domenica 11 marzo 2007

Un giallo macchiato di rosso




12 marzo 2007


Dipinto tratto dal link www.maldamore.it


Ieri una trasmissione su rai tre, parlava di rapporti e unioni finiti con atti di violenza nei confronti di donne. Si riportava l'esempio di due casi noti; quello di una giornalista televisiva di Cosenza, che in crisi per un rapporto d'amore, terminato dopo sei anni, aveva trovato casualmente un uomo dai modi gentili con cui aveva iniziato una nuova relazione, ed il caso del giocatore di footbool di colore, Simpson.






Ambedue storie recenti.! Qual'era l'argomento che univa gli avvenimenti, quale il filo conduttore?






La gelosia, la paura di perdere per sempre la nuova compagna, la rabbia omicida. Senza, qui raccontare, le macabre storie riconducibili alle bellissime donne, basta dire che ambedue hanno subito la violenza omicida dei loro compagni. Ma mentre Simpson, per motivi prettamente politici, è stato scagionato dall'accusa, il compagno della giornalista, roso dal rimorso e, dico io, pentito del suo folle gesto, ha posto fine alla sua esistenza, nel peggiore dei modi. Solo, in un caseggiato abbandonato lungo le bellissimecoste della Calabria, si è impiccato!.



Quattro esseri umani, tutti con un'esperienza negativa alle spalle, tutti delusi dalla vita, nonostante il benessere socioeconomico. Perchè questi drammi?, perchè tanta violenza sulle donne? perchè sottolineo tanta violenza su sè stessi?, quest'autodistruzione?. La Chiesa, L'uomo, anche Dante nella sua divina commedia, hanno sempre condannato la violenza, quella commessa verso gli altri, ma anche quella che fa sì che non si rispetti la propria persona. In fondo è la stessa furia distruttrice che si rivolta verso un essere indifeso: "i protagonisti"; ognuno carnefice e vittima della stessa espressione omicida: la Follia, la Gelosia; per dirlo, in un'unica parola: La Paura.



E' sempre questa dannatissima bestia, che crea problemi!. La gelosia non è altro che paura di essere abbandonati, che una forma esasperata di insicurezza, di disistima tinta di giallo. La paura di perdere l'amore è sopratutto, timore di perdere un appoggio, di ricadere nell' insicurezza.



L'abbandono è vissuto come sconfitta che genera rabbia, come tradimento, come una grande ferita al proprio orgoglio, alla dignita' personale. Non è un caso che tali avvenimenti siano più frequenti in meridione. Ove la donna più bella, è considerata più come una preda da esibire, un trofeo che indichi alla tribù chi veramente è il più forte, il più potente; che una compagna con cui condividere la propria vita . Succede che quando la femmina tradisce il padrone, questo si fa prendere da collera, ira, anche omicida! Più del rifiuto, teme il giudizio, più dell'amore, desidera il rispetto. Una persona che ama e rispetta non dovrebbe conoscere la gelosia, nè il sospetto, nè il possesso. E questo signori vale in ogni ambiente, fra la coppia, in famiglia, nella società; ma sopratutto sul lavoro, dove ci son troppe macchie di rosso sugli elmetti e le giacche gialle di lavoratori. Troppa gelosia, troppa disistima.

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