02 aprile 2008
Da molto ormai guardo poco la televisione in special modo durante la campagna elettorale in corso. Non è mia intenzione, infatti, farmi lavare il cervello da promesse che anche se mantenute, ritengo non riescano ad incidere nell’immediato sulle reali difficoltà del paese. D’altronde un cambiamento repentino d’usi e costumi tutti italiani, non avverrà certo finché non saremo con il sedere per terra.
E’ l’abitudine tutta italica, quella di ascoltare e non pensare, di assorbirsi le fandonie o le promesse elettorali poco realistiche e inimmaginabili in un paese diviso da lobby e caste varie. Ogni persona o famiglia è un problema a sé stante, ogni giovane ha le sue esigenze che vorrebbe veder realizzate. Promettere tutto a tutti, mi sembra oltre che immorale, anche autolesionista. Pochi punti ma chiari.
Ecco che allora entra in gioco un’apparecchiatura digitale che proprio ieri mi è stata mostrata da una mia collega, il navigatore satellitare. Lo ha acquistato e non lo sa ancora usare, non legge e non capisce il libretto d’istruzioni, ritiene che il sistema Gps, per la ricezione satellitare dei punti da individuare, sia incluso nel guscio di plastica, e che possa così venire a conoscenza in ogni momento del luogo dove si trovi e di quello e dove intende andare. Proprio come in politica. Già perché quello che ci propinano è solo apparenza, il navigatore che ci hanno imposto, chiamato TV, è taroccato, i segnali o non ci sono o sono artefatti, i satelliti e i segnali che arrivano dagli stessi sono pressoché manipolati in modo che non si sappia mai dove veramente ci si ritrovi e dove sia giusto andare.
Ecco che l’italiano medio vaga in un deserto assolato, senza meta alcuna e con il miraggio che l’oasi, ove potrà trovare finalmente ristoro, abbeverandosi ad una delle poche sorgenti di verità e d’onestà, sia nelle vicinanze, nel luogo indicato dal conduttore che appare all’interno di quella scatola gracidante e luminescente chiamato monitor LCD.
Già, ci hanno regalato un navigatore taroccato, su cui possiamo scaricare tramite scatole metalliche denominate decoder, ulteriori illusioni e nuovi molteplici inganni, soprattutto durante questa campagna elettorale.
Italo Surìs
Da molto ormai guardo poco la televisione in special modo durante la campagna elettorale in corso. Non è mia intenzione, infatti, farmi lavare il cervello da promesse che anche se mantenute, ritengo non riescano ad incidere nell’immediato sulle reali difficoltà del paese. D’altronde un cambiamento repentino d’usi e costumi tutti italiani, non avverrà certo finché non saremo con il sedere per terra.
E’ l’abitudine tutta italica, quella di ascoltare e non pensare, di assorbirsi le fandonie o le promesse elettorali poco realistiche e inimmaginabili in un paese diviso da lobby e caste varie. Ogni persona o famiglia è un problema a sé stante, ogni giovane ha le sue esigenze che vorrebbe veder realizzate. Promettere tutto a tutti, mi sembra oltre che immorale, anche autolesionista. Pochi punti ma chiari.
Ecco che allora entra in gioco un’apparecchiatura digitale che proprio ieri mi è stata mostrata da una mia collega, il navigatore satellitare. Lo ha acquistato e non lo sa ancora usare, non legge e non capisce il libretto d’istruzioni, ritiene che il sistema Gps, per la ricezione satellitare dei punti da individuare, sia incluso nel guscio di plastica, e che possa così venire a conoscenza in ogni momento del luogo dove si trovi e di quello e dove intende andare. Proprio come in politica. Già perché quello che ci propinano è solo apparenza, il navigatore che ci hanno imposto, chiamato TV, è taroccato, i segnali o non ci sono o sono artefatti, i satelliti e i segnali che arrivano dagli stessi sono pressoché manipolati in modo che non si sappia mai dove veramente ci si ritrovi e dove sia giusto andare.
Ecco che l’italiano medio vaga in un deserto assolato, senza meta alcuna e con il miraggio che l’oasi, ove potrà trovare finalmente ristoro, abbeverandosi ad una delle poche sorgenti di verità e d’onestà, sia nelle vicinanze, nel luogo indicato dal conduttore che appare all’interno di quella scatola gracidante e luminescente chiamato monitor LCD.
Già, ci hanno regalato un navigatore taroccato, su cui possiamo scaricare tramite scatole metalliche denominate decoder, ulteriori illusioni e nuovi molteplici inganni, soprattutto durante questa campagna elettorale.
Italo Surìs
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