giovedì 29 marzo 2007

Il codice d'odore



29 marzo 2007






Nel post di ieri, ho accennato ai samurai e al loro concetto di codice d'onore.! Che valga ancora, Oppure ritenete che ci si debba turare il naso????????????
Leggete e....... meditate gente!

HasekurTsunenaga







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Ritratto di Hasekura ritratto durante la sua missione a Roma nel 1615 dipinto da Claude Deruet, Coll. Borghese, Roma.
Hasekura Rokuemon Tsunenaga (支倉六右衛門常長, 15711622) fu un samurai giapponese e servitore di Date Masamune, il daimyo di Sendai. Condusse un'ambasciata in Messico e in seguito in Europa tra il 1613 e il 1620, dopodiché ritornò in Giappone. Fu il primo ufficiale giapponese mandato in America ed il primo esempio documentato di relazioni tra Francia e Giappone.
Si conosce poco sulla vita precedente di Hasekura Tsunenaga, eccetto il fatto che fu un samurai veterano della invasione Giapponese della Corea sotto il Taiko Hideyoshi nel 1592 .




Oggi assunto a simbolo di tutte le arti marziali, venne adottato dai samurai quale emblema di appartenenza alla propria classe. Nell' iconografia classica del guerriero il ciliegio rappresenta insieme la bellezza e la caducità della vita: esso, durante la fioritura, mostra uno spettacolo incantevole nel quale il samurai vedeva riflessa la grandiosità della propria figura avvolta nell'armatura, ma è sufficiente un' improvviso temporale perché tutti i fiori cadano a terra, proprio come il samurai può cadere per un colpo di spada infertogli dal nemico. Il guerriero, abituato a pensare alla morte in battaglia non come un fatto negativo ma come l'unica maniera onorevole di andarsene, rifletté nel fiore di ciliegio questa filosofia. Un antico verso ancora oggi ricordato è "hana wa sakuragi, hito wa bushi" (花は桜木人は武士) che tradotto significa "tra i fiori il ciliegio, tra gli uomini il guerriero"





Tanto per schiarirsi le idee e per capire quali fossero le regole di condotta dei Cavalieri, sia in Europa che in altre parti del mondo. Allego di sotto un sunto del codice d'onore dei samurai.



I sette principi del Bushidò.




Gi la decisione giusta ed equanime, l'atteggiamento giusto, la verità. Quando si deve morire, bisogna morire. Rappresenta la risolutezza, la corretta strada da percorrere, il concetto del "Qui e ora".

Yu l'abilità, sia tecnica che umana: il coraggio tinto di eroismo.


Jin l'amore universale, la benevolenza verso tutta l'umanità, verso tutte le persone verso tutti gli individui.


Rei il retto comportamento, l'osservanza delle regole e della disciplina.


Makoto la sincerità totale, universale, in ogni occasione della vita.


Meiyo l'onore e la gloria sul campo di battaglia e nella vita.


Chugi la devozione e la lealtà, verso il proprio padrone, verso i propri compagni e fratelli.






Un saluto con un ciliegio.




Saionara!
Italo Sùris

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