giovedì 15 marzo 2007

germoglio di palma

15 marzo 2007


Erroneamente ho chiamato questo schizzo, a parer mio molto bello, "bocciolo"; avrei dovuto chiamarlo in alternativa germoglio. Apparentemente le terminologie dei sostantivi, potrebbero assomigliarsi. Non è proprio così, il sostantivo germoglio, più che generico, si riferisce ad ogni tipo di pianta. A qualsiasi latitudine, ovunque una nuova vita vegetale, sia generata dalla natura . Disegnamo quindi un bicchiere che abbia la forma di un germoglio. Le foglie verdeggianti avvolgono lo stesso che spinge , quale feto, per farsi spazio verso la luce. Il sole è la forma d' energia che l'alimenta, la luce ad esso generata, la meta. Nell' antico Egitto, i germogli di palma fuoriuscivano prepotentemente, con la forza della disperazione , dalla melma che debordava con le acque del grande fiume Nilo. Un' inondazione che all'apparenza poteva sembrare sciagura, distruzione, ha significato la vita e la prosperità di intere generazioni lungo il corso e nel delta di questo immenso flusso d'acqua. Civiltà millenarie si sono sviluppate, nei secoli, traendo linfa dalla forza distruttrice delle piene incontenibili del fiume sacro agli egiziani. E, proprio come un rio in piena, la creatività umana trasborda dagli argini naturali delle rive chiamate lobi cerebrali, per concretizzarsi , dopo una lunga sedimentazione, in nuove e prorompenti idee. Che si chiamino pensieri, ideali, o invenzioni, tutto è frutto dell'animo e della mente umana, anzi del fango da cui l'umano è provenuto ed in cui sicuramente
finito il suo compito, tristemente tornerà, per concimare con proprio il corpo, nuove generazioni d'idee, di passioni di ideali politici e religiosi. A nulla possono valere gli argini eretti dalla mano saccente dell' uomo contro la natura, benevolmente rigenerante dell' universo, nè le angherie e i sopprusi, nè le ideologie e neppure l'ordine terreno, istituito dai poteri forti dell' individuo. Nulla ferma l' idea, nulla blocca la genialità. Essa, come la piena di un fiume, attende solamente di trovare lo spazio per espandersi in nuovi terreni vergini da fecondare . Si possono uccidere i corpi, far tacere le coscenze, zittir le genti, ma non si potrà mai bloccare quell' energia che non è di questo mondo e che milioni di epitaffi, capitelli, volumi, già ricordano alle future generazioni, l'opera dei grandi geni della storia.


Italo Sùris







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