lunedì 11 febbraio 2008

Coerenza non è convenienza


11 febbraio 2008



Senza voler far polemiche di nessun genere, ma per semplice curiosità e per portare a conoscenza dei lettori, quanto sia grande l’incoerenza umana e soprattutto quella dei nostri politici, anche a livello comunale, allego al seguente post un articolo apparso sul bollettino politico del gruppo consigliare uniti al centro per Budoia e del gruppo consigliare regionale della Margherita, datato “Dicembre 2006”. Dati stampati sul frontespizio del periodico in allegato.

Tutto ciò provocherebbe stupore e ilarità nei lettori del mio blog se sapessero che il gruppo consiliare si è presentato alle elezioni nel 2004, raccogliendo ben il 36% dei consensi quasi come il partito nazionale di FI. Sarà stato questo il motivo per cui il loro comportamento ha completamente disatteso le buone intenzioni che sono state espresse con chiarezza nell’articolo a pag. 4. Già perché la giunta al completo, ha sottovalutato e permesso che fosse approvato un progetto relativo ad una richiesta di passaggio di alcuni automezzi, per ben venti anni.


Come già accennato tali automezzi dovrebbero transitare lungo una strada provinciale che interessa anche la città stessa. E’ una strada che attraversa un ambiente considerato di pregio naturalistico e il materiale trasportato potrebbe provocare, in base al metodo di trasporto utilizzato, la dispersione nell’aria di polveri di materiale stabilizzato. Uniamo alla ricetta, un pizzico di gas di scarico e due mestoli d’impatto acustico, un numero imprecisato di tonnellate di materiale scaricate giornalmente in un grazioso piazzale di una vecchia ferrovia a binario unico non elettrificata, una manciata di notevole rumore conseguente al carico, su vagoni merci del materiale accumulato durante la giornata, e la promessa è mantenuta.

Di là da come vada a finire la faccenda, sarebbero più di una le cose che e potrebbero andare perdute in questa intricata faccenda, oltre alla memoria; la faccia degli amministratori locali, la pace dei cittadini, la loro salute, la promessa fatta per concretizzare l’impegno assunto relativo alla salvaguardia del territorio montano e la razionalizzazione della viabilità, ma anche la speranza di vivere in un ambiente tranquillo. Penso in ogni modo che alla fine ritornino ai nostri cari amministratori, locali e non, sia la memoria, sia il buon senso.

Italo Surìs

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