domenica 18 marzo 2007

Rovi alle spalle




18 marzo 2007








Avete visto? Non male!, è un bicchiere fra quelli che preferisco, è insito nella metafora, il senso reale della vita. Una vita in cui momenti di gioia si alternano ad altri di estrema fragilità. Il fiore rappresentato dal calice, si sviluppa e nasce da un bocciolo di rovo, da cui il nome!.

Semplice intuire il motivo che ha condizionato il mio pensiero. Una vita difficile dura, una vita di stenti, non sempre può impedire che si realizzi il miracolo. Un miracolo rappresentato, un po’ come nella favola del brutto anatroccolo, dalla metamorfosi dello stesso in cigno!

Sì, una vita impossibile ed infernale, ti può rafforzare, ti può dare quelle motivazioni e quella marcia in più che ti aiutino a superare con determinatezza difficoltà ai più impossibili da affrontare. L’handicap, caratteriale, economico, fisico o mentale, determina quello spirito di rivincita nei confronti delle ingiustizie e dell’arroganza, che rafforza animo e cuore. Cuor di leone, ecco il loro nome!. Coraggio, forza, determinazione, rifiuto della codardia e disprezzo della morte, fisica e morale, conducono i pochi sopravvissuti, alla strage della disperazione, verso il successo. Un successo del tutto personale, intimo, imparagonabile, che pochi conoscono, perchè non condiviso e non amante di compromessi, che non si vende, che non si baratta!. Orgoglio e fame di verità, sono le molle che accompagnano la loro esistenza, prima, durante e dopo che il loro corpo si sia evoluto. Unico fine è la dimostrazione del proprio valore, delle proprie capacità della forza distruttrice che li accompagna della rabbia che li sostiene. Nella ricerca della vera verità: la giustizia o se volete la correttezza. Non si bara con sè stessi, non si finge, o sei oppure hai fallito!
Nessuno potrà mai fermare i loro cervelli, i loro pensieri la loro determinazione! Loro sono già arrivati, sono già primi, per il semplice fatto che sono già stati ultimi!

Combatterli, odiarli, disprezzarli, non serve a nulla, serve solo a decuplicare le loro energie, invogliarli a continuare sulla stessa strada, a difendere con più tenacia i propri diritti d’esistere, di realizzarsi. Sì l’Universo è immenso, è energia pura, lo spazio non ha confini, noi siamo essere minuscoli, inesistenti, insignificanti nelle mani del fato. Ognuno di noi ha la propria storia, un suo solco tracciato nella terra, solchi che come le parallele non sono convergenti, nemmeno all’infinito. Sì, parlo proprio con te che mi leggi. Le nostre vite potranno correre assieme nello stesso spazio temporale, con la stessa velocità ed intensità; ma siamo fiori diversi. Nati da piante diverse.
Io provengo da un rovo! Alle spalle ho lasciato arbusti, spine, rami secchi. Ma la linfa è in me, e alla fine da tutto ciò, dal sottobosco, fra gli sterpi dei fossati, è sbucato come per incanto un fiore. Bellissimo, profumato, grande, con intense sfumature di bianco, di azzurro, di rosa, di pesco, ma la sua forza è evidente e rimarrà intatta, come quella di una rosa selvatica, fino alla prossima gelata!

Nessuno tocchi quel fiore, nessuno ci provi!, è protetto dalla natura, dalle paludi che lo circondano, dal volere di Dio che solo per averlo creato, ha dettato le Sue condizioni. Il fiore di cristallo che prepotentemente mette in evidenza il suo splendore, rappresenta la fragilità di ognuno di noi, la bellezza che abbiamo dentro e che i rovi cercano inutilmente di soffocare.

Date un nome a questi rovi, cercateli, liberatevene! Abbiate questa forza, questo coraggio, l’energia è già in voi stessi, il cigno è là che aspetta d’essere riconosciuto e valorizzato. Moltiplicate i fiori di rovo! Un giorno di dodici anni fa, dissi a me stesso:” MAI PIU’,”.................

…………..e così fu!!!!!!!!!




Descrizione: Coppa di cristallo, con petali in evidenza, incassata su stelo d’argento. Bicchiere signorile e raffinato, che mette in risalto il suo stile classicheggiante.

Italo Sùris

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