mercoledì 7 marzo 2007

La Stitichezza dell'elefante


08 Marzo 2007

Attualità

Lascio un attimo da parte l’argomento di cui avevo intenzione di discutere, legato fra l’altro a due post precedentemente pubblicati che trattavano d’edilizia e design.
Non è mia abitudine infatti, inserire nel sito blog argomenti vari, allo scopo di farmi lustro. Il mio impegno in questo blog, dovrebbe essere, sempre che ne sia in grado, di trasmettere le conoscenze personali, al popolo del WEB.
E’, lo so, molto difficile e anche pericoloso, si rischia infatti di far la figura dell’idiota o nel migliore dei casi dello sprovveduto.
Vorrà dire che di ogni osservazione , ne farò tesoro e utile motivo di crescita. In ogni modo la mia volontà di trasmettere e la mia buona fede, rimangono punti indiscutibili.
Nelle mie esperienze lavorative, pur essendoci stata grossa competitività fra colleghi, ho sempre considerato la formazione, come elemento basilare per la crescita sociale. Anche se qualcuno pensa che non si debbano svelare i segreti del mestiere. Pareri diversi.
Se ognuno la pensasse così, mi chiedo, che stimoli di crescita ci sarebbero per i singoli individui? La competizione nasce e si forma proprio perché il livello di preparazione è simile. E’ un po’ come nell’industria Italiana in cui il maggior numero di imprese lavora nel manifatturiero, ove la ricerca e le tecnologie sono state fin’ora sottovalutate. E proprio in un mercato globale anzi mondiale, il pericolo si fa più serio, si corre il rischio di soccombere e allora si corre ai ripari, tralasciando con sofferenza i sistemi che si consideravano erroneamente efficaci, per andare incontro a nuove forme d’investimento e nuovi metodi d’affrontare il mercato. Proprio di questo, dopo la lunga premessa, vi parlerò nel mio post di attualità.


Domanda : "Mi parli delle liberalizzazioni."

Qual è il Suo punto di Vista?……………Il governo attuale è riuscito proprio in questo periodo a varare e rendere effettive alcune norme atte a ridurre più fluido il mercato interno, troppo rigido ed ingessato, a causa dei corporativismi e dei monopoli...
Iniziative intraprese ; l’eliminazione dell’anticipo sulla ricarica telefonica, la vendita di alcuni prodotti farmaceutici nei supermercati, idem per i carburanti, l’aumento del numero delle licenze per i tassisti e per i negozianti, barbieri giornalai etc. Etc.
Un passo importante considerata la situazione Italiana. In questa nazione, i cambiamenti avvengono solo in condizioni estreme,…quando l’acqua tocca il c…lo!
Se ben ricordo ogni licenza è sempre stata di proprietà dell Ente, che la rilasciava. Lo stesso però si è sempre dimenticato di ritirarla in caso di cessata attività. Motivo per cui, con la scusa dell’avviamento, la licenza passava di mano in mano, solo fra le persone che potevano permetterselo! Ciò a discapito di taluni giovani, interdetti dalla possibilità di : INTRAPRENDERE! E’ come se i soliti si fossero comperati un pezzo di Costituzione, con monete sonanti! In definitiva la socetà che passa da padre in figlio.

Si badi bene , non parlo della vendita dei muri o degli arredi, no!, mi riferisco esclusivamente all’attività.Che esista anche un copyright sulle attività commerciali?
Nessuno vuole intaccare i diritti della classe dei liberi professionisti o del mondo del commercio, certo non è possibile che i prezzi imposti dalle sopraccitate categorie, non possano subire quelle variazioni, che in un mercato di libera concorrenza sono normalità. Infatti in considerazione dei costi che ognuno affronta , ritengo ci debba essere libera e forte concorrenza fra gli stessi appartenenti di categoria. Ciò per creare i presupposti di una crescita qualitativa e quantitativa. E’ doveroso, in un mercato in continua evoluzione, raggiungere quella massiccia forma di preparazione di massa che funga da argine alle importazioni di mercati extranazionali.
E’ impensabile, a meno che si vogliano mantenere dei privilegi, erigere dei muri alla concorrenza estera inserendo dazi doganali per le importazioni. I paesi da cui importiamo alcuni prodotti, sono gli stessi con i quali abbiamo stretto accordi economici di elevato interesse commerciale. Cade da sè che si debba attuare una politica di arginamento. La politica di liberalizzazione che avrebbe dovuto fare il Governo di destra, proprio perché attinente ad una filosofia imprenditoriale, non è mai stata presa in considerazione per gli egoismi di alcuni settori economico finanziari, collegati e strategicamente importanti.
Il falso concetto che sia giusto che il 50% della ricchezza debba essere solo in mano al 10% di persone, come lo stesso Tremonti ha fatto intuire in una nota trasmissione,... "poichè così è anche altrove", mi lascia allibito. Per diversi motivi: Primo; dov’è scritto?, Secondo; le liberalizzazioni, se così vogliamo chiamarle, in altri paesi hanno fatto sempre parte della logica politica ed economica degli stessi, perchè sinonimo di vera democrazia.

Monopolio equivale infatti alla negazione della sovranità popolare , corrisponde a dittatura economica, a prigionia dei talenti, alla morte della meritocrazia, altro punto molto importante che questo Governo ha promesso di affrontare. Tutto ciò è ovvio e facile da capire, come è facile capire che in un sistema di monopolio, dilaga la corruzione. Sono due facce della stessa medaglia.
Ecco perché il Governo, fin'ora ha solo sfiorato la punta di un iceberg, senza lavorare in profondità. Non è un problema di facile soluzione e si rischia d' intaccare complessi equilibri di parte.

Fin'ora Prodi e la sua compagine hanno partorito a fatica un topolino, o, per meglio dire,….."non sono riusciti a sconfiggere............ la stitichezza cronica di questo paese e dei poteri forti in esso attivi! ", anche se bisogna ammettere che qualcosa di buono è stato fatto. e vi sono delle concrete speranze di cambiamento.

Saluti a tutti

Italo Sùris

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