martedì 26 febbraio 2008

Rapinatori di classe


26 febbraio 2008


Ieri a Milano, finti finanzieri, entrati da un foro eseguito nel muro che collegava una delle gioiellerie più in della città ad un ambiente adiacente, hanno compiuto senza colpo ferire una di quelle rapine che passeranno sicuramente alla storia. Si sono presentatiin quattro e si sono fatti aprire la porta blindata da un cameriere, inmgannato per il vero dalla divisa e dalle mostrine poste in bella viasta davanti allo spioncino. Appena entrati hanno immobilizzato, legandoli con fascette di plastica da elettricisti, i presenti: direttore, impiegati e donne delle pulizie. e si son fatti accompagnare nel cavou da una impiegata. Qui si sono impossessati di valori e gioielli corrispondenti a milioni di euro e poi si sono allonntanati indisturbati.


Scusate, so che non si dovrebbe esaltare le gesta di criminali e delinquenti, ma a dir la verità la professionalità deve essere riconosciuta come quella di altri colpi miliardari che hanno fatto la storia di truffatori galantuomini e scaltri. Vi ricordate dell'assalto del treno Londra Glasgow?E di truffe all'arsenio Lupen? o quelle che si vedono nei films di totò, quando vende la fontana di Trevi ad un turista americano? Bei tempi e nostalgici tempi in cui senza violenza ma con classe anche i disonesti si preparavano con serietà e professionalità a compiere il loro lavoro.


Un pò come gli scugnizzi, che con destrezza scippavano il portafogli aturisti distratti o facevano ubriacare gli americani, conducendoli in bordelli e nei bassi dove giovani donne con la scusa di fare l'amore, li lasciavano ancora sbronzi ed in mutande nei vicoli di forcella. Bella e folcloristica Napoli degli anni passati, Come Roma città di vizi e di virtù di attori e marioli, di uappi e gentiluomi. Pochi gli omicidi ed in genere solo ferite di coltello, sfregi lasciati da fidanzati traditi o da guappi di quartiere, per dimostrare con la forza il loro valore di uomini fatti d'altra pasta.


Non certo rapine violente e uccisioni di donne sottomesse e drogate, non scelleratezze come in questi anni impazziti di violenza e di frenetica voglia di eccedere e trasgredire. Nostalgia? certo e tanta, in fondo una rapina così può ancor far pensare di vivere nel passato.


Italo Surìs

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