mercoledì 6 febbraio 2008

un serpente di fuoco nell'eden pedemontano

06 febbraio 2008

Vedete quella striscia bianca che si distingue in modo provocatorio fra il verde dei monti?, non è una strada di terra battuta come si potrebbe ipotizzare osservandola superficialmente, no!, E' il percorso che faranno un numero di mezzi i quali partiranno dalle cave di Sarone, denominate " Val longa", per scaricare il materiale denominato stabilizzato, nella piccola e graziosa stazione di S.ta Lucia di Budoia. Un serpente di fuoco in un paradisiaco mare di piante e di verde. Fumo, smog, inquinamento acustico superiori a quelli che già ci sono, faranno fuggire i cinghiali presenti in gran numero, le volpi i cerbiatti ed i galli cedroni.
I fiori chineranno il capo per sempre soffocati dalle polveri sottili, l'acqua limpida delle sorgenti del gorgazzo e quelle altrettanto affascinanti della località santissima, non potranno prbabilmente più essere frequentate dai turisti che giungono dall'entroterra Friulano e Veneto. Forse una coltre di pluviscolo bianco ricoprirà temporaneamente, semprechè 20 anni si possano considerare un tempo breve, una delle zone più affascinanti del pordenonese; i palù. E' questa una zona dove sono sorte le prime palafitte nell'era del paleolitico periodo in cui uomini coraggiosi, coperti solo di pelli d'animali, hanno combattuto per cibarsi o per necessità, giganteschi mostri dell'era passata, i dinosauri. Li uccidevano con frecce e lance dalla punta di selce. Ora anche il comitato per la salvaguardia della pedemontana cercherà, con gli stessi mezzi e le stesse arcaiche armi, di bloccare nuovi e giganteschi mostri moderni. I camion che trasporteranno ora dopo ora la nostra natura e con essa la nostra serenità, negli altiforni di lontanii cementifici. E tutto ciò per uno sviluppo condiviso da pochi.
Italo Surìs

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