martedì 20 marzo 2007

Il dente cariato


Corona, Uno dei tanti!!!

20 marzo 2007




Il rispetto del ricatto


Trattiamo un tema molto importante; qual è il rapporto che si è abitualmente instaurato fra gli individui, le società o le amministrazioni nella attuale struttura sociale Italiana? Il rispetto, la fiducia, la considerazione, la stima, l’ammirazione, il desiderio di emulazione??

Niente di tutto questo! Il motore delle società odierna è il ricatto! Non serve prender spunto da un fatto di cronaca recente, ove personaggi importanti del mondo della politica e dell’imprenditoria, oltre che dello spettacolo, sono state vittime di quest’odioso sistema estorsivo.

Ma si può estorcere solo il danaro? Solo i criminali commettono atti estorsivi oppure l’uso di questo sistema è diventato ormai un’abitudine diffusa. Analizziamo un po’ la situazione. Da cosa nasce il ricatto: Da una formazione culturale!, Da abitudini e necessità di rapportarsi, dal ruolo che si occupa, dal proprio livello di cultura e di educazione.

Il primo ricatto se vogliamo ben vedere è quello nato dal peccato originale. Non sono un blasfemo, né invito la gente a rifuggire dai sacramenti o ad allontanarsi dal proprio credo religioso. Voglio solo sottolineare, come il senso di colpa, che lo stesso ha provocato e provoca ancora adesso nelle generazioni cattoliche, lo si possa alla fine intendere come ricatto morale. Se tu pecchi, non andrai in paradiso, se fornifichi, si apriranno le porte degli inferi.
Ma serviva un pomo, dico io, per convincere la gente che l’amore non lo si fa come sport?, e fra l’altro è evidente che quando si mettono dei paletti, si rischia che nasca la sfida : a chi ne schiva di più. Non che per questo si debba rinunciare ad educare. La formazione educativa è tutt’altra cosa!
Cliccare sull'immagine!!! e....attendere.
Quindi il ricatto e non il rispetto, motore primo della società occidentale. In oriente, nei paesi asiatici, si lavora per amor proprio, per sfida continua con se stessi, allo scopo d’individuare i limiti delle proprie capacità. E questo porta alla crescita dell’intero sistema. La soddisfazione di essere partecipe ad un progetto o addirittura di esserne il fautore principale, è il propulsore della crescita dei paesi emergenti! Ma lì amano la natura, le tradizioni, il fior di loto. Amano far l’amore, come gioco, in armonia con il partner, in quella condizione psicologica che è un misto, fra lo spirituale ed il materiale, fra concreto ed astratto, fra altruismo e sano egoismo. Un forte senso della patria e della propria dignità, un’identificazione con il proprio paese sono stati gli elementi basilari dello sviluppo, nel dopoguerra, di un grande paese come il Giappone. Ma non bisogna dimenticare il senso di rivincita, il desiderio di recuperare la supremazia e la visibilità nel mondo industriale, come fattori determinanti di una rinascita del sol levante. A migliaia giungevano i fratelli gialli, con le loro macchine fotografiche, fotografavano di tutto, dai vestiti alle scarpe, dai mobili,agli arredi, alle auto, e tutto veniva da loro riproposto, rimesso sul mercato in modalità rivisitata e migliorata, nel prezzo e nella qualità.
I figli della lupa, come diceva Mussolini, i mangiaspaghetti, come siamo ancora chiamati tutt’ora, i mandolinari, i mafiosi, sono ancora oggi fermi a guardare, a baruffare a ricattarsi reciprocamente!! “Io do questo a te, tu dai quello a me”.”,Par di sentire, in una cantilena quotidiana! Il padrone sono io!, e tu fai come dico ” oppure, “ma chi crede d’essere quell’altro”.Gli esempi di superstima e arroganza, non mancano! Paghe miserevoli, che non rappresentano altro, che la volontà di far valere il proprio interesse, più con l’imposizione che con la collaborazione. Minacce di licenziamenti , mobbing, prostituzione, quest’ultima controllata ed imposta con minacce e ricatti appunto. La droga, distruttiva non tanto per la sostanza ingerita, quanto perché crea i presupposti di un continuo bisogno, una dipendenza, che lascia libero spazio alla forma più spregevole di ricatto. E ancora orari impossibili sul lavoro, perché si sa “ altrimenti sei tagliato fuori”, Imposizioni d’irregolarità. Ma quello che più dovrebbe far riflettere è la vigliaccheria e le prepotenze, continuamente perpetrate a discapito del lavoro femminile.

Quante donne hanno dovuto o devono scegliere fra il lavoro e la maternità. Quante non sono assunte se già fidanzate. Quante invece si assoggettano, nella più medievale tradizione, al rito della “ius prima noctis”, per plagio con gli innumerevoli Cesare Borgia dell’anno tremila? Non è più semplice aprirsi a nuove forme, positive di collaborazione? Troppo semplice, dove andrebbe il senso d’onnipotenza?, Il piacere di comandare, l’illusione d’essere il migliore di sentirsi indispensabile alla vista di gente che supplica?, il risultato ottenuto alla fine, ne perderebbe valore, gusto. Come se ad un piatto di maccheroni, mancasse quel pizzico di peperoncino. E’ lui che da il gusto all’intero piatto no???????????

Così gira il mondo, il sistema italiano, sicuramente, in queste cose eccelle. E’ un passo più avanti di altri. La nostra storia è dura a morire, i nostri feudi aumentano di numero continuamente, e così, i nostri novelli sovrani e i loro feudatari. Hanno bisogno di sudditi, di ogni razza e colore, d'amministrare. Le multinazionali del ricatto, chiamato economia, devono gestire il mercato, creare nuove esigenze con la droga della finta felicità, per poi non appagarle. E sì perché si sa, i drogati sono disperati e la disperazione, porta a tutto, se non si ha fermezza e saggezza, anche a perderei propri averi. E così il ricatto diventa fonte di reddito. Prestiti a usura, mutui esagerati, affitti esorbitanti, appartamenti affollati, nuove forme di meretricio dell’anima e del corpo.

E come in un giochino mi ripeto, in una melodica cantilena:

Ricatto..o..Riscatto;….Ricatto,…o….Riscatto;…Ricatto..o...Riscattooooo....



THIS IS THE PROBLEM !!!!!!!!!





Italo Sùris

NB):Foto dal corriere del 19/03/2007.

http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2007/03_Marzo/14/politici.shtml



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