martedì 18 marzo 2008

10 bombe sotto il culo


178 marzo 2008


Volenti o nolenti, in Italia è già cominciata l'era del nucleare. E' un percorso obbligato dopo che nel 1980, un referendum ha impedito la realizzazione delle prime centrali nucleari in Italia. Ma pur perdendo tempo, abbiamo guadagnato nel contempo, in sicurezza ed affidabilità. Le centrali ora sono molto più sicure e controllabili e si è anche trovato il modo di smaltire le scorie, radiattive per 60 anni e più. Fortunatamente si spera che questa non sia l'unica scelta obbligata e che si possa abbinare ad ulteriori forme di approvvigionamento energetico come le biomasse, l'energia eolica ed il carbone. Ma anche centrali a gas, che però hanno l'inconveniente di emettere nell'atmosfera il Co2, anche se in quantità ridotta rispetto al gasolio. Il vincolo posto dalla Ue all'Italia è di ridurre le emissioni di Co2 del 20% rispetto al 1990. Quindi nel 2030 il 25% dell'energia potrebbe provenire dal nucleare. In tal caso, si produrrebbero ben 21 mila mc. di scorie radioattive ed il problema sarebbe dove trovare un sito geologicamente sicuro per depositarle. Ma intanto se la scienza, come si spera, dovesse risolvere i problemi legati alle cellule fotovoltaiche, il quadro della situazione potrebbe cambiare. A questo punto sì avremmo finalmente un'italia pulita almeno apparentemente , visto che ammunnezza a Napoli difficilmente scomparirà.


Italo Surìs

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