domenica 3 febbraio 2008

Comitato in comodato

02 febbraio 2008


Apro il gazzettino di Pordenone e leggo piacevolmente una notizia finalmente confortante. I cittadini di Budoia tutta, uniti da un unico importante scopo, condiviso in tutte le frazioni, ha raggiunto un importante obbiettivo impensabile fino a qualche tempo fa; mandare dei loro rappresentanti in regione a depositare ben 900 firme. Un numero spaventoso se pensiamo che il Friuli è grande quasi come una città medio grande Italiana. Ma analizziamo il problema sotto un aspetto diverso. Non è tanto il peso delle firme che, sebbene faccia capire quanto importante e condiviso da tutta o quasi la popolazione del piccolo paese di Budoia sia il problema esplicitamente tecnico discusso con Tesini e con il consigliere dei verdi Metz, quanto il fatto che ciò sta a dimostrare come la popolazione sia a tutti gli effetti pragmatica e attenta più alla sostanza che all’apparenza.

Non nascondiamoci dietro ad un dito e diciamo la verità. La pedemontana Pordenonese è e rimarrà un vanto per ogni friulano che si ritenga tale, nato o acquisito che sia. Non è il colore o l’estrazione sociale che lo fa tale, quanto l’amore per il paese e per la natura che lo circonda. Se il paese dovesse essere deturpato irrimediabilmente, non avremo più né identità, né futuro.
Il messaggio lanciato dai due rappresentanti che si vedono immortalati nell’immagine pubblicata sul gazzettino è chiaro e dice semplicemente questo: “noi cittadini italiani, desideriamo impegnarci per lo sviluppo condiviso del nostro paese, senza opporsi alle esigenze di alcuno, cittadino, commerciante, o imprenditore che sia, e attraverso un dialogo costruttivo, riuscire a raggiungere obbiettivi comuni”.
Ciò ovviamente penso che lo desiderino fare, lasciando da parte ideologie assurde e, come ci insegnano i paesi più avanzati, cercando di rilanciare in piccolo, rispettando i singoli ruoli e gli spazi di propria competenza, il sistema economico del paese. Cosa significa tutto ciò? Semplice!, significa far squadra. E’ alla fine come fare un gioco fra molti giocatori, un esercizio ludico in cui ognuno occupa una posizione ben definita scelta essenzialmente in base alle prerogative e competenze di ognuno.
Italo Suris

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