venerdì 2 marzo 2007

Un giardino che è un ricamo










02 marzo 2007

Ecco, come in un miracolo, concretizzarsi improvvisamente dalle mie mani un ricamo: un giardino di dimensioni ridotte, trapuntato di minuscole piante variopinte. Alberi, arbusti, cespugli. I percorsi pedonali in pietra candida, delimitano ed identificano gli spazi, in un'ordine maniacale!

Una disposizione alla quale, quasi accettando l'autorità dell' essere Supremo, ogni elemento vegetale o animale ubbidisce e s'adegua al raziocinio dell'uomo, al suo ordine costituito, all'imperativo comando di non eccedere, di non occupare spazi non suoi. E' una gentile mano femminile, che cura gli abitanti dell'Eden, quelle di Rosa, mia moglie; fiore fra i fiori!. Mani amorose, ma ruvide di vita e fatica, prendono cura di eriche, geranei, pansè.

Il glicine che si arrampica sulla tela metallica costituita da reti impercettibilmente visibili, emana il profumo intenso che lo caratterizza alla fioritura.
Fa da contrasto ai candidi fiori dello stesso, un mantello d'edera rampicante.

Macchie di rose dai caleidoscòpici colori, interrompono il palcoscenico floreale, quasi si fosse a San Remo. Danno, le stesse, tono di raffinata civetteria, creando coreografia d'insieme.

Un cordolo di sassi variopinti, adagiati in un letto di terra, come se fossero sprofondati in un'eterno sonno dei giusti, divide le aiuole; quasi perennemente in fiore, dal prato selvaticamente verdeggiante!

Il rincorrersi gioioso in un abbraccio fraterno dei sassi, nella cui struttura calcarea si son cristallizzate, eternamente in pace, e in cerca di duratura protezione da violenza , le cellule ancora frementi del sangue dei nostri caduti sul Piave, crea l'ambiente sereno per rendere finalmente onore e giustizia ai ragazzi della grande guerra!.
Alberi di Prunus, alte betulle, rose quasi perennemente in fiore, forsizie, pini nani variopinti, piante officinali, odori di salvia e rosmarino, di menta piperita e alloro, di finocchietto selvatico; contribuiscono a dar pace e serenità a tutti i frequentatori dell'Eden.

I merli dal becco giallo, si cibano delle bacche rosse, che crescono abbondanti sulle robuste siepi divisorie. Cespugli di rose nane, rivendicano gentilmente il loro spazio nel verde.




















......... Io e Rosa usciamo nelle giornate di sole e....serenamente guardiamo:

Italo Sùris

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