lunedì 31 marzo 2008

pietre e rispetto


30 marzo 2008

Belle case di pietra, coppi scoloriti dal sole e dal tempo, abbaini di legno ingrigito dagli anni, fascino di un tempo che fu. Nostalgia, sì nostalgia di un passato, nostalgia del sudore e dell'amore fatto nei fienili fra l'odore dell'erba essiccata, mista a quello dei fiori. Sì nostalgia, nostalgia di sentimenti violenti, di passioni e di odi, di rancori e di soffrenza del corpo e dell'anima. Montagne sullo sfondo che non possono parlare, ricordare le morti dei nostri giovani partigiani, di banditi o di onest'uomini. Case, case di pietra e di speranza, la speranza di vivere meglio ma non fra quattro mura ingrigite e ormai inacessibili, ma meglio perche fra le fughe delle pietre che le compongono esiste la speranza che qualcosa che sta scomparendo non si allontani per sempre da questa terra. La solidarietà, l'aiuto spontaneo di gente di montagna o di campagna, sentimenti divorati in città fittizie lastricate d'asfalto e costruite per animali forse in calore.
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