giovedì 3 maggio 2007

lingua tagliente


03 Maggio 2007

Non vorrei crearmi nuovi nemici, non ne ho certo bisogno, però ultimamente ho notato che qualsiasi cosa si dica o si scriva, c’è sempre chi se ne risente. Dici che provi odio per il cemento e subito il costruttore o il professionista oppure l’immobiliarista o il proprietario terriero, si allarmano, ti tolgono il saluto, ti guardano in cagnesco. Fai una critica costruttiva sull’economia europea privilegiando questa ad altre di bandiera diversa, e immediatamente l’americano o il cinese di turno ti fanno il muso. Discuti su un boss mafioso e tutti i siciliani insorgono. Sottolinei vizi o virtù dei campani e costoro ti prendono a pizze in faccia. Dici che gli insegnanti non se la passano male, non l’avessi mai fatto. “ Tu sputi nel piatto in cui mangi”. I comunisti sono degli ideologi, e ti tingono di rosso le pareti di casa. Fini è un fascistone; e le camice nere si rivoltano nella tomba. L’Atap è pubblica e dovrebbe far pagare un giusto prezzo del biglietto, non l’avessi mai detto, ti tocca andare a lavorare a piedi. Preferisci le donne di colore, le bianche non te la danno!, preferisci le bianche , allora sei razzista! Ma che cavolo dico io, uno al giorno d’oggi non può più dire ciò che pensa, senza farsi dei nemici. Eppure eppure c’è chi dice il falso ed invece di nemici, si fa tanti amici. Già può succedere in questo mondo strampalato ove esistono lobby trasversali legate ad interessi di tutti tipi. Interessi economici, settari, professionali, politici, imprenditoriali. Ecco allora che il nemico di uno di costoro, diventa il nemico di tutta la categoria. Scatta immediatamente l’ordine. Annientate il blasfemo! E’ un pericolo da eliminare, non ha scheletri?, non ha importanza li creiamo, come? Basta non scrivere, basta dire a quattrocchi poi la voce si sa si espande, è come l’acqua, incontenibile e non ha importanza se sia vero o no quello che si dice, l’importante è che chi lo dice, chi lancia la prima pietra sia attendibile all’occhio dei più, a quello dei soci e a quello dei più fessi. Ma anche di coloro che fanno finta di non capire, di non vedere , di non conoscere, di voler credere. Ovvio che chi fa questo tipo di gioco ha i suoi interessi, e chi lo appoggia pure, e chi ci crede anche. O è in pericolo, o è stato scoperto a fare qualche illecito, o vuole farlo ed è impedito, oppure il tipo da eliminare è semplicemente antipatico, non so un po’ arrogante o almeno così par giusto dire, tanto nessuno mai saprà la verità. Niente scritti, nessuno sa da dove è iniziato il gioco, nessuno può essere denunciato. Ecco questo gioco del domino io lo chiamo invece terrorismo!!. Non serve andare in IRAQ per trovare i terroristi ed il terrorismi. Esso è presente nella nostra vita quotidiana, nella normalità, ma badate bene non viene fatto da kamikaze no! Viene subdolamente innescato da dei vermi. Sì vermi senza coraggio, vili sciacalli che non hanno la forza di prendere carta e penna, nel caso fossero a conoscenza di verità, e di mettere nero su bianco, spedendo il tutto al malcapitato, oppure al procuratore, apponendo in calce una bella leggibile firma!. Ma per far ciò ci vogliono prima fatti reali, poi le prove, ed infine quello che manca a questa gente: il coraggio, la responsabilità. Bravi, chiamo costoro, ma non perchè superiori qualitativamente o moralmente, no, quanto perchè venduti all’innominato dei tempi moderni. Che si chiami tizio o caio, che occupi una o l’altra posizione. Certo costoro lo fanno per rendiconto. Un piccolo favore dal potente di turno, mezz’ora di permesso, una carta che da sotto passa sopra, un lavoro per il figlio ignorante o anche no! il piacere di chiudere un occhio, di non vedere, di non sentire. Questo è il compromesso. Il prezzo da pagare però è maggiore, è dover rimanere Bravi e Schiavi per generazioni!. Soprattutto se le calunnie sono state inventate di sana pianta, come nella maggior parte delle occasioni succede. Quanti di noi sono in codeste condizioni? mah, chi lo sa, si vede, si pensa, si suppone, ma non si conosce. E non stupiamoci di trovare fra costoro credenti o cristiani. Una volta dicevano: Pecunia non olet. Io dico :I favori profumano!
A proposito, se dovessi dopo questa mia, vedere attorno a me musi duri, penso che la società tutta debba veramente preoccuparsi.


Meditate gente


Italo Surìs

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