domenica 11 marzo 2007

i balocchi






13 marzo 2007




Proprio oggi, parlando con un amico, esprimevo la mia soddisfazione per l'elevato numero di impressioni effettuato sul mio blog. Oltre 1000 dal 14 aprile. Sì, il giorno di San Valentino, fu il giorno della mia ispirazione. Volevo anch'io esprimere un sentimento, un nuovo rapporto d'amicizia con lasocietà.


Bene, non posso negare la mia grande soddisfazione, per aver constatato, quanto sia stato per ora, l'interesse dei lettori nei confronti di quanto scrivo. Forse perchè metto in risalto, trasmettendolo nei post, i sentimenti, della media del cittadino Italiano. Io, provo le stesse passioni, ho le identiche aspirazioni, le stesse sparanze i medesimi obbiettivi. Probabilmente, mi sono detto, quello che scrivo, piace, piacciono i miei disegni, piace la mia visione utopistica di un mondo migliore, piace la mia convinzione che sarà possibile raggiungere anche in questa società, i presupposti per una qualità di vita sostenibile. Non a caso ieri, a che tempo che fa, Bertinotti, illustrando il suo libro, ha sottolineato che il sistema di vita adottato fino ad oggi, è arrivato al capolinea, che l'uomo incomincia a fare i conti con i mali che ha provocato, conla natura impazzita!. Le mie osservazioni, si rispecchiano appieno nelle sue parole. Sono sì soddisfatto del relativo successo del blog, ma nel contempo preoccupato. Mi chiedo qual'è il rovescio della medaglia. Cosa nasconde questa fredda lettura statistica, cosa realmente significano questi dati. E mi pongo come al solito innumerevoli domande a cui non so dare risposta!
penso che gran parte dei lettori sia fatto di giovani , mi chiedo perchè siano incuriositi dai miei scritti, cosa a loro piace, le poesie, i commenti, la politica, le osservazioni, o meglio se vogliono semplicemente capire, dare un significato alla loro esistenza,...o sconfiggere gli spettri della solitudine e delle paure per un futuro che sempre più si rivela incerto? Pensano forse di trovare delle risposte ai loro quesiti oppure vorrebbero parlare e confidarsi con una persona affidabile ed autorevole?.Queste le domande a cui si sommano altre domande, ancora più profonde ancora più importanti. Dove sono gli educatori, le persone che dovrebbero star loro vicino, ascoltare questi giovani all'apparenza così sicuri, sfrontati, ma nella realtà fragilissimi?. Cosa danno i genitori a questi figli inquieti oltre il Suv di ultima generazione o l'abbigliamento ed il cellulare di moda? Quali insegnamenti, quali obbiettivi si propongono, quali sono le loro priorità; la casa, il benessere sociale?, la sicurezza sul lavoro?. Non so. Certo che nemmeno la religione sembra dare più risposte agli animi irrequieti dei nostri ragazzi, in un ambiente sociale, ove valori ed etica morale, sono stati spodestati da esigenze edonistico materialistiche. Dove mai sono gli angeli, che da bambini, si diceva , sostassero perennemente sulla nostra spalla per proteggerci; E, che noi pregavamo alla sera, inginocchiati davanti al lettone, in una squallida stanza fredda e poco illuminata, prima d'infilarci sotto strati di pesanti coperte di fattura militare?. Dove cavolo sono più questi angeli?
Anni sessanta, più o meno; a canzonissima,(?) in classifica una canzone tristissima, diceva più o meno:....maammaaa, mormora la bambina, mentre, colma di lacrime agli occhi;...tu non mi prendi mai balocchi,....compri soltanto vestiti per te! ; parole dette in punto di morte. Per carità niente catastrofismi o canzoni lacrimevoli, ma più attenzione al desiderio di dialogo, più considerazione per le nuove generazioni e più semplicemente direi: cerchiamo d'imparare il mestiere difficilissimo, che è quello di ascoltare!!
Italo Sùris

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