sabato 19 aprile 2008

la tristezza di un fiore canuto

19 aprile 2008

Palizzata di cemento, grigio cemento che spegne il colore dei candidi fiori che con malcelato pudore nascondono una linea ferrata. Una ferrovia abbandonata da tempo che rischia di rifiorire divorando la vita della pianta in questione. Mortificati fiori nella loro rara bellezza, il capo chino in misericordiosa preghiera, petali inginocchiati davanti ad un altare di grezza idiozia ingrigita da polveri, da smog proveniente dalle rare littorine che passano lungo i binari arruginiti dal tempo e dalle piogge ormai acide. Grandi e fragili fiori scomposti in una innaturale posizione, piante piegate dal vento sospinto dai vagoni che sfrecciano sbuffando e sibilando di rabbia o di dolore, per la fatiica d'inerpicarsi in salita verso i monti lontani. Sacile- Gemona il tragitto di oggi, l'inferno di scintille, di fumi e di fiamme, di odori di gomma e oli bruciati, quello di domani.

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