lunedì 14 aprile 2008

il sapore dei soldi

14 aprile 2008


Quale potrà essere la salvezza del nostro paese, una guerra civile? c’è già , è una guerra sommersa, una battaglia impari fra forze e poteri sommersi, camuffatisi e inseritesi subdolamente nelle istituzioni. Non per nulla, ultimamente gira una lista sul blog di Beppe Grillo, lista in cui compaiono i nomi di personaggi che ci amministreranno nel prossimo Governo, inquisiti e condannati, persone i cui crimini e illegalità sono passati in giudicato per scadenza dei termini di legge. Non son qui per farne i nomi, chiunque potrà leggerli nel libro di Travaglio, “se li conosci li eviti”. Ce ne sono 56 nel Pdl, ma anche 18 circa nel Pd. E pensare che Veltroni aveva promesso di non metterne in lista nemmeno uno, poi altri nell’UDC e, in partiti minori di cui due anche nei Verdi, se non erro.

Oggi un’amica mi ha portato un articolo del direttore dell’Unità, sembrava che esprimesse un sogno irrealizzabile, desiderava vivere in quello che per noi può solo considerarsi il paese delle meraviglie, l’eden degli illusi. Cosa chiedeva?, nulla di anormale, un paese privo di corrotti in parlamento, che investisse in ricerca, una nazione in cui si pagassero le tasse e in cui i più furbi fossero messi al bando, cose che ritengo pragmaticamente impossibili in un paese dalle culture più disparate e da un senso morale e patriottico fondato sui tre colori della nostra bandiera. Il Verde come la moneta da 100€, il bianco come le morti della mafia ed il rosso, colore del sangue degli operai deceduti nelle fabbriche del nord industrializzato.

Questa è la cruda realtà, il resto solo illusioni, ed inutili e spossanti battaglie sostenute fin’ora, che anche se dovessero apparentemente sembrare vinte, sono in realtà solo rinviate ad altri tempi, con nell’immediato, corrotti o corruttibili amministratori pubblici al servizio della corte dei nuovi monarchi del capitalismo, multinazionali o grosse imprese corruttrici. Ma resta la speranza di poter in futuro vedere un cielo finalmente terso, di potersi distendere finalmente in un prato ad osservare il sole fra le bianche nuvole che sorridono ad un futuro politico forse migliore. Sì lasciateci la speranza, è l’ultima cosa che ci rimane in questo momento. Stasera ci saranno i risultati elettorali, vedremo chi si assumerà la responsabilità di raddrizzare la barca, sperando che non siano quelli che l’hanno fin’ora riempita di falle.

Italo Surìs

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