sabato 19 maggio 2007

chiara in esilio




Lecce Gallipoli Lecce

18 maggio 2007

Modello Chiara. Questo è il primo disegno che ho fatto quando sono stato folgorato dalla passione del design. Lo schizzo fu pensato mentre stavo viaggiando in treno alla volta di Lecce. Non fu un periodo molto bello per la mia famiglia. Infatti già da un anno ero stato messo in mobbing dalla ditta che aveva sostituito la precedente. Il motivo?, volevano che ritirassi la causa di 100 ML. di vecchie lire che avevo intentato verso di loro per mancanza del rispetto delle clausole contrattuali, ma non il solo, mi opponevo al fallimento. Sto ancora aspettando quei soldi dopo ben tredici anni. Fra le varie angherie, il nuovo datore che era palermitano, mi fece trasferire, per breve periodo, dal cantiere di Portogruaro a quello di Lecce, lasciandomi ovviamente inattivo nel nuovo ufficio, per tutto il giorno. Ciò contro ogni interpretazione contrattuale e nella completa illegalità. Fu un vero sequestro di persona, sotto ogni punto di vista, da cui riuscii a venirne fuori, solo perchè casualmente amici del posto, mi indicarono, dandomene anche il nome, l'allora magistrato antimafia poi divenuto sottosegretario alla giustizia. Fui fortunato a trovarlo quel giorno vicino al lungomare di Otranto assieme a due uomini di scorta. Ci andammo, ricordo, per fare un giro, una passeggiata. Gli amici mi volevano far vedere qualcosa di bello della Puglia. Erano una coppia d' insegnanti che abitavano di fronte a casa nostra a Pordenone e che poi tornarono al paese natale. Mia moglie mi telefonava spesso piangente. La ditta non pagava, perchè piena di debiti o perchè già si preparava al fallimento e lei si sentiva sola, con il figlio da accudire.
Il giorno dopo, chiamai il locale sindacato di riferimento, e subdorando una situazione poco chiara se non di malaffare, feci presente la situazione, minacciando nel contempo di denunciare la ditta al magistrato, di cui feci ad alta voce il nome, per sequestro dipersona. Con mia grande sorpresa, gli stessi sindacati dissero d'essere già a conoscenza del fatto, concordando con me, sulla gravità dell'illecito perpetrato a mie spese. Asserirono fra l'altro d'aver già discusso con la proprietà sulle eventuali conseguenze del loro operato. Questa conversazione si svolse telefonicamente davanti ad orecchie indiscrete, che giammai avrebbero pensato che potessi avere conoscenze in quella regione. Sta di fatto che dopo questa telefonata, mi mandarono a casa in aereo il giorno dopo. Da allora iniziai ad avere dubbi sull'atteggiamento di talune organizzazioni. E' in questo contesto che incominciai a disegnare oggetti ed arredi. Infatti per ingannare il tempo, sia in albergo, sia in ufficio, iniziai a fare alcuni schizzi d'arredo per i colleghi del luogo, schizzi che inserirò più avanti nel blog. Mi adoperai ovviamente anche per aiutarli nel loro lavoro, ad acquisire una maggiore professionalità sia contabile che operativa. La ditta come già detto non navigava in buone acque, come al solito! Mi divertii in quei quindici giorni a scorazzare per tutta la puglia, girando sia per la città di Lecce sia in altri magnifici paesi di mare. Gallipoli, Otranto, Maglie, Foggia, Bari. Mangiando piatti del luogo squisiti, formaggi e salumi gustosi e il pesce acquistato direttamente dai pescatori del porto di Gallipoli, oltre il quale, dopo il lungo ponte si vedeva la sede del quotidiano ove lavorava D'Alema. Fu anche questa, nonostante tutto, una bella esperienza che mi diede modo di conoscere cose, persone, abitudini nuove, e ovviamente fu un tassello in più da aggiungere alle mie esperienze lavorative.



Il disegno rappresenta del mobilio per arredare un soggiorno ed è stato chiamato chiara. E' tinto in diverse tonalità di verde, mordenzato e con dei disegni in rilievo che raffigurano il classico fiore della rosa fatti a mano libera, impressi sia sulle portelle della credenza a due ante sia sul vetro colorato della piattiera. Il completo è' costituito da credenza, piattiera, tavolo e sedie. Ogni elemento riprende come design quelle dell'altro. per esempio le gambe delle sedie sono simili ovviamente a quelle del tavolo, mentre lo schienale delle stesse ha un disegno che è similare alla vetrina della credenza. Se osservate bene la credenza, la parte superiore assomiglia ad un capitello. Infatti è stato il capitello di Budoia il motivo ispiratore, come ad un industriale del mobile locale, ho chiesto se avesse avuto interesse a realizzarlo. Il disegno è ancora qui e l'industriale pure.


Lecce (93.395 abitanti) è una città dell'Italia meridionale situata in Puglia, nella parte più pianeggiante del Salento, e capoluogo dell'omonima provincia.
Maggiore centro culturale della penisola salentina, Lecce ne è anche la città più popolosa. Posta a 11 chilometri dalla costa adriatica e a 23 da quella ionica, è nel cuore di un'area densamente urbanizzata. Da uno studio del 2006, commissionato dal Comune, è stato valutato che nell'intera area leccese gravitano non meno di 430.000 abitanti.

ciao


Italo Surìs
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