lunedì 14 maggio 2007

Ma fammi...li.... dei



14 maggio 2007

Scrivo come al solito a braccio, senza nemmeno una traccia, dopo aver dato solo una sbirciatina veloce ai giornali di ieri. Argomento del giorno, anzi del giorno prima: Manifestazione a Roma per il Family Day, accorsi da tutta Italia. 1.500.000= persone presenti.!, Bene mi sono detto bella notizia, quasi due milioni di persone hanno scoperto la famiglia egli altri? Tutti single gay, o con un rapporto di coppia non benedetto dalla Chiesa e dal Papa. Già perchè a questa manifestazione hanno partecipato nuclei familiari che credono nella famiglia sopratutto sotto l’aspetto religioso. E si badi bene ho detto sopratutto!!!. Si è recata a Roma anche una famiglia Friulana, con ben undici figli, ma non ho ben capito se è partita dal Friuli o sono realmente Friulani. Potrebbero essere dei meridionali camuffati da settentrionali, in genere con i costi che ci vogliono per mantenere un figlio, i settentrionali, che si sa sono molto attenti al bilancio, bilanciano anche i rapporti a rischio di maternità. Ma si sa i figli sono una benedizione di Dio, e qualcuno vuol essere più benedetto dell’altro. Solita invidia. Vedete, una volta ero in contatto d’amicizia e di vicinanza, oltre che essere frequentatore assiduo del suo locale, con un bravissimo ragazzo proveniente dalla costiera Amalfitana. Era appena arrivato a Pordenone, e lavorava molto bene. Me lo sono trovato anni dopo, quando aveva già cambiato ubicazione del locale, sempre pizzaiolo, sempre partenopeo, ma anche leghista!. Non ho ben capito se il partito per convincerlo ad iscriversi abbia comprato da lui le pizze esclusivamente a metro o a chilometro. Con questo, non voglio dire che un pizzaiolo trapiantato al nord non possa essere politicamente di questo o quel partito, anche se ci si ricorda bene, agli inizi il partito sopra menzionato, avrebbe voluto dividere l’Italia in due. E se non mi sbaglio, in due tronconi netti divisi dal fiume Po. Penso abbiate capito dove voglio arrivare: la pizza come la famiglia, non hanno nulla a vedere con i partiti. Non ci si può intromettere speculando politicamente su un discorso così importante per l’intera società. Non si può dire che la famiglia, come la patria, come la pizza siano di destra, perché unico gruppo garante per la sua tenuta. Spero che l’organizzazione della manifestazione, abbia più che un obbiettivo partitico, solo una motivazione politica. Serva alla fine a richiamare l’attenzione per lungo tempo e da ogni governo e quindi anche da quello precedente, accantonata. La famiglia ha sì un valore cristiano, ma anche laico, e nessuna legge mai potrà costringere le persone a stare assieme a tutti i costi o a dividersi. Oppure sì, ma si sa già come andrebbe a finire. E’ come se si volesse impedire con due righe, emanate da Parlamento, ad un omosessuale di essere tale, o a due amanti di amarsi. Per carità, non è un problema di costumi o di disgregazione dei valori, con tutto quello che si sente e si vede, penso che ci siano altre e più importanti battaglie da fare per la moralizzazione del sistema. Ma il problema esiste e non si può far finta di non vederlo. I gay ci sono e sempre di più come numero, come ci sono i divorziati, come ci sono le famiglie allargate e quelle di razza e religione miste. Il mondo cambia velocemente e la gente fa quello che ritiene meglio. Se non qui altrove; in Spagna o in Turchia, in Grecia o in Olanda. Io credo nella coppia, nel matrimonio religioso più che in quello civile, ma non sarà certo la paura del peccato a tenermi legato a mia moglie. Ho letto due titoli sul giornale anche poco fa: “abbiamo affossato definitivamente i DICO”, mentre Savino Pezzotta esultante, dopo il positivo risultato ottenuto, dichiara che ora chiederà al Governo delle leggi a tutela della famiglia. Bene era ora, ma allora i sindacati diventano anche i nuovi paladini della famiglia?. Siamo proprio ridotti male, se per salvaguardare gli interessi del nucleo base di una Nazione, ci si deve rivolgere ai sindacati. Come se questa, fosse formata da soli pinguini o da salamandre, non so. Mi sembra di rivedere le battaglie politiche a favore dell’aborto e del divorzio, anch’esse osteggiate dalla Chiesa, ora però nelle piazze si vedono chissà perchè parecchi politici con la seconda moglie e forse con la terza, l’amante, che fra l’altro visti i gusti sessuali d’oggigiorno potrebbe avere un grosso pacco al posto della patatina. Dannata ipocrisia, non ce l’ho con l’ometto che sventolando il Manifesto è corso a difendere i preti, indignato che su quel quotidiano si parlasse di molestie da parte di ecclesiasti nei confronti di minori. Anche oggi sul giornale una notizia del genere. E’ stato stupido da parte del quotidiano generalizzare, come altrettanto sciocco è stato strumentalizzare. Ma sarebbe oltremodo fuori luogo fare i moralisti. Il mondo è sempre stato così e per cambiarlo ci vorranno secoli. Una notizia importante al riguardo e che mi dà da pensare è quella riferita ai musulmani scesi in piazza, nello stesso numero che a Roma, per avere uno stato integralista. Ma è stato sottolineato, la Turchia resterà laica. Allora abbiamo degli stati che devono ancora entrare in Europa che hanno scelto una forma di governo correttamente laica , mentre l’Italia ancora non sa distinguere fra religione e politica?, fra credo e legislatura?, è mai possibile che veramente si creda che la libertà di scelta affettiva, possa essere realmente contrastata con le leggi? O forse sarà all’incontrario proprio come con la droga. Ci ho pensato, il problema è solo di coscienza, di falsa moralità. Permettere che persone etero o omosessuali possano godere degli stessi privilegi delle coppie unite in matrimonio in chiesa, equivrrebbe secondo un'analogia a liberalizzare la droga, a riconoscere il pentitismo per la criminalità, a legalizzare il gioco d’azzardo, come nella vicina Croazia o il sesso a pagamento, come in Olanda e in Germania. Su questo sono d’accordo, ma in questo caso è lo Stato che decide la legge più appropriata, i cattolici ed i cristiani hanno il sacrosanto diritto di fare le loro scelte in un seggio elettorale, ma non possono influenzare le scelte del Governo né tantomeno privare una minoranza dei diritti di ogni cittadino, che poi consistono nella sicurezza di un rapporto sotto l’aspetto puramente economico. Ma si sa questa concessione anche se giusta potrebbe aprire una breccia e allora le famiglie di omosessuali diverrebbero una realtà anche in Italia. Sono nettamente contro alla creazione di famiglie omosessuali, per diversi motivi, morali, culturali, sanitari, psicologici, ma mi sembra che il nodo debba essere in qualche modo sciolto, in maniera non cruenta e tenendo conto delle esigenze psicologiche ed economiche di quella che in Germania è diventata una nicchia interessante di mercato. Non riesco a capire proprio cosa c’entri la religione. Anzi semmai un credente, uno che ama, che capisce che ogni cosa giusta o sbagliata che sia, è frutto del volere di Dio, quando si parla d’unione e di diritti di coppia, dovrebbe essere solidale. Io non sono andato a Roma, non ne ho bisogno, non voglio diventare strumento né politico né ideologico. Né voglio vedere un trascinatore di folle, divorziato, con una figlia che, per non essere sbattuta sulle prime pagine dei giornali, ha dovuto pagare il paparazzo di turno. Politici, che vengono svergognati dalla moglie pubblicamente sui giornali, e che alla fine hanno pure la sfacciataggine di farsi riprendere in atteggiamento curioso con cinque belle ragazze. Invidia? Certo, ma non ipocrisia. Strano ma proprio oggi leggevo sul messaggero: il capitalismo ed il marxismo sono stati sconfitti dai fatti. Vero, sono d’accordo. Speriamo che in un prossimo futuro non venga a trovarsi fra questi anche il Cristianesimo.

Ciao

Italo Surìs

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