domenica 16 marzo 2008

Intreccio senza speranza

16 marzo 2008

Non ci crederete, ma all’apparenza sembra di vedere un albero, dei rami normalissimi che s’intrecciano fra loro la fronda di una pianta spoglia in una stagione ormai caratterizzata da un clima freddo, una luce tenue, un ambiente ostile. Ma quella che vedete signori non è una pianta, né assomiglia minimamente a quello che potrebbe sembrare un groviglio di ramaglie abbandonate. No signori, non lo è e non lo sembra neppure se guardiamo con attenzione ogni forma e l’aspetto globale dell’immagine.

E’ solo la Raffigurazione dell’Italia, della complessità della sua struttura, dei rapporti difficili fra i membri dello stesso Governo dell’intreccio d’interessi,lobby e di caste, dalla intricata forma di dialogo che sembra esistere fra le razze, le comunità locali fra i funzionari di uno Stato assente, che rappresenta un tronco che quasi più non si vede avvolto com’è nelle sue contrarietà e nel sistema degenerativo di cui esso stesso si ciba in un modo autolesionista e privo di lungimirante coesione fra le categorie che lo compongono.

Già questa è l’Italia, un insieme di rami rinsecchiti che s’illudono di avere ancora nel midollo ligneo della linfa vitale. Ma ormai la vitalità è sparita per sempre con il diminuire della concordia nazionale, con il crescere di arroganti e egoistici interessi di pochi. Non basterà l’acqua di tutta la terra per rendere vitale ciò che è destinato a rimanere lo scheletro di quella che una volta era la pianta più bella del mondo
Italo Surìs

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