venerdì 11 maggio 2007

La natura come tetto

Ecco una bellissima realizzazione fatta con travi in lamellare in Francia

10 Maggio 2007

Cambiamo un pò argomento e scriviamo d'edilizia, non in generale per oggi, ma di quella che prediligo e di cui fui un promotore, un pioniere in Friuli e forse in Italia Il legno lamellare. Vi inserisco alcune foto di edifici eseguiti da ditte edili, con l'utilizzo di questo materiale. Lo stesso è in alcuni casi di provenienza Francese ed è stato realizzato dalla ditta di cui ero responsabile alle vendite nel lontano 1986. Poi parleremo con l'ausilio di pubblicazioni italiane e Francesi, della parte tecnica e costruttiva


Pubblicità del sindacato francese dei costruttori di lamellare.

Già da quanto è possibile vedere nella foto di presentazione, il lamellare offre molteplici possibilità di sbizzarrirsi architetturalmente nella realizzazione di coperture o addirittura di interi fabbricati. E' un problema di mentalità costruttiva e di esperienza. nel 1986, quando mi illusi di inserire questo genere di prodotto nel mercato nazionale, non mi rendevo ancora conto della diffidenza sia da parte dei clienti, sia dei professionisti nel confronto dello stesso. Ora dopo vent'anni, per molteplici motivi, culturali, ma anche di percezione da parte del cliente di tutte le opportunità che il legno così composto può offrire, il mercato in Italia incomincia a decollare. Ritengo che nei prossimi anni a venire, l'utilizzo di queste strutture sarà massiccio. In quest'ottica rientrano diversi fattori, non per ultimo la consapevolezza che il materiale che compone questa struttura è un materiale naturale. Esso costituisce un ottimo isolante termoacustico, resiste al fuoco, può essere dimensionato in base alle esigenze strutturali, e è malleabile nel senso che può essere curvato e assumere con modifiche, tagli e fresature, la forma desiderata. I singoli pezzi inoltre sono collegabili fra loro tramite piastre o molteplici tipologie di ferramenta. La leggerezza inoltre rende questo materiale adatto sopratutto in zone sismiche




Ecco un classico esempio di travi lamellari ricurve, sono in deposito, già trattate con impregnante, pronte per essere trasportate in cantiere.




Le travi finite, vengono caricate su un mezzo di trasporto. Si possono ovviamente trasportare tramite ferrovia o su ruote. Questo è il reale problema di questa struttura, sopratutto se le travi sono di dimensioni ragguardevoli. I trasporti in questi casi sono eccezionali e hanno bisogno della scorta di auto o addirittura di una staffetta della stradale. Le travi non possono essere caricate sui pianali se non in numero ridotto, e è anche avvenuto, come per il trasporto di alcune di queste che dovessero anche essere tagliate piante lungo i bordi delle strade o addirittura modificate delle curve troppo a gomito. Le travi possono raggiungere lunghezze anche di 25 metri. Due travi abbinate quindi potrebbero coprire una luce di ben 50 metri. Un campo di calcio!



Ecco un esempio di tetto costruito con le travi appena sopra illustrate. E' una foto che mi riguarda molto da vicino. Fanno parte di prodotto da me commercializzato in provincia. Qualcuno dei lettori di questo blog le riconoscerà. Sono state acquistate dalla ditta che ha realizzato la parrocchia dell'anello del sole in Fontanafredda. Si usano di frequente . E' una tipologia di facile realizzazione e non richiede particolari esigenze nel montaggio. Sono infatti semplicemente appoggiate, come per intenderci le travi dritte. Solamente che sono curvate all'introdosso per poter ovviare in genere a problematiche di altezze infatti l'altezza al centro, come ben si può notare, è più alta che ai lati.Penso che per oggi possa bastare.


Ciao
Italo Surìs

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