domenica 17 febbraio 2008

lammellare una scelta moderna

17 febbraio 2008

E’ parecchi tempo che non parlavo di lamellare, riprendo quindi a discuterne con chi questo tipo di soluzione lo ritiene adeguato alle sue esigenze. La richiesta nel mercato si fa sempre più pressante e le domande che gli acquirenti si rivolgono, potrebbero essere molteplici. Alcune potrebbero riguardare la convenienza economica, altere la tenuta nel tempo altre ancora le dimensioni e le lunghezze.

Vorrei fare un po’ di chiarezza in tutto ciò, vi è stata nel tempo una certa evoluzione di questo tipo di prodotti, per cui i prodotti a cui mi riferisco sono quelli tradizionali, quelli cioè creati dall’incollaggio di un numero di tavole perlopiù dispari, di spessore che varia da 30 -33 mm a 40mm. Quest’ultimo è quello maggiormente usato, ed il meno costoso, perlomeno per il fornitore.

Ma come si crea il trave in lamellare? In genere si acquista il legname in profilati già sagomati e dello spessore leggermente superiore a quello definitivo. L’umidità dovrebbe essere uguale o minore a 5% ed è per questo motivo che un buon costruttore verifica sempre che la stessa rimanga invariata,accatastando il legname in capannoni non troppo umidi, per impedire che tali limiti aumentino. La tavola viene poi piallata, per aumentare l’aderenza con la successiva, quella cioè che verrebbe incollata superiormente in modo da raggiungere l’altezza necessaria, insieme alla larghezza per sostenere il carico da sopportare. Questo è calcolato dai progettisti in base alle norme vigenti e all’utilizzo delle travi stesse.

Una volta piallate le stesse vengono fresate a pettine da un apposito macchinario che le incolla di testa in modo da determinare la lunghezza definitiva es: 12 mt. Le tavole incollate superiormente vengono poi distribuite con colle di diverso tipo che ne determinano un incollaggio duraturo nel tempo e molto potente. I giunti fra le varie tavole vengono sfalsati fra uno strato e l’altro. Ciò permette di non avere le parti di giunzione, sfalsate fra loro. Strato dopo strato, si raggiunge l’altezza richiesta, in genere per una trave di 12 mt., 50 cm circa, dopo l’incollaggio degli elementi, la trave prefinta viene messa nelle morse pneumatiche o meccaniche per il tempo necessario all’incollaggio, da 12 a 24 ore e quindi data la forma desiderata.

Noi siamo abituati a vedere le travi dritte, ma alcune possono essere curve e anche rastremate o curve nell’intradosso e sagomate all’estradosso. Come vedremo si possono ottenere archi di sezioni diverse e di lunghezze anche molto importanti, fino a 25 mt. Quando la colla ha fatto presa, le travi vengono piallate da ambo le parti in uno specifico macchinario, una piallatrice doppia di grande larghezza. Poi si daranno forme e si creeranno gli incastri necessari con attrezzatura apposita, seghetti per legno elettrici o seghe circolari, ma anche frese di diversa forma. Gli incassi potranno anche servire per la posa delle lamine da imbullonare successivamente sia alle travi che al supporto alle quali vengono collegate.

Italo Surìs

Nessun commento:

pub-9734653329526511