sabato 23 febbraio 2008

Come brontolano i brontosauri

22 febbraio 2008

Senitude in solitude

De Mita si è offeso, si è sentito come uno straccio logoro e usato, gettato nella spazzatura di casa, quella "domus" che aveva, con la sua esperienza di vecchio politico democristiano, aiutato a costruire fino a giungere all’attuale Partito democratico. Ha vissuto la richiesta d’allontanamento, come un’ingiustizia, o come un atto di prepotenza politica in nome del cambiamento, forse anche gerezionale. Ma è proprio così?, difficile dirlo, certo che la barra di comando è difficile che vada in mano a persone giovani e forse nemmeno tanto esperte. Non si tratta certo di guidare un monopattino, ma di coordinare e gestire importanti strutture economiche ed enti governativi, mica bruscolini.

E’ successo ultimamente, d’aver avuto uno scambio d’idee con un mio collega, anch’esso avanti negli anni, circa la correttezza di escludere chi ha compiuto una certa età, da posti di responsabilità. Tale scelta, è sembrata da parte mia, come una forma d’esclusione ingiusta e punitiva, fatta nei confronti di coloro che hanno creato e si sono formati una professionalità. La quale, a parer mio, non andrebbe certo sprecata.

Mi risulta infatti che alcune grosse strutture imprenditoriali stiano richiamando alcuni pensionati, proprio per istruire la nuova classe produttiva e dirigenziale. E’ questa l’essenza stessa della vita, si nasce si cresce, si prolifera e poi si lascia con la morte che il mondo proceda per il suo corso. Non vedo per quale motivo nel lavoro e nella politica, in questo caso, dovrebbero esserci differenze. Stanno allungando l’età pensionabile per il motivo che la vita si sta essa stessa allungando e che quindi si dovrebbe lavorare più a lungo. Poi si scoprono degli aberranti e irrazionali controsensi, legati appunto all’età.

Alcune aziende cercano di mettere in aspettativa, in mobilità, se non addirittura in prepensionamento, un numero sempre maggiore di dipendenti considerati “vecchi”, non idonei cioè alla tipologia di produzione richiesta, perché materialmente considerati poco produttivi. Ma in questo caso più che la produttività, gioca il fattore costi. Infatti, una persona vicina al pensionamento costa molto di più alla ditta, sia dal punto economico, sia per le capacità di apprendimento di nuove tecniche operative inserite dalla nuova era digitale. Ma in questo caso, anche se non condivido l’atteggiamento economico imprenditoriale, tale tecnica dovrebbe essere adottata esclusivamente per i lavori prettamente manuali, non certo intellettuali, quali potrebbero essere considerati, la politica, la letteratura, la finanza ecc.; materie che con l’età hanno poco a che vedere, anzi.

Più questa è avanzata, maggiore è il numero di nozioni acquisite, forse si deficerà di manualità, ma non certo di potere decisionale e di fantasia ed intelligenza creativa. Molti artisti e scienziati del nostro rinascimento, si possono considerare come testimonianza di ciò che asserisco. A maggior ragione in politica, al di là delle assenze dovute ad impedimenti legati alla salute, l’esperienza e la passione potrebbero essere considerati elementi certamente positivi, più che un impedimento o un problema. In fondo nelle aule del Parlamento si sono viste parecchie poltrone e altre occupate da vecchi e anziani senatori come per esempio la Montalcini, scienziata e politica accorta e responsabile.

Nell’antica Roma e anche ad Atene i saggi governavano la città e l’impero. Era la loro saggezza, tradotta in esperienza, che talune volte, ha impedito grossi drammi, tragedie provocate invece da giovani ed ambiziosi imperatori.

Ed è per questo che voglio spezzare una lancia a favore di De Mita, sua è la responsabilità della scelta di continuare a trattare di politica e di questa ne dovrà far conto agli elettori. E’ la buona politica che manca in Italia, non certo il numero di persone che desiderano cimentarsi con essa. Quella dell’età sta diventando esclusivamente un argomento politico, come anche l’inserimento, in quello che sta diventando a tutti gli effetti, un ambito lavoro di donne e d’extracomunitari. La scelta adottata per queste elezioni, la si può quindi considerare, a tutti gli effetti, come una strategia di Veltroni e della Cd del partito avversario. Un Walter, che in fondo, pur avendo un’età anagrafica decente, è a tutti gli effetti un brontosauro della partitocrazia. Mancano le scuole di buona politica e scienza della comunicazione, intanto facciamo pur largo ad avvocati ambiziosi. Largo ai giovani quindi, almeno in apparenza.

Italo Surìs

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