venerdì 28 marzo 2008

l'immondizia nel petto

28 marzo 2008

Quanta gente è rimasta che ha ancora il coraggio di guardarti dritto negli occhi?, quanta ti sorride con uil cuore mentre ti parla, mostrandoti i veri sentimenti di amicizia e di fiducia e lealtà?. Esistono ancora persone capaci di dirti la verità senza muover alcun muscolo del viso, lasciando che le palpabre degli occhi restinoimpassibili mentre il loro sguardo s'illumina di serena curiosità e di un sentimento di rispettoso riguardo e scontato disinteresse?. Poca , pochissima o forse nessuna più. Sarà il cinismo che invade la nostra società corrotta nei sentimenti, privata delle forme di civile convivenza, delle più elementari emozioni di spontanea e timida apertura, di ogni proponitiva azione volta a confermare una ferrea amicizia e una dignitosa e rispettosa devozione.
Nulla esiste più di ciò che una volta era considerato importante. Una promessa, valeva più della propria vita, la vita del proprio amico era intesa come coerente rispetto del rapporto fra gli esseri, elemento da salvaguardare a discapito anche della propria esistenza; prima gli altri dicevano, poi i tuoi interessi, innanzitutto l'amore fra i fratelli e poi quello per te stesso e per la natura. La solidarietà umana era necessaria per la sopravvivenza, una mano e un tozzo di pane lo si davano a tutti, ci si scambiava il poco che si aveva nelle credenze, che fosse un tozzo di pane o una scorza di formaggio, una scodella di latte appena munto oppure un pò di polenta. Amici e fratelli che ora non ci sono più, sono fuggiti lontano nella terra di nessuno, là dove conta solo il denaro e l'apparenza, mentre i sentimenti migliori vengono seppelliti dall'immondizia del consumismo e dell'egoismo.
Italo Surìs

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