venerdì 4 aprile 2008

la vita non è un sogno


04 aprile 2008

Una strada sterrata si arrampica lungo un pendio verdeggiante. Alla sinistra, mani esperte d'uomo ha coltivato delle piante d'ulivo i cui frutti una volta maturi e raccolti con delicatezza, la stessa che si usa quando si raccoglie il frutto che ogni amante dona, verranno adoperati per realizzare l'ambrato e denso liquido che conosciamo e assaporiamo come condimento; l'olio. Sì è proprio l'olio che insaporisce le pietanze, che dà alle stesse quel sapore forse un pò acidulo, ma sicuramente intenso. E' con l'olio che si unge la fronte dei neonati muovendo le dita nel segno della croce. E' sempre l'olio che sparso sul pane appena dorato in forno, abbinato al piccolo e rosso frutto della terra, chiamato pomodorino a ciliegia, da rosmarino dal profumo intenso e da un pizzico di sale, rende un prodotto una volta povero, delizioso come un piatto regale. Ma vedete, le piante sono belle e rigogliose solo perchè nascono in collina,perchè accarezzate dal vento e riscaldate dal sole, mentre le radici assorbono l'acqua appena necessaria per alimentare la pianta, nulla di più nulla di meno, oltre a quella salata che sgorga, questa sì copiosa, dalla fronte del contadino che l'accudisce. La strada come si vede è stretta ed è in salita, come qualsiasi viottolo che porti verso la serenità, una pseudofelicità che si conquista solo apprezzando le piccole cose, il prodotto povero che la natura ci dona con avarizia e fatica, quella d'inerpicarsi verso i monti che si stagliano all'orrizzonte, questi sì in pace con sè stessi e con l'universo intero.
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