bozzo protetto dagli agenti atmosferici. Mi sono venute in mente piccole piazze in piccoli paesi, tipicamente raccolte e abbellite da arredo urbano, ove gli abitanti di quel borgo avrebbero potuto riunirsi a far lo struscio, come si usa nei paesi del sud, in piazza, chiacchierando del più e del meno, o seduti attorno ad una tavola a desinare, oppure su una panchina a gioire della vista dei propri figli. Piccoli borghi medievali che sarebbero risorti, che avrebbero dato nuova vita al paese, lo avrebbero nuovamente caratterizzato, reso unico. Sì poteva essere l’inizio di una riscossa del passato sul presente del bello sul brutto dell’amicizia sulla discordia. Il progetto è stato poi realizzato da un geometra del paese, un professionista che tutt’ora è presente nell’amministrazione pubblica. Un tipo impegnato insomma!, come ce ne sono tanti per fortuna in Italia. Ma veniamo al sodo. La casa di due piani più sottotetto, era così composta: Piano terra, Salotto e bagno esterno a destra entrando dalla porta centrale, Cucina e cucinino a sinistra. Al centro le scale portavano al primo piano, in cui erano state realizzate quattro camere di media grandezza, a due a due comunicanti fra loro. Al secondo piano, il sottotetto non praticabile in un unico spazio. I pavimenti al piano terra erano di granigliato di marmo mentre nei restanti piani consistevano in tavolato inchiodato a vecchie travi di legno di quercia. A sinistra alla fine dell’unica stanza, vi era un vecchio spazio usato per il caminetto e che sporgeva sul retro. I muri della casa sono in sassi e dello spessore di cm. 60 circa. Sul caminetto, sorreggeva lo stesso una grossa trave di quercia recuperata e risanata.

RISTRUTTURAZIONE:

E’ consistita nella demolizione delle strutture esistenti in sassi interne e la sostituzione delle stesse con muri portanti in calcestruzzo dello spessore di cm. 20, armati con ferro da 18 mm. Il pavimento è stato risanato creando il vuoto sanitario ed isolandolo. Sono stati isolati i muri perimetrali. Il tetto su mia esplicita insistente richiesta è stato rialzato in modo da ottenere un ulteriore spazio abitabile di ben 70 mq. Ho considerato infatti assurdo rifare il tetto, così com’era, quindi impraticabile, incidendo la variazione sul costo complessivo di una percentuale minima. Il tetto è stato fatto in legno con doppio pacchetto in modo da isolarlo e renderlo ventilato. Nello stesso nel bagno è stata inserita una finestra tipo velux. Una seconda è stata collocata a metà stanza. Al piano terra sono stati cambiate le pavimentazioni. Quella sul soggiorno è stata eseguita con tavolato posto su travi delle dimensioni di cm. 20x20, e rinforzate da rete elettrosaldata con maglia di cm.15x15, e caldana dello spessore di cm. 10 di magrone. Sul restante spazio il pavimento è di tipo tradizionale, costituito cioè da travi e pignatte in cotto e gettate in opera. In questo piano sono state realizzate tre ampie stanze ed un bagno. La principale, permette l’accesso attraverso una portafinestra, di accedere su un terrazzino incassato nella tettoia sottostante. A piano terra, sulla sinistra si è ottenuta una comoda cucina dalle dimensioni generose più un disimpegno da cui si accede al vicino bagno e alla scala che porta ai piani superiori. Incassato nel sottoscala un capiente armadio a muro. Sulla destra entrando in casa, come si evince dal disegno, troveremo un soggiorno spazioso e confortevole, alla fine del quale è stato ristrutturato come studiolo la stanzetta adibita a focolaio. La luce dell’ambiente viene assicurata da una porta finestra scorrevole di ampie dimensioni. All’esterno è stato rifatto il marciapiede in misura maggiore, in modo che mi collegasse la sala termica esistente con la parte antistante la casa. Il percorso così ottenuto è stato protetto da una tettoia in legno poggiante su pilastri in cemento posti alla misura di m 3,50 d’interasse e successivamente ricoperti con mattoni faccia a vista fugati.
Un vialetto porterà al cortile separato da mura in pietra a secco. Ora so che è stata ristrutturata una casa adiacente per cui il borgo, finalmente sta risorgendo.
Se proprio devo dirvelo, sia Giovanni Paolo II, sia la sposina sono di nazionalità Polacca e ambedue sono nati fra i Carpazi. Certo c'è una bella differenza fra i due; uno e santo e l'altra penso di no, almeno per ora!



Ciao-ciao

Italo Sùris














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